Closlieu – Tracce Naturali

da | 16 Apr, 2019 | Corsi e Lab, Dove Andare, Senza categoria

A Milano, in via Imbonati, Tracce Naturali è il Closlieu aperto nel 2009 da Giovanni Frova. Quattro pareti che hanno cambiato colore nel tempo grazie agli sbordi delle tempere, la luce sempre uguale e una tavolozza centrale con diciotto colori dalla quale attingere liberamente.

Un bisogno interiore

I bambini che frequentano l’atelier di Giovanni trascorrono un’ora e mezza ogni settimana dipingendo su grandi fogli appesi alle pareti con delle puntine. Nessuna indicazione di rappresentazione, commento o interpretazione dei dipinti. Le uniche regole sono quelle che permettono al gioco di attuarsi pienamente e invitano al rispetto e alla convivenza armoniosa del gruppo. “I bambini non devono produrre qualcosa. Nessuno dice loro cosa disegnare né esprime un giudizio su quello che fanno con il pennello. Questa è la funzione del Closlieu: creare condizioni favorevoli affinché l’espressione della traccia naturale sia ancora possibile, un bisogno interiore detta alla mano del bambino che dipinge”.

Dipingere senza filtri

Il gioco del dipingere, che nasce per il piacere che deriva dal tracciare segni colorati su un foglio bianco risale all’immediato dopoguerra, a Parigi. Arno Stern diede vita al suo primo “Closlieu”, uno spazio protetto cui i bambini potevano dedicarsi a un’avventura entusiasmante. Non è una scuola d’arte e nemmeno una semplice attività ricreativa.  É un luogo unico nel suo genere, nel quale far emergere l’espressione spontanea e incondizionata di ciò che ognuno ha dentro di sé. Da allora, i Closlieu si sono moltiplicati in tutto il mondo. Una quarantina sono quelli in Italia gestiti dai “praticien-serventi”, che hanno il ruolo di essere a servizio del gioco del dipingere, e sono formati ufficialmente da Arno Stern.

Un coinvolgimento profondo

Ma cosa può significare un’esperienza come questa per i bambini di oggi?  “I bambini hanno la possibilità di esprimersi e creare con il coinvolgimento pieno del proprio corpo, sono sollecitati a rimanere concentrati nel gioco del dipingere, svolgono un’attività insieme ad altri, ma senza competizione. Nel Closlieu – sottolinea Giovanni Frova – non si dipinge per gli altri, ma per sé, pur essendo in un contesto collettivo, che è strutturato, ma non giudicante”. 

Una proposta che va bene anche per i grandi: i Closlieu sono luoghi aperti agli adulti, che possono parteciparvi da soli o con i propri bambini.  “La regola è che il genitore sia lì per tracciare e non per accompagnare il proprio bambino. Nel tempo che trascorriamo insieme parliamo di tutto tranne che di quello che piccoli e grandi stanno tracciando. È un’esperienza significativa – conclude Giovanni – che comporta un coinvolgimento profondo, nella quale non c’è insegnamento né finalità artistica, ma solo il ‘gioco del dipingere’ e il piacere autentico che deriva dall’espressione libera di quello che siamo”.

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