“Invest in Piemonte”: confronto con le multinazionali sul futuro dell’economia

Sono state più di 50 le multinazionali che hanno partecipato al Summit “Invest in Piemonte”, dedicato agli investitori esteri e organizzato dalla Regione con Confindustria e Ceipiemonte.

Durante i lavori svoltisi il 20 ottobre nel Grattacielo della Regione istituzioni, imprese e portatori di interesse hanno condiviso esperienze e strategie per rafforzare la presenza delle multinazionali sul territorio e attrarre nuovi investimenti.

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“Il Piemonte – ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio – oggi è uno dei territori più attrattivi d’Europa per gli investimenti industriali grazie a un sistema produttivo altamente specializzato, a un capitale umano qualificato e a istituzioni che accompagnano le imprese con concretezza e visione. Questo evento testimonia una strategia che funziona: siamo la prima regione in Italia per crescita del fatturato delle multinazionali (+44% contro una media nazionale del 25%) e la seconda per numero di investimenti esteri. Il progetto Silicon Box, che vale oltre 3,2 miliardi di euro e 1.600 posti di lavoro, è l’esempio di un Piemonte che vince perché gioca di squadra”.

Il summit ha rappresentato anche un’occasione per presentare i risultati concreti della politica regionale di attrazione degli investimenti: dal 2020 al 2025 il Piemonte ha supportato oltre 90 progetti d’investimento con una leva finanziaria complessiva superiore a 495 milioni di euro, generando più di 850 nuovi posti di lavoro. “Solo attraverso gli strumenti regionali – ha spiegato l’assessore all’Internazionalizzazione e Attrazione investimenti Andrea Tronzano – abbiamo sostenuto 56 progetti con 40 milioni di euro a tasso zero e 8 milioni a fondo perduto, attivando investimenti per 58 milioni e 235 nuove assunzioni. Abbiamo inoltre finanziato con 11,6 milioni 9 contratti di insediamento per grandi imprese, che hanno generato investimenti per oltre 27 milioni e 150 posti di lavoro aggiuntivi. Grazie agli accordi con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy abbiamo portato sul territorio 95 milioni di investimenti in innovazione e oltre 316 milioni con gli Accordi di sviluppo. Entro fine anno riapriremo la misura per l’attrazione e il rilancio degli investimenti, con un nuovo stanziamento da 40 milioni per continuare a sostenere progetti strategici di imprese che credono nel nostro territorio”.

Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte, ha evidenziato che “è dal dialogo tra capitale globale e radici territoriali che passa gran parte del futuro della nostra economia. Confindustria Piemonte crede molto in questa alleanza tra multinazionali e tessuto produttivo locale, tra pubblico e privato, tant’è che abbiamo istituito una commissione con le imprese per le multinazionali e una per l’attrazione investimenti e internazionalizzazione. Con la Regione stiamo lavorando insieme su progetti concreti – infrastrutture, logistica, internazionalizzazione, IA, aerospazio, offerta localizzativa, energia, capitale umano dalle Università di eccellenza agli ITS alle Accademie, incentivi per le imprese, perché vogliamo che il Piemonte non sia solo un luogo dove si produce, ma un ecosistema di connessioni materiali e immateriali in costante crescita”.

L’attività post insediamento rivolta alle imprese multinazionali è un pilastro del lavoro quotidiano di Ceipiemonte. “Ogni giorno – ha affermato il presidente Dario Peirone – il nostro team assiste una media di 10 imprese estere. Dal 2022 si lavora a un ritmo di quattro nuovi potenziali casi a settimana e oggi ci sono più di 600 dossier aperti di aziende estere intercettate e interessate a investire. Un risultato che conferma l’efficacia dell’approccio integrato del Team Attrazione Investimenti regionale”.

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha puntualizzato che “la città è sempre più attrattiva per chi vuole fare impresa e investire, tanto che all’inizio di quest’anno per la prima volta il Financial Times, nel rapporto ‘European Cities and Regions of the Future 2025’, l’ha inserita nella top 10 delle grandi città europee per capacità di attrarre capitali dall’estero. Come istituzioni sappiamo di essere sulla strada giusta, puntando sulla capacità di fare sistema per attrarre investimenti e imprese, consapevoli che ciò significa avere la possibilità di far crescere il nostro territorio, di creare posti di lavoro e di sviluppare quella vocazione internazionale che a Torino viene oggi riconosciuta”.

 

La situazione in Piemonte

Oggi sono presenti 5.700 imprese a capitale estero, quasi il 10% del totale nazionale, con 183.000 addetti e un valore aggiunto di 16 miliardi di euro.

Negli ultimi anni hanno scelto il Piemonte grandi gruppi quali Amazon, Hilton, MSC Technology, Bulgari, Cartier, Coca-Cola, Aixtron, Luxoft, oltre alla giapponese Procos, incontrata durante la recente missione istituzionale in Giappone.

La strategia della Regione si fonda su tre assi: strumenti finanziari diretti, accompagnamento alle risorse nazionali e sostegno alla crescita delle filiali locali delle multinazionali attraverso fondi per ricerca e sviluppo. Un esempio concreto è rappresentato dalle evoluzioni industriali di aziende quali Michelin, Dumarey, Blue Engineering, GE Avio, Prima Electro e Giovanni Rana.

Il lavoro è in pieno raccordo con l’Advisory Board Ivestitori Esteri di Confindustria e con l’Osservatorio sulle imprese estere promosso da Confindustria, Luiss e Istat; si tratta di strumenti strategici per comprendere e valorizzare l’impatto di questi investimenti sul territorio.

Secondo il Rapporto Ambrosetti 2024 il Piemonte è la prima regione d’Italia per crescita del fatturato delle multinazionali (+44% contro una media nazionale del 25%) e si posiziona terza per densità di imprese a controllo estero. Anche l’Ernst&Young Attractiveness Survey Italy 2024 conferma il Piemonte come secondo in Italia per numero di investimenti esteri grazie alla posizione strategica e alla competitività dei suoi distretti industriali.

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