Coop 70. Valori in scatola: una mostra, una filosofia

da | 1 Dic, 2018 | Al museo, Eventi, Lifestyle, News

Coop 70. Valori in scatola inaugura il 16 novembre alla Triennale di Milano (e prosegue fino al 13 gennaio 2019).

Sette stazioni per un viaggio reale ma al tempo stesso immaginifico: refrain storici come il carosello delle pubblicità fino a Luciana Littizzetto e alle strisce recentissime di Makkox, l’eredità di Expo nel supermarket del futuro e il cibo pensato da COOP per gli astronauti della base orbitale.

Fattoria cooperativa per famiglie

Ma la grande sorpresa della mostra è la Fattoria cooperativa. Nei week end dal 16 novembre al 13 gennaio la Fattoria è aperta alle famiglie. Grandi e piccini potranno cooperare insieme per produrre e vendere: uova, marmellate, frutta e ortaggi.

Daniela Faiferri, responsabile delle attività di educazione al consumo, ci racconta le tante attività pensate per questo spazio. Per le scuole e per le famiglie.
“L’attività che si svolgerà nella fattoria cooperativa è rivolta sia alle scuole primarie che alle famiglie, con giorni e orari diversificati.

Quella per le classi, che avrà una durata di 2 ore a classe, ha un duplice obiettivo. Da un lato la sperimentazione dei processi che determinano la filiera di un prodotto con la necessità quindi di creare una relazione reale fra produzione di materia prima e prodotto finito.

Dall’altro, attraverso giochi e attività, far sperimentare il valore della collaborazione. E ancora della messa in comune delle proprie capacità e del rispetto dei ruoli per la gestione della propria fattoria cooperativa”.

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Il momento della presentazione in Agorà è davvero coinvolgente. Come funziona?
“L’animazione prevede un momento iniziale nell’Agorà durante il quale ai bambini verrà presentata l’attività, verrà condiviso il significato del loro lavoro di cooperatori nella fattoria.

Verrà scelto il nome della propria cooperativa e verranno assegnati i compiti, a piccoli gruppi, con schede attività diversificate per ogni singolo gruppo”.

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La buona filiera, da insegnare

Il percorso ripercorre tutta la filiera e coinvolge tutta la famiglia (o tutta la classe) con ruoli e attività diverse.
“La raccolta delle uova nell’aia, la raccolta della frutta nel frutteto e degli ortaggi nell’orto. E poi l’imballaggio dei prodotti che non hanno bisogno di trasformazione per essere poi inviati ai compagni addetti all’etichettatura e alla determinazione del prezzo.

La trasformazione dei prodotti del frutteto per la produzione di marmellate i cui vasetti verranno conferiti alla postazione dedicata all’etichettatura e alla determinazione del prezzo.

Il trasporto di tutto quanto prodotto all’area mercato dove un altro gruppo di compagni avrà il compito di “piazzare” la merce vendendola ai compratori presenti (animatori, genitori, pubblico….)”.

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I bambini – ma anche le mamme e i papà – sono chiamati alla “pratica cooperativa” anche nella valutazione del bilancio della cooperativa. Un mondo reale in miniatura…

“Nelle fasi finali dell’attività, oltre a valutare l’andamento del lavoro di tutti i gruppi (eventuali difficoltà registrate e punti di forza), tutti i “soci” dovranno valutare il bilancio della loro cooperativa. Saranno quindi i responsabili dei “conti” a presentare il ricavo ottenuto, i costi sostenuti l ’auspicabile” utile.

Insieme avranno, infine, il compito di decidere come impiegare i loro guadagni… tenendo conto delle specificità dell’essere cooperativa. La riflessione sarà guidata dagli animatori a seconda dell’età dei partecipanti. Al termine, prima dei saluti, verrà consegnato alla classe il diploma di partecipazione”.

