Infanzia e diritti sono al centro di un impegno globale, tra istruzione negata, salute fragile e disuguaglianze crescenti: quali sono quelli più a rischio
Il 20 novembre si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un’occasione per riflettere su quali diritti dei più giovani siano oggi maggiormente minacciati. Negli ultimi mesi, le cronache e le iniziative locali hanno evidenziato rischi crescenti legati all’istruzione, alla protezione dalla violenza e all’uguaglianza di opportunità.
Un anniversario che richiama la Convenzione ONU
La ricorrenza ricorda la firma della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989, che sancisce il diritto universale di ogni bambino a crescere in un ambiente sicuro, con accesso all’istruzione, alla salute e alla partecipazione sociale. In Italia e nel mondo, istituzioni e associazioni hanno celebrato la giornata con eventi simbolici: municipi illuminati di blu, laboratori scolastici e campagne di sensibilizzazione promosse da UNICEF.
I diritti più a rischio nel 2025
Le notizie degli ultimi mesi mostrano come alcuni diritti fondamentali siano oggi particolarmente vulnerabili:
- Diritto all’istruzione: la crisi economica e l’aumento delle disuguaglianze hanno reso più difficile per molte famiglie garantire continuità scolastica ai figli. In diversi comuni italiani sono stati attivati fondi per sostenere attività educative e sportive rivolte a minori con disabilità o provenienti da contesti fragili.
- Bullismo e cyberbullismo: i casi di cronaca e le campagne di sensibilizzazione hanno riportato l’attenzione sulla necessità di rafforzare strumenti di prevenzione e supporto, soprattutto nelle scuole e negli spazi digitali, dove il cyberbullismo continua a crescere.
- Diritto alla salute e al benessere psicologico: l’aumento dei disturbi legati ad ansia e depressione tra i giovani evidenzia la carenza di servizi di supporto accessibili e diffusi sul territorio.
- Uguaglianza di opportunità: bambini e adolescenti con disabilità o provenienti da famiglie in difficoltà economica restano tra i più esposti al rischio di esclusione sociale, con forti disparità tra regioni e contesti urbani.
In sintesi, il 2025 mostra un quadro in cui i diritti dei minori non sono mai acquisiti una volta per tutte, ma richiedono un impegno costante da parte delle istituzioni e della società civile per essere realmente garantiti.












































