Due uomini in barca con Un Po in viaggio

da | 17 Giu, 2016 | Salute e Benessere

Sono partiti il 20 aprile 2016 da San Mauro Torinese e hanno navigato in kayak per undici giorni sul Po, fino a Pila. “Un Po in viaggio” è il nome che Davide Posenato e Giuseppe Masili hanno scelto per la loro avventura in barca dalla lodevole finalità: aiutare quindici bambini senegalesi, garantendo loro la scolarizzazione attraverso il supporto dell’associazione torinese Renken.

514 km in undici tappe: com’è stato il vostro viaggio? “Il Grande Fiume è una meraviglia tutta da scoprire. Siamo partiti portando il necessario in uno spazio inferiore a un metro cubo, una vera sfida – spiega Davide -. Poi, giorno dopo giorno, abbiamo iniziato a sorridere al pensiero di quanto il comfort domestico a cui siamo abituati sia superfluo. Il viaggio lento lungo il Po ci ha conquistati”. “È incredibilmente bello assaporare ogni momento, osservare i dettagli e fermarsi. Si tratta di un modo di viaggiare spiritualmente completo – confida Giuseppe -. Devi farne tesoro”. “Il vero viaggio per noi è stato il tragitto, non la meta. Un viaggio in posti meravigliosi, ma anche, e soprattutto, un viaggio all’interno di noi stessi” – aggiunge Davide.

Lungo il fiume hanno fatto incontri speciali: non solo persone che vivono e proteggono il fiume ogni giorno, ma anche piante e animali. Giuseppe racconta l’incontro speciale con un airone: “Ci ha indicato la direzione per diversi chilometri. Noi ci avvicinavamo all’uccello e lui volava alcuni metri più avanti e si appoggiava su un ramo. Poi ci aspettava e via via che proseguivamo volava più avanti, come a indicarci la strada. Verso la fine del viaggio abbiamo rivisto un airone, ci piace credere fosse lo stesso che ha volato con noi sul Grande Fiume”.

Ora Davide e Giuseppe sono tornati a casa e hanno riabbracciato le loro famiglie, soddisfatti e un po’ nostalgici: “Abbiamo vissuto il tempo senza inseguirlo – spiega Davide -. Ora ci ritroviamo catapultati nella normalità: è faticoso cercare di non farsi rapidamente riassorbire dalla frenesia quotidiana. Vorremmo rallentare e portare i ritmi calmi e fluidi del viaggio nelle nostre vite in città, ma non è facile”. Giuseppe ha condiviso durante il viaggio le emozioni e i momenti più belli sulla pagina Facebook “Un Po in viaggio”, mentre Davide ci confida di aver appena finito di scrivere il suo diario. Entrambi un giorno racconteranno questo viaggio alle loro figlie: oggi sono troppo piccole per comprendere lo spirito che ha nutrito l’avventura, ma in futuro potranno comprenderne il significato più profondo ed educativo. Il viaggio di Davide e Giuseppe è finito ma non il loro desiderio di migliorare la vita di altri bambini del Senegal. Per maggiori informazioni e un contributo: www.unpoinviaggio.redomino.com.

[Sara Leo]

[photo by Stefano Borreri]

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