Per la prima volta l’obesità infantile supera la denutrizione nel mondo

Secondo il recente rapporto Unicef, non si tratta più solo di bambini che mangiano troppo poco, ma anche di milioni che mangiano male. E il marketing alimentare è tra i principali responsabili

In un mondo in cui la malnutrizione infantile è stata storicamente associata alla fame e alla denutrizione, un nuovo allarme globale si impone con forza: l’obesità infantile. Secondo il recente rapporto Unicef “Feeding Profit”, l’obesità ha superato la denutrizione come forma più diffusa di malnutrizione tra bambini e adolescenti in quasi tutte le regioni del pianeta.

Oggi, 1 bambino su 5 tra i 5 e i 19 anni è in sovrappeso e 1 su 10 è obeso, con gravi implicazioni per la salute futura. Il fenomeno è alimentato da ambienti alimentari dominati da cibi ultra-processati, resi desiderabili da un marketing aggressivo e pervasivo, soprattutto digitale. Anche nei Paesi a basso reddito, il numero di bambini in sovrappeso è quadruplicato dal 2000 al 2022, segno di un cambiamento profondo e preoccupante.

Obesità infantile: una crisi globale che richiede risposte urgenti

La diffusione dell’obesità infantile non risparmia nessuna regione: nelle isole del Pacifico, le percentuali superano il 30%, mentre in Paesi ad alto reddito come Cile, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti si registrano tassi superiori al 20%. Le cause sono molteplici: dalla sostituzione delle diete tradizionali con alimenti importati ad alta densità calorica, alla pressione esercitata da pubblicità mirate che influenzano le scelte alimentari dei più giovani.

Il rapporto Unicef sottolinea la necessità di interventi strutturali: politiche obbligatorie su etichettatura e tassazione, divieti di vendita di cibo spazzatura nelle scuole, protezione delle politiche pubbliche dall’influenza dell’industria alimentare. Senza azioni concrete, l’impatto economico dell’obesità potrebbe superare i 4 trilioni di dollari l’anno entro il 2035. La direttrice esecutiva dell’Unicef, Catherine Russell, ribadisce che ogni bambino ha diritto a un’alimentazione sana e accessibile: è tempo che i governi agiscano per garantire ambienti alimentari che favoriscano la salute e lo sviluppo.

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