Superare la timidezza

da | 12 Gen, 2014 | Lifestyle

Buongiorno, 

le scrivo per chiedere cosa fare con mio figlio di 6 anni che è molto timido. Non si avvicina mai agli altri bambini e quando qualche “estraneo” gli rivolge la parola, per esempio ai giardini, lui si ritrae senza rispondere e spesso finisce che viene a sedersi vicino a me. Lo vedo sempre in disparte e solitario. A casa è felice e sereno, ma ho paura che così non si faccia amici e resti troppo solo. In più questo crea alcuni problemi: l’Estate Ragazzi a cui lo devo mandare è un tormento (per lui e per noi). Durante le vacanze, poi, sta sempre solo. È figlio unico e noi genitori siamo, mi sembra, persone normali e socievoli. Grazie per il suo aiuto. Antonella

 

Cara Antonella,

mi sembra di capire che tuo figlio abbia bisogno di una bella spinta per buttarsi nel mondo e scoprire quanto sia bello. La famiglia è un nido sicuro in cui è facile lasciarsi andare, sicuri dell’affetto di chi ci circonda e sicuri di muoversi in un contesto conosciuto. Tuo figlio, che tra l’altro è figlio unico, domina incontrastato l’universo domestico muovendosi senza difficoltà. Fuori c’è un mondo tutto nuovo, per esplorarlo sente ancora il bisogno della vostra spinta. Da solo non se la sente, e se poi agli altri lui non piacesse? Se gli proponessero un gioco che non conosce? Rifugiandosi vicino a voi si sente al sicuro e lascia a voi il compito di relazionarvi con l’esterno al suo posto. È il momento opportuno per non prenderlo più “in braccio” ma  prenderlo “per mano” e camminare con lui. Di fronte all’estraneo che gli pone una domanda, aiutatelo a formulare la risposta e fate in modo che lui la ripeta dopo di voi. Fategli capire che può farlo e che voi siete lì! Se siete una coppia socievole, fatelo allenare con i vostri amici e conoscenti, rassicurandolo, incentivandolo e complimentandovi con lui per i risultati raggiunti. Promuovete uscite, passeggiate, vacanze con i vostri amici che hanno figli della stessa età: un nido un po’ più grande in cui sperimentarsi! Sicuramente,  un po’ di spinta ci vuole, l’esperienza del centro estivo è senza dubbio importante per lui. Perché non iscriverlo con qualcuno che conosce già, un vicino, un compagno di scuola, magari organizzando nei giorni precedenti una bella merenda a casa vostra con lui. In questo modo, il centro estivo avrebbe un volto più familiare. Insomma, coraggio: aiutatelo a spiccare il volo!

[Giovanna Rinaldi]

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