Un’associazione di ragazze e ragazzi che incontra ragazze e ragazzi nelle classi per parlare di e combattere bullismo e cyberbullismo. Intervista con Mirko Cazzato
Un movimento contro il bullismo e il cyberbullismo animato da studentesse e studenti: è questa la mission dell’associazione Mabasta, nata nel 2016 in una classe di quattordicenni a Lecce. “La nostra era una classe speciale, sin dal primo giorno di scuola. Eravamo in 18 e fin dall’inizio c’è stato un rapporto bello sia con gli insegnanti sia tra noi – racconta Mirko Cazzato, uno dei fondatori di Mabasta -. Una classe empatica, così ci definivano. L’idea del progetto è venuta una mattina di fine gennaio quando uno dei nostri insegnanti ci ha raccontato di una ragazzina che aveva tentato il suicidio dopo essere stata vittima di bullismo. Fu una mattina particolare, in cui oltre alla tristezza iniziammo a chiederci se avremmo potuto fare qualcosa, e che cosa, per evitare il ripetersi di queste situazioni. Nel giro di una settimana avevamo un progetto e un nome, Mabasta, che è un acronimo di Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti. I nostri principi fondanti sono: Non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facessero a te e Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te. La nostra idea di base fin dall’inizio è stata: andare in altre classi e parlare apertamente di bullismo, come prevenirlo e combatterlo”.
Le Sei azioni per contrastare il bullismo
“Ben presto abbiamo iniziato a girare nelle classi della regione. Chiedevamo a studenti e studentesse che cosa era per loro il bullismo, e ci appuntavamo le risposte. Da queste interazioni e riflessioni abbiamo sviluppato le Sei azioni mirate a contrastare il bullismo”.
- In ogni classe si elegge un docente- referente per il bullismo
- Questionario MABA-Test, anonimo
- Bullizziotte e bullizziotti all’interno di ogni classe – un contro-branco che evita l’isolamento della vittima
- In ogni scuola c’è una bullybox in cui si possono segnalare anonimamente casi di bullismo
- Una bullybox online sul sito di Ma Basta
- Obiettivo finale: classi debullizzate, dove i casi di bullismo vengono stoppati per tempo
Dai ragazzi per i ragazzi
La caratteristica distintiva di Mabasta è che i team sono formati da ragazzi e ragazze di 14-17 anni: sono volontari che vanno nelle scuole a formare le classi ed esporre le azioni. Gli incontri si svolgono in modo informale, come incontri tra amici. La formula funziona grazie a questo approccio peer-to-peer e nel frattempo l’associazione ha vinto una serie di bandi pubblici e privati per concretizzare la propria azione e diffondere il messaggio. “Stiamo formando team in città di tutta Italia e la nostra visione si sta concretizzando molto velocemente. Negli anni abbiamo raggiunto oltre 110.000 ragazzi e ragazze, visitato oltre 4.500 classi. Nell’anno scolastico 2024-25 abbiamo incontrato circa 52.000 studentesse e studenti: numeri consistenti che ci auspichiamo crescano ancora nei prossimi anni”.