In bagno non ci va

da | 13 Set, 2013 | Lifestyle

Dottore buongiorno, ho un bimbo di tre anni e mezzo che ha tanti problemi ad andare in bagno. Si trattiene per intere giornate, piange e urla quando deve spingere, prova dolore, spesso trovo le sue mutandine sporche. Tutte le volte è una tragedia. Come risolvere questi problemi? E quante volte al giorno sarebbe giusto che andasse in bagno?

Cara mamma, da come lo descrive è un classico caso di stipsi, che non è una malattia o un’alterazione del funzionamento dell’intestino, ma più semplicemente un problema causato da cattiva alimentazione. Poca verdura e poca frutta rendono le feci dure e difficili da espellere e per questo suo figlio prova dolore e si trattiene. Quando rimangono grosse masse di feci nell’intestino retto, è possibile la perdita, senza che il bambino se ne accorga, di piccole quantità di feci liquide: è questa la causa delle mutandine sporche. Questo fenomeno viene chiamato “soiling” (soil in inglese significa sporcare) e scompare al superamento della stipsi. Per rispondere alle sue domande: la maggior parte delle persone va in bagno una o due volte al giorno. L’onda peristaltica (cioè la contrazione dell’intestino) avviene tipicamente la mattina appena alzati e poco prima di andare a dormire, ma ci sono individui che vanno con minor frequenza e tuttavia, se le feci non sono dure e non ci sono difficoltà a espellerle o dolore, non si può parlare di stipsi. Consiglierei di aumentare regolarmente il consumo di frutta e verdura, con molta pazienza e affetto, senza costrizioni e ricatti, cercando di andare incontro ai gusti del bambino, eventualmente “mascherando” un po’ di fibre, consumando il più possibile pane, pasta e riso integrali (questo fa bene a tutti, non solo a chi soffre di stipsi), verdure grattugiate, passati di verdura, frullati di frutta eccetera. Ridurre lo zucchero aiuta. Ci vuole molta tranquillità in famiglia perché “la pancia è un secondo cervello” che risente molto di emozioni e ambiente. Eviti invece di dare lassativi se non prescritti dal medico: anche se risolvono momentaneamente il problema, a lungo andare insegnano all’intestino a funzionare solo con un aiuto esterno e questa dipendenza è dannosa. Lo stesso vale, ovviamente, per i clisteri.

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