Orecchini sì o no

da | 23 Set, 2014 | Lifestyle

Che sia moda, tradizione o capriccio, prima o poi tutte le mamme si trovano davanti al dubbio: buco alle orecchie sì o no? Da piccolissime o aspettiamo che siano più grandi? Le opinioni in merito sono le più svariate.

Ci sono quelle favorevoli, come Sonia che dice “La mia bimba ha fatto i buchi a 8 mesi, non ha fatto una piega e non ha avuto alcun problema”, oppure come Marisa: “Le mie bambine hanno 6 e 22 mesi, ho fatto i buchi rispettivamente a 3 e 19. La piccola non è ancora in grado di toccarli e non rischia di infettarli, la più grande dice che sono belli, ma li paciocca con le manine, perciò occorre disinfettarli ogni tanto. Se tornassi indietro li farei a 3 mesi anche alla grande. Mi piacciono, li trovo eleganti”.

Ci sono mamme disposte a farli a patto che siano i bambini stessi a chiederlo, come Tiziana. “Ho due bimbe di 3 anni e quasi 1 anno, aspetto che me li chiedano, è una scelta che riguarda il loro corpo” O Gloria: “Li ho fatti alla bimba di 5 anni perché li chiedeva. Se li avesse chiesti da più piccola non sarei stata d’accordo e avrei aspettato”. O Elena, che ha deciso per entrambe le bambine di aspettare i 14 anni: “I desideri dei nostri figli sono soddisfatti sempre troppo presto. Lasciamo loro il tempo di aspettare, ambire, aspirare e poi godere del risultato. Per gli orecchini ho deciso che potevo regalare loro, oltre al buco, anche l’appagamento di un desiderio atteso a lungo”.

Ci sono poi le mamme totalmente contrarie. Laura dice: “Sono assolutamente contraria perché si tratterebbe di una modifica permanente del corpo della mia bambina decisa da me, un dolore gratuito non necessario. A rischio di infezioni. Mi stupisco che sia legale forare le orecchie alle bimbe, in tutta sincerità”. O come Alessandra: “Assolutamente contraria. I bambini devono essere tali e non scimmiottare gli adulti”.

La foratura dei lobi, per quanto piccolo, è pur sempre un intervento sul corpo. Non ci sono grandi rischi, ma comunque non si può pensare che sia del tutto indolore, specialmente se a farsi forare le orecchie sono bambini piccoli. Persino il Ministero della Salute raccomanda di ridurre al minimo i rischi: il foro deve essere effettuato da personale esperto che conosca e metta in pratica tutte le norme igieniche del caso. Bisogna assicurarsi che l’area interessata venga disinfettata, non solo il lobo e la cartilagine, ma anche la zona dietro l’orecchio sino al punto di congiunzione con il capo. Chi esegue il “buco” deve indossare mascherina, guanti e utilizzare strumenti monouso e sterili (sterilizzazione che può avvenire tramite il calore esponendo tutta la strumentazione a temperature superiori i 130° o utilizzando disinfettanti). L’orecchino deve essere di materiale anallergico: ideali sono quelli “nichel free” o in oro, gli unici materiali che garantiscono un basso rischio di problemi alla cute.

Ma quali rischi potranno mai venire dai buchi? Le infezioni, tanto per incominciare. Il foro può veicolare batteri non facilmente combattibili da un sistema immunitario debole. Bisogna poi essere sicuri che gli orecchini siano prodotti in materiale anallergico. Teniamo anche presente che i bambini si muovono molto e giocando, gattonando (e anche dormendo) possono agganciare e strappare l’orecchino (e di conseguenza il lobo). In casi rari può avvenire l’incarnimento dell’orecchio: una porzione di pelle del lobo incorporata all’interno del foro.

[Silvia Garda]

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