Giappone, storie d’amore e guerra: a Bologna tra samurai e ninja

da | 3 Set, 2018 | Al museo, Eventi

Ancora pochi giorni per visitare a Bologna acquerelli, xilografie, stampe su broccato e le oltre duecento opere raccolte nella mostra “Giappone, storie d’amore e guerra”. Tutta la grazia, la perfezione, il rigore delle culture d’Oriente risplendono nelle policromie smaglianti di raffinate composizioni.

Ad affascinare i più piccoli saranno forse più gli elmi, le antiche spade e le superbe armature dei samurai, avvicinabili al secondo piano dell’esposizione. Ma anche le maschere teatrali e le fogge dei kimono, così diverse dai nostri abiti di occidentali di oggi.

Da “Giappone, storie d’amore e guerra” con l’aiuto delle audioguide, comprese nel ticket d’ingresso e con un itinerario ludico dedicato ai bambini, si può agevolmente entrare in contatto con l’antica cultura nipponica.

Cosa scoprire in Giappone, storie d’amore e guerra

Ampia la selezione delle opere, raccolte in sezioni tematiche, con i grandi Hiroshige, Utamaro, Hokusai e Kuniyoshi, accanto ad artisti minori o meno noti del Sol Levante. Paese ricco di tradizioni e contraddizioni, il Giappone che emerge dalla mostra stupisce con l’incanto dei paesaggi e dei colori, con scorci del Fujiama ormai cari all’iconografia, onde e mari straordinari, in cui l’uomo – quando appare – non è che uno dei tanti elementi dell’armonia del mondo.

Se certi ritratti ben si prestano a colpire l’animo infantile con la carica delle emozioni sui volti di guerrieri e geishe, per i piccoli visitatori è stato ideato un percorso guidato con la figura del simpatico samurai Benkei. Al pubblico più giovane è offerto di aiutare l’impacciato guerriero giapponese a dimostrare il suo valore e a farsi donare, alla fine del tour, il fiore di ciliegio, simbolo dei samurai.

Esposti nelle teche o incorniciati nelle diverse sale di “Giappone, storie d’amore e guerra”, incisioni e oggetti raccontano di un Giappone a cavallo tra Sette e Ottocento – con qualche ultima opera degli inizi del Novecento, come le fotografie d’epoca, dipinte a mano -. Un periodo di pacificazione e strutturazione verticistica della società nipponica, dopo guerre sanguinose di cui non mancano rappresentazioni cruente, con scene di battaglie navali o cavalleresche, katane insanguinate e suicidi rituali di guerrieri sconfitti.

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Procedendo lungo “Giappone, storie d’amore e guerra”, agli acquerelli delicati ritraenti figure di divinità a cavallo di creature fantastiche, nel mezzo di mari tempestosi – dio del mare, del tuono, dea del sole – si succedono dipinti con tecniche diverse, dalla stampa su tessuto a disegni con la china e su rotoli di carta e seta.

Comune denominatore, l’ukiyo-e, il clima culturale di quel “mondo fluttuante” che fu il Giappone dell’epoca, con il suo raffinato senso del loisir, il suo teatro, le sale da tè, le geishe e le cortigiane, i poeti e i riti guerrieri. Una mostra che è un inno alla bellezza e attraverso di essa un inno alla diversità, all’incontro e conoscenza di culture differenti, quanto mai preziosa lezione di tolleranza per i nostri piccoli cittadini.

Importante, infine, l’attenzione dedicata a utenti diversamente abili: Orpheo, l’azienda produttrice delle audioguide, mette a disposizione gratuitamente dei cavi a induzione per ipoudenti. Con tali fibbie collegate al dispositivo si può ascoltare il commento audio direttamente attraverso l’apparecchio acustico dell’utente.

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