Che cosa bisogna sapere prima di scegliere il supporto per portare il bebè, dal marsupio alla fascia, tutti i dubbi sul babywearing
La nascita di una bimba o bimbo coincide con la fine della gestazione, ma dopo i nove mesi mamma e bebè si separano solo metaforicamente.
Il periodo che segue è chiamato esogestazione e comprende i nove mesi dopo la nascita. In questa fase i piccoli, anche se separati dal corpo materno, sono in tutto e per tutto dipendenti dai genitori.
L’importanza del contatto
L’esogestazione è una sorta di “gravidanza all’incontrario” in cui i bimbi acquistano sempre maggiore autonomia. In questi nove mesi “post parto”, è universalmente riconosciuta l’importanza del contatto ravvicinato. Portare vuol dire restituire al bebè lo spazio, limitato, caldo e avvolgente più simile al grembo materno. La fascia o il marsupio permettono di stare a contatto, di sentire la stessa voce che sentiva in pancia, di ritrovare il battito del cuore conosciuto, provando quel senso di sicurezza e contenimento che per nove mesi ha provato, cullato nella pancia.
Far sentire ai neonati che non esiste spazio estraneo tra il loro corpo e quello dei genitori è uno degli aspetti fondamentali della pratica del portare.
Il supporto giusto
Innanzitutto va sfatato un preconcetto: portare i bambini nella fascia porta bebè non significa utilizzare un mezzo alternativo al passeggino e neppure inventare uno stratagemma per avere le mani libere. Portare con la fascia o il marsupio è un modo di intendere il rapporto genitore-figlio, “ad alto contatto”. Ma come trovare il supporto più adatto? Le considerazioni da fare sono tante e bisogna tenere innanzitutto in considerazione età, sviluppo motorio dei piccoli oltre alle abitudini ed esigenze familiari. Valutati questi aspetti, si può scegliere il tipo di supporto, e ne esistono sostanzialmente: non strutturati, semistrutturati e strutturati.
La fascia porta bebé
La fascia altro non è che una lunga striscia di tessuto resistente che permette di portare il bimbo o la bimba dai primi giorno. È il supporto più adatto dopo la nascita perché avvolge totalmente il bebè, regalando calore e protezione. La fascia elastica è la prima consigliata, quella rigida va bene dai 3-4 mesi – quando il piccolo regge bene la testa. Le posizioni variano a seconda dell’età e dello sviluppo del bambino: prima davanti, poi sul fianco e sulla schiena. Cambiando la posizione cambia anche il modo in cui il bambino può relazionarsi col genitore e col mondo circostante.
Il Mei Tai e la fascia ring
Il Mei Tai è un tipo di supporto semistrutturato che permette di portare la piccola o piccolo davanti, sul fianco e poi sulla schiena a partire dai tre mesi. Si ispira alla tradizione asiatica e consiste di un pezzo di stoffa quadrata con quattro lunghe bende, cucite in corrispondenza degli angoli, che servono per allacciare il bimbo intorno al corpo del genitore. Un altro modello semistrutturato è la fascia ad anelli: un tessuto di circa due metri, che si regola tramite due anelli di metallo che fungono da chiusura. Indicata dai tre mesi, permette di portare il bimbo sul fianco fino ai 2 – 3 anni.
Il marsupio
Tra i supporti strutturati, i marsupi si possono utilizzare, in generale, a partire dal terzo mese di vita. Ci sono modelli più fascianti che sono adatti già dal primo mese. Il modello ergonomico regala comfort e supporto al bebè ed è comodo per i genitori. Si può regolare, ha spallacci imbottiti e consente di trasportare i piccoli davanti, dietro e sul fianco. Rispetto alla fascia, il marsupio lascia maggiore libertà di movimento ed è quindi indicato quando crescendo non hanno più voglia di stare fermi e costretti.
Qualche considerazione
La prima regola, importantissima, è che il supporto garantisca una protezione idonea della testa del bambino. Questo è tanto più importante quando il bimbo è piccolo e non ancora sviluppato da poter reggere la testa in autonomia. Non esiste una data tassativa per abbandonare il babywearing. Il tessuto deve essere traspirante, colorato con colori atossici (fondamentale poiché spesso i bimbi si ritrovano a ciucciare fascia o marsupio)
La seduta deve essere ampia e la legatura sicura, in modo che il peso possa essere distribuito accuratamente per evitare fastidi sia al portatore che al portato.
Non devono esserci frammenti di plastica, di metallo o altre parti ingeribili.
Papà. Portami soprattutto tu
Portare non è solo un affare da mamme. Anche i papà sono bellissimi con fasce e marsupi. Questo perché i lati positivi del portare non riguardano solo il bambino, ma anche l’adulto che entra nel rapporto “a stretto contatto”.
Il contatto forte e simbiotico permette al papà di avvicinarsi al tipo di contatto che hanno, biologicamente, il bambino e la sua mamma.