Alla scoperta dei musei del mare più belli d’Italia (e d’Europa)

da | 1 Mar, 2019 | Arte e Cultura, Dove Andare, Lifestyle, Viaggi

I musei del mare sono dentro un faro, in un canale, a fianco del porto o nel centro di Milano: scopriamoli!

Uomo, mare, mito, storia, battaglie, fossili, fauna. Le attività marittime si legano a filo doppio con la storia d’Italia. Ci sono l’economia del mare, il suo immaginario, lo sfruttamento, la guerra, le migrazioni.

Un racconto
che attraversa epoche e popoli, tecnologie e ambiente. Tutto da conoscere e scoprire in musei fantastici che a volte si trovano anche ai piedi delle montagne.

Tra i musei del mare non sottovalutate il Galata Museo del Mare

È Genova la città di uno dei musei del mare più grandi d’Europa. A ospitarlo l’edificio più antico della darsena, dove venivano costruite le galee.

Ora ha un aspetto supermoderno, perfetto per ospitare questo museo all’avanguardia dove i bambini si divertono a toccare e sperimentare.

Al piano terra si sale nella ricostruzione di una galea del ‘600 riprodotta a dimensione reale: qui i bambini possono giocare e immedesimarsi nella vita dei marinai, di cui possono provare, per esempio, i pesantissimi remi.

Al primo piano ci sono modelli e documenti. È una parte del museo ricca ma non entusiasmante, fino a quando si arriva a una curiosa sezione dedicata ai mostri marini.

Al secondo piano si visita un brigantino e si prova la sensazione realistica di trovarsi in mezzo a una tempesta in 4D, con tanto di naufragio a Capo Horn e fuga sulla scialuppa di salvataggio. Visori 3D e sedie dinamiche garantiscono un’esperienza realistica e davvero emozionante.

Il terzo piano è dedicato alle migrazioni: qui si sperimenta (in un percorso davvero coinvolgente) cosa significava partire dall’Italia per l’America, lasciandosi alle spalle tutto, lingua, famiglia, costumi e tradizioni.

Al termine della scientifica ricostruzione, un databse permette di cercare i nomi dei propri antenati sui registri che indicano la data di partenza e la destinazione di tutti i migranti italiani di fine ‘800.

Altre emozionanti esperienze sono il simulatore navale che contente di pilotare un piroscafo fin dentro al porto e l’eccezionale visita in mare al sommergibile Nazario Sauro. Ancorato all’ingresso del museo permette di provare in prima persona la vita dei sommergibilisti in questi ambienti decisamente angusti. Possono entrare i bambini (sopra i 4 anni) e gli adulti, ma sono escluse le donne in gravidanza.

GG musei del mare1

Dieci barche colorate al Museo della Marineria

Composto da sezioni veramente originali, il Museo della Marineria di Cesenatico (FC) esce dalla terraferma con le sue sezioni galleggianti, naviganti e all’aria aperta.

A terra troviamo navi antiche e originali, come la barca a forma di delfino.

Amatissime dai bambini le postazioni didattiche dove si provano manovre, nodi e paranchi.

La sezione galleggiante è composta da dieci barche ormeggiate nel canale del porto. Sono bellissime e coloratissime. Salirci è una avventura meravigliosa per tutta la famiglia.

C’è un sommergibile a Milano, al Museo della Scienza e della Tecnologia

Al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano si apprezza l’evoluzione tecnologica dell’arte marinara. Ci sono accuratissimi modelli, quadri e documenti e un ampissimo padiglione – il Navale – è dedicato ai mezzi sportivi (come il catamarano Luna Rossa), all’assalto (usati nelle guerre mondiali), alle esplorazioni (una nave arrivata fino al Polo Nord).

C’è anche un transatlantico degli anni Venti. Trovare un transatlantico in un museo è già di per sé una cosa impressionante, ma poter entrare nel salone delle feste è veramente emozionante.

Il pezzo forte della collezione è però il sottomarino Enrico Toti. Si visita dietro prenotazione, con un biglietto supplementare. Il sottomarino è stato costruito alla fine degli anni ‘60 ed è arrivato a Milano con un trasporto veramente eccezionale. Da non perdere!

La Marina Militare nei musei di Venezia e La Spezia

Gli appassionati di cultura militare, di battaglie, di viaggi, di uomini e donne che hanno legato la loro storia al mare possono ammirare uniformi, splendidi modelli (come il bucintoro e la sala delle gondole) al Museo storico navale di Venezia.

Anche La Spezia, in Liguria, ha un museo simile, ma di stampo più tecnico. Ci sono modellini (che comunque hanno dimensioni imponenti), cannoni, siluri, armi e fantastiche polene.

