Le Creature Immaginarie di Stranalandia cercano casa

da | 16 Set, 2021 | Dove Andare, Lifestyle

Il Museo delle Creature Immaginarie è un progetto incredibile e coloratissimo, nato dall’incontro di Stefano Benni e gli artisti Francesco Tullio Altan e Pietro Perotti. La mostra allestita a Torino ora cerca casa

A Torino è stata allestita in questi giorni e ancora per qualche settimana una mostra inaspettata e incredibile. Fantasiosa, coloratissima, e con una bellissima storia. Si tratta delle opere del progetto Mondo Babonzo, nato dall’incontro della creatività di Stefano Benni e degli artisti Francesco Tullio Altan e Pietro Perotti. Creature immaginarie e immaginate che accolgono, stupiscono e coinvolgono grandi e piccini: una mostra recuperata dall’associazione Volerelaluna ma che oggi cerca casa.

L’incontro di Benni, Altan e Perotti

Il Museo delle Creature Immaginarie si ispira al libro di Benni, Stranalandia, scritto nel 1984 e poi tradotto in moltissime lingue. Il libro è stato definito “un laboratorio della fantasia della natura dove tutto è così strano che nulla più ti sembra strano”. E le creature di questo libro, che hanno ispirato tanti racconti, illustrazioni e laboratori nel mondo, non potevano non trovare forma nelle abili mani del disegnatore Altan e dell’artista Perotti. In occasione della Fiera Internazionale di Illustratori di Libri di Bologna del 2006, i tre artisti danno forma al progetto del Museo delle Creature Immaginarie, pensato in grande ma poi ridimensionato per renderlo itinerante e più accessibile.

Le creature di Stranalandia prendono vita

Le creature immaginate da Benni hanno preso vita e forma prima nei disegni di Altan, fumettista e illustratore conosciuto in tutto il mondo, creatore di Cipputi e della Pimpa, e poi nelle opere di Perotti, scultore e scenografo. Perotti ha realizzato le creature tridimensionali, piccole e grandi: la Babonza che cova, il grande Babonzo gonfiabile e la scenografia. Il progetto Mondo Babonzo è nato in collaborazione con AMREF per sostenere le attività in Kenya. Dopo l’inaugurazione a Milano nel novembre 2006, la mostra è stata portata a Genova, dove ha avuto più di 22mila visitatori, poi a Napoli, Palermo e Forlì.

A Torino in una nuova forma

Nel 2008 la mostra si è fermata ed è stata ritirata in un magazzino di Ghemme. Ma in un momento storico in cui, più che mai, c’è bisogno di immaginazione e fantasia, i soci di Volerelaluna, circolo culturale e sociale con sede in Via Trivero 16, a due passi dal parco della Pellerina a Torino, hanno deciso di ridarle vita. Dallo scorso luglio fino a sabato 2 ottobre, le Creature Immaginarie di Stranalandia sono di nuovo pronte ad accogliere grandi e piccini, insieme ai soci del circolo. (Leggi qualche consiglio per visitare un museo o una mostra insieme ai bambini).

L’arte per l’attualità

La mostra raccoglie i pezzi del progetto originale, ma si è ampliata con nuovi protagonisti in gommapiuma e plastazote, che affrontano e denunciano alcuni temi profondamente attuali. Insieme a il Camullo, il Pappagatto, il Topo Cagone, il Babonzo, ci sono infatti altre creazioni surreali come il Futurcane, dotato di maschera antigas e missile sulla schiena, o il Porcospino autostradale, con catarinfrangenti e aculei in grado di forare le gomme di un autotreno. Già, perchè da sempre il lavoro di Pietro Perotti, che ha realizzato i suoi primi lavori a sostegno delle battaglie dei cassintegrati Fiat, è fatto di denuncia e attualità. “L’invito – dice l’artista e direttore artistico del progetto- è a lasciare i cellulari fuori, per entrare e farsi travolgere. Immaginare, perchè c’è davvero tanto bisogno di immaginazione”.

Un patrimonio di nuovo accessibile

Tutti i bambini, ma anche gli adulti, che visitano la mostra sono invitati a disegnare le loro creature immaginarie, che vengono raccolte e esposte, e alcune anche realizzate da Perotti. All’esposizione di via Trivero mancano, per ragioni di spazio, i pezzi più grandi, come il Checosèsauro lungo 10 metri o il Grande Baobab alto 5. Ma l’iniziativa curata da Volerelaluna, in collaborazione con l’Associazione Gramsci, la casa di quartiere +Spazio+Quattro, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema e il patrocinio della Circoscrizione 4 della Città di Torino, vuole essere l’occasione per far conoscere questo patrimonio e renderlo di nuovo accessibile.

La mostra cerca casa

Oggi però le Creature Immaginarie cercano casa. Magari uno spazio capace di valorizzarne le forme e i significati, sufficientemente grande da accogliere famiglie, scuole, laboratori e percorsi guidati. La chiamata è per i teatri, le biblioteche. “L’obiettivo è di creare un luogo per far “sentire” ai visitatori che l’immaginazione, se è veramente libera, non può che accompagnarsi alla tolleranza, al rispetto per la natura, all’interesse e all’empatia per le diversità”.

 

La mostra è aperta fino al 31 ottobre dal martedì alla domenica dalle 15.00 alle 18.00.

Per info e prenotazioni: tel. 371 444 22 75 – email info@volerelaluna.it

https://viatrivero.volerelaluna.it/

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