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Coop e l’Educazione al Consumo Consapevole

Le attività di educazione al consumo consapevole di COOP coinvolgono decine di migliaia di ragazzi (234 mila solo nel 2017). Cosa significa essere oggi players consapevoli?

“La Scuola e le Cooperative di consumatori: un dialogo, che trova la sua ragion d’essere nella storia, negli statuti e nei valori della cooperazione, incominciato nel 1984 con le Giornate dei giovani consumatori – manifestazioni itineranti nelle piazze – e poi affermatosi e diffusosi nel tempo.

Frutto maturo di questo cammino è il progetto nazionale dell’Educazione al Consumo Consapevole che le Cooperative di consumatori, forti del capillare rapporto col territorio e della propria socialità, rivolgono agli insegnanti, agli studenti, alle famiglie e al territorio .

L’obiettivo è promuovere una visione ragionata e critica del mondo dei consumi”.

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Più generazioni insieme

Incontri diffusi sul territorio e che mettono in pratica l’intergenerazionalità. Questo ci piace molto.
“E’ un’attività che si svolge da oltre tre decenni, grazie al contributo reciproco tra i diversi protagonisti – la Scuola, le cooperative, i soci, gli animatori e le istituzioni locali. –

Testimonia lo spirito della cooperazione e il valore della integenerazionalità.

Oggi quest’impegno si realizza nell’aiuto dato ai ragazzi per diventare cittadini che sanno usare la “testa per pensare”, per intervenire criticamente e attivamente nelle scelte individuali e collettive, per influenzare positivamente la logica del mercato e dei media, per essere protagonisti, cittadini attivi nel contesto socio economico del paese”.

Come si è evoluta nel tempo la vostra proposta di attività educative?
“Lavorando soprattutto sul metodo. Negli anni, i cambiamenti nei temi e nei contenuti sono stati molteplici, per ascoltare e dare risposte alle esigenze che maturavano nella società e nella scuola.

Da un punto di vista metodologico, gli elementi originali e fecondi già presenti nelle Giornate dei giovani consumatori sono rimasti invariati: l’animazione e il supermercato.

I consumi dei ragazzi e le merci rappresentano il punto di partenza di esperienze guidate di educazione al consumo. Si sviluppano tra gli scaffali del punto vendita e in classe, ma sono in grado di andare ben oltre il tempo dedicato a un’animazione, generando curiosità, interrogativi e un fecondo desiderio di approfondimento e ricerca”.

In questo senso, l’attività di interazione propone nuove opportunità di esperienza. La scelta di Coop di usare tecniche e strategie esperienziali e partecipative è radicata nel DNA della cooperazione che pone la persona al centro della relazione.

Il coinvolgimento, la messa in discussione, il gioco, la responsabilità, la curiosità rimangono elementi indispensabili del rapporto con i giovani e gli adulti.

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Informazioni utili su Coop 70. Valori in scatola

Per la fruizione libera, ma organizzata, delle famiglie nei fine settimana, l’attività prevista è di circa un’ora. Sarà fondamentale per la buona riuscita dell’attività che anche gli adulti si “mettano in gioco” in modo da aiutare i bambini, anche quelli più piccoli, a fare l’esperienza compiutamente.

Per le famiglie (bambini e adulti accompagnatori) il laboratorio, della durata di circa 60 minuti è attivo nei seguenti giorni
24-25 novembre, 1-2-7-8-9-15-16-22-23-29-30 dicembre, 2-3-4-5-6-12-13 gennaio
con i seguenti orari
10.30, 11.45, 14.30, 16.

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L’ingresso alla mostra e le attività sono gratuite, per motivi organizzativi è necessaria la prenotazione che si effettua scrivendo all’indirizzo mostracoop70@gmail.com.

Occorre specificare la data e l’orario prescelti per l’attività, il numero e l’età dei bambini, il numero degli adulti accompagnatori e un numero di telefono per essere contattati.

[photo by Francesca Cassaro]

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