Acqua salata al Museo del Sale

Mantenere vivo il ricordo del lavoro nelle saline, in un antico magazzino del sale ospitato sul porto. Questo lo scopo del Museo del Sale di Cervia, in provincia di Ravenna.

Qui si trovano pezzi interessanti e singolari come la burchiella, l’imbarcazione a fondo piatto usata fino alla fine degli anni ’50 per il trasporto del sale.

La visita continua a qualche chilometro di distanza nella salina Camillone, ultimo dei fondi saliferi a lavorazione artigianale. Mantenuta attiva dai volontari, produce ancora il sale con l’antico sistema artigianale.

I volontari organizzano visite guidate e si può assistere alla raccolta.

Meno plastica, più tartarughe: MuSEA Museo Vivo del Mare

Un piccolo museo gestito da Legambiente difende il mare a suon di didattica. Siamo a Pioppi, Pollica (SA), in Campania, e nelle tre sale del Museo Vivo del Mare sono rappresentati i principali ambienti marini mediterranei attraverso undici acquari, di cui uno tattile.

Il museo affronta temi importanti per la difesa del mare: la presenza dei rifiuti marini e la tutela della tartaruga marina Caretta Caretta prima di tutto. 

Un racconto suggestivo al Marea – Centro di cultura del mare

Il Marea a Gallipoli (LE) è un museo multimediale che non ospita reperti, ma racconta il mare con un linguaggio suggestivo.

L’allestimento è composto da contenuti audiovisivi, sensori, suoni, realtà aumentata e giochi interattivi.

L’obiettivo? Far immergere lo spettatore nella natura e nelle profondità marine, alla scoperta dei suoi abitanti. I visitatori di tutte le età guardano e sentono il mare in modo nuovo e originale.

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Come si costruiscono le navi? Tutti al MuCa – Museo della Cantieristica e al Museo Civico della Laguna Sud 

Come fa a galleggiare un gigante di acciaio? Lo scopriamo nell’unico museo italiano dedicato alla cantieristica navale, a Monfalcone (GO).

Si visita l’albergo degli operai, dove vivevano gli addetti in 700 stanze, piccole come celle.

Tecniche e tecnologie necessarie alla costruzione si scoprono attraverso documenti storici e ricche postazioni didattiche multimediali.

Un tunnel sensoriale ci porta dentro un cantiere attivo, con i lavoratori tutti intorno intenti a martellare.

I bambini saranno euforici quando scopriranno che nella quinta sala possono manovrare un’altissima gru, ovviamente anche lei multimediale.

 

In un antico convento di Chioggia (VE) pieno di reperti archeologici, modelli di imbarcazioni lagunari, diorami con le tecniche di pesca, strumenti di lavoro di pescatori e salinari si scopre la vita della laguna veneziana.

È possibile acquistare un biglietto unico che, oltre al Museo Civico della Laguna Sud, include anche la visita al Museo Giuseppe Olivi dove si possono osservare organismi marini tipici dell’Adriatico.

Le postazioni multimediali illustrano la perdita di biodiversità, la fragilità degli ecosistemi e la vulnerabilità delle specie.

I bambini rimarranno particolarmente colpiti dallo squalo elefante di otto metri (e affascinati dalla sala dei sensi).

L’ecologia del mare nel Museo di Ecologia degli ecosistemi mediterranei

Nel faro di Punta Palascia a Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce (che è anche il luogo più a est d’Italia) si arriva con una passeggiata panoramica in un angolo di natura verdeggiante che costeggia il mare.

Le sale del faro sono piccole, ma ospitano una mostra sulle lagune del Mediterraneo e sulla loro importanza per l’ecosistema.

Installazioni multimediali, microscopi e fotografie rendono particolarmente interessante questo piccolo ma suggestivo museo universitario. E l’allestimento all’interno del faro rende tutto ancora più speciale.

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Tracce vicine di mari lontani, al Museo dei Fossili

Sotto questo fitto bosco di collina, un tempo, c’era una barriera corallina. Non ci credete? L’iniziativa “Terre vicine di mari lontani” del Museo dei Fossili di Asti, in Piemonte, consente di scoprire i fondali marini di un passato lontano lontano.

È un’occasione ghiotta per diventare paleontologi per un giorno. Nel museo si scoprono reperti incredibili e ben conservati: coralli, squali, balene, delfini preistorici.

Un “acquario preistorico” consente di cogliere le similitudini tra specie viventi attuali e antiche.

La visita si sposta anche a una decina di chilometri di distanza dal museo vero e proprio, passeggiando in un’area protetta con affioramenti fossili, dove i bambini possono provare uno scavo archeologico simulato. Non mancano momenti ludici e picnic.

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