Fresco in città: qualche idea a Torino e dintorni

da | 11 Lug, 2019 | Dove Andare, Outdoor

Vivete a Torino e avete bisogno di scappare dal caldo torrido e opprimente? Ecco dove trovare oasi di fresco in città e nei dintorni

Ci avevano provato con quel progetto così poco sostenibile e credibile della spiaggia a Porta Nuova, e poi lo avevano rilanciato provando a trasformare corso Moncalieri in un grande corso d’acqua. Ne abbiamo avuta l’illusione per qualche settimana ai Murazzi qualche anno fa. Sì, i torinesi hanno bisogno di stare a mollo. Se il mare è troppo lontano o affollato, non perdiamoci d’animo, in città e provincia esistono spiaggette e zone balneabili. Ecco le più belle, le più comode, le più fresche.

In città, la spiaggia dell’amicizia

Per godersi l’atmosfera da spiaggia in città, a Torino c’è il Meisino. La spiaggetta dell’amicizia è un angolo di relax con sabbia, tavolate, panchine e cestini per la spazzatura. Ogni dettaglio è curato con grande amore e dedizione da Mario e dai suoi amici. Pensionati della zona di Barriera di Milano, vengono tutti i giorni a lavorare volontariamente per rendere la spiaggia piacevole. Mario avrà certamente occasione di presentarsi e di darvi il benvenuto in quella che lui chiama “la nostra Las Vegas”.

Fresco in città

Piccoli laghetti e cascatelle

A pochi chilometri da Torino,  nella borgata Fucinassa di Almese, in Val Messa, si trova un piccolo laghetto di 30 metri di diametro, una goja (guja in piemontese): una pozza d’acqua. Circondato da pareti rocciose in cui precipita una cascata (pis in dialetto) di una quindicina di metri, il laghetto è immerso nella natura. Non è troppo profondo e l’acqua è fresca e cristallina. È il posto ideale per trovare un po’ di sollievo dal caldo torrido della città.

In Valchiusella, nel Canavese, vicino a Ivrea, sono due le destinazioni per trovare refrigerio nell’acqua.  A Traversella, nella frazione di Fondo, il torrente Ribordone forma la Cascata di Fondo, sormontata da un antico ponte di pietra. La cascata termina in una conca di acqua verde e cristallina dove fare il bagno circondati da una natura incontaminata. Sempre in zona, sul torrente Chiusella, ci sono invece le guje di Garavot. Sono due laghetti che comunicano attraverso una stretta forra, circondati da pareti rocciose di colore grigio-blu levigate dalle acque del fiume. Anche queste pozze sono balneabili: ci si può tuffare dalle rocce e si possono fare immersioni, se attrezzati, nelle acque profonde 9 metri. Ci si arriva percorrendo un piccolo ma facile sentiero.

Meravigliosi scenari nella natura

Nel comune di Cannobio, in provincia del Verbano Cusio Ossola, il torrente Cannobino crea un meraviglioso scenario naturale, da raggiungere per rilassarsi al fresco dell’acqua e degli alberi. È l’Orrido di Sant’Anna e qui anche in estate l’acqua è fresca (la temperatura si aggira sui 15-18 gradi). Un gioioso bagnetto in montagna più adatto a chi non patisce il freddo.

A Bobbio Pellice, non lontano da Pinerolo, ci sono i cosiddetti tumpi, che sono delle piscinette profonde lungo i corsi d’acqua. In particolare, dirigiamoci verso il torrente Guichard, che forma diversi tumpi di acqua fresca dove si può fare il bagno. Ci sono anche diversi punti in cui ci si può tuffare, ma prima di farlo assicuratevi sempre bene della profondità della pozza. 

Fresco in città

 

Tuffo e tintarella

Ci si passa spesso e dalla strada con i primi caldi non si può fare a meno di notare ombrelloni, musica, e banchetti improvvisati del week end. Tra Chivasso e Brandizzo c’è un parco di zone alberate, spiagge e acque pulite. È la confluenza dell’Orco e del Malone e qui tantissimi torinesi vengono nei mesi estivi per un tuffo refrigerante e un po’ di tintarella.

Il lido del lago

Tra Chiaverano e Ivrea, il Lago Sirio è uno dei Cinque Laghi della Serra di Ivrea ed è una vera e propria località balneare, adatta ai giovani, alle famiglie e agli anziani. Al lido, per chi cerca la comodità, troviamo uno stabilimento con sdraio, ombrelloni e servizi. C’è anche la spiaggia libera, per prendere il sole, fare un picnic e fare il bagno in acque pulite.  Comodissimo anche il campeggio per piantare la tenda e fermarsi per una gita più lunga.

Un tuffo tra gli animali

Indimenticabile per i bambini che adorano gli animali, la nuotata al Bioparco Zoom di Cumiana, vicino a Pinerolo. Due le spiagge di ispirazione africana per un tuffo vicini vicini ai pinguini e agli ippopotami! Nella suggestiva Bolder Beach – ispirata all’omonima baia sudafricana – con la sua sabbia bianca e le sue rocce tondeggianti, si può fare il bagno accanto alla vasca dei pinguini, lasciandosi incantare dalla loro agilità subacquea. Nella tranquilla Malawi Beach, invece, ci si lascia trasportare dalle dolci correnti dell’Hippo Rapid fino alla grotta dei due ippopotami, Lisa e Ze Maria, e alla vasca delle razze, dei pesci tropicali e dei piranha (vegetariani!). C’è anche un solarium e la possibilità di affittare lettini e ombrelloni.

Zoom Torino

Una curiosità: quali erano le ‘storiche’ spiagge sul Po?

Agli inizi dell’800 i torinesi disponevano di vere e proprie spiagge sulle sponde del Po, alcune libere al pubblico, altre attrezzate con ombrelloni e sdraio a pagamento. La prima spiaggia sulla riva destra del fiume (quella di corso Moncalieri) era la cosiddetta spiaggia “dei brutti”. Si trovava all’altezza del ponte delle Molinette, non era attrezzata ed era frequentata principalmente da operai. Il fiore all’occhiello degli stabilimenti torinesi dell’epoca erano i Bagni Lido Savoia, l’attuale Piscina comunale Lido. Offriva sdraio, ombrelloni, cabine e docce, a due passi dalla frescura della collina. I cittadini più facoltosi potevano rilassarsi sulla sabbia fine dei Bagni Diana, uno stabilimento di lusso con una grande piscina, all’altezza dell’attuale Museo dell’Automobile. La sponda sinistra del Po era invece riservata ai meno abbienti che con il caldo frequentavano in massa il Lido Spezia, attrezzato con cabine, docce e servizi. Più avanti il Lido Millefonti offriva servizi e attrezzatura a prezzi popolari e più avanti, alla confluenza tra Po e Sangone, si trovava l’ultima spiaggetta libera.

 

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