Swaddling, fasciare i neonati per il contenimento

da | 12 Apr, 2022 | Lifestyle, Salute e Benessere

Lo swaddling è la fasciatura rassicura i neonati e i neo-genitori

Contenimento: è quello di cui hanno bisogno i neonati appena approdati sulla vita terrena. Ma anche le emozioni e i timori dei loro genitori hanno bisogno di essere contenuti. Uno degli strumenti possibili per farlo è lo swaddling, ossia la fasciatura.

Avvolgere in un abbraccio

La fasciatura dei neonati è molto utilizzata nei paesi dell’Europa dell’Est, consiste nell’avvolgere il bambino, fin dalle primissime settimane di vita, per contenerlo e rassicurarlo, facendolo sentire al calduccio, protetto come nel ventre materno. Il neonato ha bisogno di prendere confidenza con un ambiente nuovo, aperto, vasto.

Spesso si spaventa per delle reazioni involontarie e ha degli scatti che lo fanno sentire perduto nel vuoto. La fasciatura serve a creare contatto, a contenere insieme il corpo e le emozioni. Risponde a un bisogno dei bambini ma anche dei neo-genitori alle prese con un’esperienza del tutto nuova che a volte temono di non saper gestire.

I benefici

Valeria Suriano, ostetrica libera professionista e mamma di quattro bambini, usa lo swaddling frequentemente nel suo lavoro. Le abbiamo chiesto di spiegarci i benefici. “Sono principalmente tre i casi in cui consiglio la fasciatura dei neonati. Innanzitutto, quando i bebè sono molto molto agitati e hanno bisogno di essere tranquillizzati, specialmente per la nanna. La fasciatura è un tranquillante naturale.

Uso la fasciatura anche quando effettuo le consulenze per l’allattamento, per le donne con problemi di ragadi, per esempio, o per le mamme alle prime armi che non riescono a gestire con un neonato in movimento.

Fasciare il neonato è un ottimo aiuto nell’attaccarsi al seno. Lo swaddling è utile anche per il primo bagnetto, che lascia un imprinting decisivo nella relazione. Se i genitori vedono un bebè che piange perdono fiducia e non riescono a godersi il momento, che invece deve essere piacevole per tutti.

Il bambino non ha bisogno di essere lavato a fondo: il bagnetto deve essere un momento di coccola, di avvicinamento e conoscenza dell’acqua. Inserisco i neonati in acqua con una fasciatura stretta, che faccio io mostrandola ai genitori, e poi gradualmente, quando sono sicura che il piccolo abbia preso dimestichezza con l’acqua, lo sfascio per gli ultimi movimenti del lavaggio del viso e della testa”.

Quando fasciare

Quando può essere utile lo swaddling? “Non ci sono limiti di età a cui fare riferimento – continua l’ostetrica -. Di solito si usa nel primissimo periodo, per facilitare l’adattamento del bambino e la sua ambientazione allo spazio esterno. Consiglio la fasciatura del neonato soprattutto a quelle coppie che non amano portare i bambini in fascia, corpo a corpo, o a chi preferisce non prendere molto in braccio i neonati. Il bambino ha bisogno di contenimento e questo è un modo alternativo per darglielo”.

Allo stesso modo non esiste una data precisa per smettere. “Tutto deve avvenire in modo naturale. Quando i genitori si sentono più sicuri e quando i bambini si mostrano più pronti all’ambiente esterno”. In ogni caso, nel momento in cui i piccoli iniziano a ruotare e rotolarsi in modo autonomo è bene abbandonare la fasciatura per lasciare libertà di movimento e di esplorazione.

Consigli pratici

Sono tanti i supporti per lo swaddling. “Io utilizzo i teli di mussola che si comprano in misure standard. Consiglio quelli da 60 e da 90 cm. Quelli più piccoli lasciano le gambine fuori dalla fasciatura, ma tengono comunque ferme le braccia.

Raramente uso le fasciature preformate che si trovano in commercio, ma mi è capitato di consigliarle, soprattutto ai genitori che non riescono a imparare la tecnica della fasciatura”. Può essere pericolosa la fasciatura del bebè? “Non mi è mai capitato di avere problemi, però è necessario apprendere bene la tecnica e mai forzare le articolazioni”.

Come si fa

L’avvolgimento può comprendere tutto il corpo o può escludere le gambe. Bisogna distendere lo swaddle a forma di diamante e piegare l’angolo in alto fino a formare un triangolo. Il bambino va sistemato al centro del triangolo con la testa appena sopra la piega e le spalle al di sotto. Per i neonati, è necessario piegare il tessuto circa a due terzi dal centro, per ridurre le dimensioni del telo.

Sistemare il braccio destro del bambino, leggermente piegato, lungo il corpo. Portare il lato sinistro dello swaddle sul suo petto assicurandosi che il braccio sia saldamente sotto il tessuto. Attenzione a far scivolare il bordo del telo, teso, sotto il corpo del bebè per garantire sicurezza. Ora bisogna piegare il fondo del avvolgendo i piedi, se si vogliono fasciare.

Infine, ponendo il braccio sinistro un po’ piegato contro il suo corpo, è sufficiente prendere il lato destro del telo e portarlo sul suo petto infilando il tessuto in eccesso sotto il bambino e “rimboccarlo”.

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