Il giusto uso della TV per i bambini e bambine

L’interazione tra bambini e TV è cambiata: dalla televisione in salotto agli smartphone con offerte di video a flusso continuo, da moderare

Su smartphone, tablet, in tv. E ancora su YouTube, Netflix, Infinity, YoYo, Gulp, Boing, Cartoonito, Cartoon Network, Disney Channel, Junior, XD e chi più ne ha più ne metta: ammettiamolo, orientarsi tra i mille modi di vedere una serie animata per bambini (o un video in generale) è un’impresa. C’è sempre uno schermo a portata di mano e una connessione a portata di clic. Serie animate e cartoni sono diventati accessibili in qualunque luogo a qualunque ora e diventa fondamentale fare un po’ di ordine tra le tante possibilità, per tenere il peggio a debita distanza e il meglio a portata di mano.

Se il divieto assoluto, come sappiamo non funziona, anche in quello concesso noi genitori dobbiamo dedicare tempo per cercare contenuti di qualità e imparare a scegliere. 

Prodotti belli ma tanta pubblicità

Di fronte a un’offerta digitale così aggressiva viene da pensare che la televisione abbia ormai poca importanza, uno dei tanti schermi che ci circondano e pure il più ingombrante. Eppure il successo di Peppa Pig o Masha & Orso dimostra il contrario. Sì, ci sono tante alternative, ma il potere di uno schermo al centro di casa è ancora tutto lì, più forte che mai. La tv ha un elemento che fa la differenza rispetto al web: la presenza di un responsabile del palinsesto, vale a dire di un curatore che definisce i livelli di qualità sotto i quali non scendere e sceglie quali serie acquistare e mandare in onda. Questa presenza è di importanza fondamentale quando si tratta dei canali per i più piccoli come Rai YoYo: la differenza si vede e si apprezza.

Un problema non da poco è la presenza della pubblicità, invadente a livelli imbarazzanti. Non è trascurabile se pensiamo che si deve aspettare il compimento dei 7 anni perché un bambino inizi a distinguere tra il contenuto di una produzione, fiction o serie animata e quello di una pubblicità. Ecco perché non possiamo che apprezzare la scelta di Rai YoYo che da maggio 2016 ha deciso di trasmettere senza pubblicità. Per scegliere i programmi c’è una guida tv in formato web app: si chiama Tv4Kids.it ed è nata dall’esperienza di due genitori perduti nel mare del troppo da scegliere. Tv4Kids raccoglie tutti i programmi per bambini e ragazzi sul digitale terrestre, è accessibile da pc, smartphone e tablet e permette, con un veloce colpo d’occhio, di tenere sotto controllo i trailer, le fasce d’età e una speciale etichetta che consiglia le migliori serie in base a criteri educativi, contenuti e gradevolezza.

Web, il buffet e senza filtro

Viviamo nell’epoca dell’abbondanza di informazione e il problema non è più reperire i contenuti che vogliamo, ma saper scegliere tra le mille fonti possibili quelle che producono contenuti di qualità. In questo banchetto infinito siamo noi genitori a dover imparare per primi la capacità di consumare con moderazione, per insegnare ai nostri figli a fare altrettanto. Quando si parla di contenuti per bambini le alternative sono fondamentalmente due: la curatela delle tv digitali come Netflix e Infinity e l’infinito di YouTube.

YouTube, praticamente una video roulette

YouTube lo conoscono e lo usano tutti: è gratuito e ci trovi caricato, più o meno legalmente da volenterosi utenti, praticamente tutto, dalle serie mute di Felix the Cat alle ultime puntate di Japan Got Talent, passando per le compilation di cadute più imbarazzanti del mondo. 

Prima di tutto, è fondamentale creare l’account Youtube Kids, che offre una versione filtrata di YouTube appositamente pensata per i bambini e consente di personalizzare l’esperienza in base all’età e alle preferenze della famiglia, con la possibilità di eliminare la pubblicità con un piccolo upgrade. Meglio investire qualche euro in app educative di qualità, come fanno per i libri, piuttosto che affidarsi solo a contenuti gratuiti che possono non essere adeguati.

Per quanto riguarda le altre restrizioni, a prima vista non sembra un compito facile, perché YouTube è progettato per favorire esattamente i comportamenti che vogliamo limitare: finito un video ne parte automaticamente un altro mentre il motore di ricerca ne suggerisce altri sulla base della nostra cronologia. Il rischio di vedere i piccolini trasformati in “binge watcher”, cioè in spettatori inarrestabili di maratone televisive, alla ricerca del cartone animato definitivo è sempre dietro l’angolo. Eppure un margine di intervento, per fortuna, c’è.

Il primo, è fondamentale: prima di dare il tablet ai figli disattiviamo la riproduzione automatica (basta far partire un video qualsiasi e cercare sulla pagina “riproduzione automatica”) così quando finisce l’ennesimo video su Minecraft non ne partirà un altro in automatico e il bambino sarà costretto a chiedersi se davvero ha voglia di vederne un altro, o magari richiedere l’intervento dei grandi.

Resta il problema dei video suggeriti in automatico: la soluzione è attivare la modalità di protezione per eliminare contenuti e commenti non appropriati. Al fondo dell’home page di YouTube troviamo un menu a scomparsa chiamato “modalità con restrizioni”. Attiviamola e il gioco è fatto: YouTube non garantisce l’eliminazione di tutti i video non adatti ai più piccoli, perché si tratta di un sistema di selezione dei video gestito automaticamente e non il frutto di un lavoro di cura, ma almeno avremo la certezza di aver eliminato dalla navigazione i video segnalati dagli utenti come inappropriati o che hanno raccolto commenti negativi o molti “non mi piace”. Visto che i bambini imparano velocemente (di sicuro più velocemente di noi!) a muoversi tra impostazioni, tasti e simili, ricordiamoci di bloccare la modalità con restrizioni e ricordiamo che il blocco va ripetuto su tutti i nostri dispositivi digitali: solo in questo modo siamo sicuri che nessuno potrà modificare le impostazioni e tornare alla visualizzazione senza filtri.

Le piattaforme on demand

Netflix è un servizio di streaming nato negli Stati Uniti nel 1997 e arrivato in Italia nel 2015. A differenza di YouTube, ospita esclusivamente contenuti professionali: film, serie, documentari e animazione. La navigazione è personalizzata per profilo utente e include una sezione Kids con contenuti selezionati per bambini, divisi per categorie e personaggi. L’algoritmo suggerisce i video in base alle abitudini di visione, e la piattaforma funziona perfettamente su tutti i dispositivi.

Infinity (Mediaset) e Now TV (Sky) sono servizi analoghi, con contenuti on demand a pagamento. Infinity include una sezione “Family” e parental control, oltre alla possibilità di scaricare contenuti per la visione offline.

Disney Plus, lanciato nel 2019, offre un catalogo ricco di film e serie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic. La piattaforma include profili per bambini con contenuti filtrati e supporta la visione in più lingue. Anche qui è possibile scaricare i titoli per guardarli offline.

Infine, per coloro che vogliono limitare l’uso della TV a poco tempo senza investimento di ulteriore denaro, ricordiamoci che RAIPlay è gratuito e offre sempre contenuti di qualità

 

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