Fare ordine in casa per liberare energie

da | 19 Dic, 2018 | Lifestyle

Immaginiamo un gomitolo di spago avvolto in modo che si riesca a trovare subito il capo. Prendiamo il pezzo di spago che serve e rimettiamo a posto il gomitolo (magari di corsa perché abbiamo altre cose da fare).

Ora immaginiamo di avere nelle mani un gomitolo tutto ingarbugliato, trovato a caso nella cassetta degli attrezzi. Ci vuole tempo, energia e concentrazione per sbrogliarlo, tagliare il pezzo che ci interessa e capire dove rimetterlo a posto.

Questa è, più o meno, la differenza che passa tra l’essere organizzati e il non esserlo. I nostri spazi spesso sono troppo ingombri di cose. Troppe cose.

Liberare gli spazi fisici fa bene alla mente

E non stiamo parlando solo di spazi fisici, perché a essere pieni sono anche (e soprattutto) i nostri spazi mentali.

Fare decluttering, cioè liberarsi dal superfluo, è una di quelle buone pratiche che possiamo attuare con poco sforzo nelle nostre case e nelle nostre teste.

Organizzarsi per agire in modo produttivo significa riappropriarsi di tempi, spazi, energie e denaro che potremmo occupare in cose che ci soddisfano maggiormente.

Come? Non è semplicissimo, ma una volta innescato il meccanismo virtuoso tutto diventa più facile e le sensazioni di libertà e leggerezza che se ne ricavano sono impagabili.

Partiamo dalla casa. Se è in ordine, mette subito di buon umore chi la abita.

1. Sognare il nostro nido perfetto

La prima cosa da fare è identificare il tipo di sensazione che si vuole avere nella propria casa, il feeling che vorremmo trovare quando apriamo la porta ed entriamo nel nido.

Per farlo possiamo ispirarci a immagini su riviste, siti, blog, Internet. Idee che ci piacciano e ci diano l’idea di come vorremmo che fossero i nostri spazi.

Sognare, cercando però di avere un’immagine realistica che rispetti la condizione oggettiva. Nel senso che se la casa è arredata con i mobili della nonna e vorremmo un loft tutto minimal, acciaio e vetro, o abbiamo la possibilità economica di farlo (e allora osiamo!) oppure cerchiamo idee compatibili con ciò che c’è.

Occorre valutare gli spazi a disposizione dal punto di vista funzionale: a cosa serve una stanza o a cosa vorremmo che servisse? Ci sentiamo “accerchiati” da troppi mobili, quadri, scaffali? Ci piace ancora il colore delle pareti? Ci sono zone o stanze troppo buie o troppo luminose?

Apriamo il rubinetto della fantasia, immaginiamo la casa ideale e cerchiamo di realizzarla.

Step 2: focalizzare

Quando il quadro incomincia ad attivarsi, scriviamo nero su bianco (su un quaderno, una lavagna o qualsiasi altro supporto) “come semplificare la casa” e, stanza per stanza, facciamo una lista di cosa ci piace e cosa no, in modo che sia chiaro cosa deve essere cambiato e cosa, invece, può restare com’è.

Prendiamoci il tempo e non pensiamo di risolvere tutto in un weekend. I cambiamenti si fanno a piccoli passi e, se abbiamo deciso di dare il giro, la cosa migliore è attivarsi poco a poco.

3. Programmare l’intervento

Dopo aver individuato le attività e le zone della casa che devono essere riorganizzate, prepariamo un calendario, inserendo il programma di lavoro in base al tempo che abbiamo a disposizione.

Facciamo la lista delle cose da fare per raggiungere l’obiettivo: telefonare all’idraulico per spostare la lavatrice, comprare i tasselli per mettere una mensola, rivestire una scatola da mettere nell’armadio…

Valutiamo i tempi: non si può fare tutto insieme e, soprattutto per la camera dei bambini, è importante coinvolgerli nella riorganizzazione, per evitare che sentano “violato” il loro spazio. Se il cambiamento è un gioco, coinvolgiamoli attivamente, spiegando anche che dopo potranno tenere l’ordine da soli.

4. In azione! Dalla cucina al salotto

Cucina. È ora di dare una sistemata alla dispensa: buttiamo via tutte le spezie regalate dal cugino tornato dall’Africa due anni fa e mai usate, mettiamo le cose alte dietro a quelle basse.

Facciamo ordine nel frigo. Sul piano più alto ci vanno uova, yogurt, latticini, formaggi; sotto: affettati, sughi, semilavorati; sotto ancora: carne e pesce freschi; nei cassetti: frutta e verdure; nei vani della porta del frigo: vino, succhi, sottaceti, burro e salse. Passiamo ai cassetti: eliminiamo gli strumenti inutilizzati e dividiamoli per funzione.

In salotto il primo suggerimento è fare il decluttering “estremo” dei libri: quelli che giacciono da anni sullo scaffale e che non abbiamo mai letto, perché ci sono stati regalati o li abbiamo comprati senza mai trovarli stimolanti al punto di aprirli, possono essere regalati ad amici che li apprezzano o a qualche biblioteca.

I libri dei bambini possono trovare un posto nella loro stanza. Soprattutto, troviamo uno spazio per archiviare i documenti (e archiviamoli!). E mentre ci siamo, mettiamo anche qui in ordine i cassetti e diamo una bella pulita a tutti i mobili.

4 bis. Ordine in bagno e nelle camere da letto

In bagno serve un’altra operazione di decluttering totale: medicine e make-up scaduti sono da buttare mentre si ripuliscono e si organizzano bene gli armadietti.

Gli armadi della camera da letto sono il regno dell’accumulo. Teniamo solo i vestiti che stanno bene e che indossiamo volentieri o che ci fanno sentire a nostro agio, come quelli per i quali abbiamo ricevuto complimenti. Eliminiamo le pile di libri sul comodino e teniamo solo quello che stiamo leggendo.

Nelle camere dei bambini è utile mettersi alla loro stessa altezza e sistemare attaccapanni, scatole dei giochi e libri in modo che i piccoli siano autonomi sia nel prendere ciò che serve sia nel riporlo.

Step 5: semplificare

Man mano che ci avviciniamo a una stanza, dividiamola in sezioni più piccole e affrontiamole una per volta. Per esempio, in camera da letto mettiamo ordine prima nell’armadio, poi nei cassetti, poi nei comodini.

Tiriamo fuori tutto da ogni sezione e rimettiamo a posto solo le cose che veramente vogliamo tenere. Tutto il resto deve essere eliminato. Si può anche (meglio) non buttarlo, ma regalarlo, rivenderlo, riciclarlo. L’importante, una volta deciso che non ci serve più, è che esca dai nostri spazi.

Appena terminato l’ordine in una sezione, prendiamoci una pausa, osserviamo il risultato e premiamoci, magari con un dolce, l’ascolto di un brano di musica in completo relax, qualcosa che dia piacere. La soddisfazione non può che aumentare.

6. Un po’ alla volta: cancellare e pianificare

Mano a mano che si procede nel lavoro, cancelliamo dalla lista stilata in precedenza ciò che è stato fatto. E identifichiamo qual è la prossima azione da compiere, programmando l’obiettivo successivo. Si riparte dallo Step 3 e si ripete fino all’ultima voce.

Da ricordare come buon consiglio: puntare alla perfezione, soprattutto in poco tempo, porta al sicuro fallimento, perché ci si scoraggia presto.

La parola d’ordine è: fare un po’ alla volta, ma fare. E iniziare subito. Buon lavoro!

www.marilinadicataldo.it

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