Andar per boschi…a Milano!

da | 10 Ott, 2021 | Dove Andare, Lifestyle, Outdoor, Viaggi

Per vivere l’autunno a pieno nei boschi, tra strepitosi foliage e passeggiate alla scoperta di animali e folletti, non serve per forza allontanarsi troppo da Milano

Che bello l’autunno con i suoi colori! A due passi da Milano sono diversi i “boschi in città” nei quali passare per un pomeriggio o un’intera giornata ottobrina in mezzo alla natura. Scopriamoli insieme!

Boscoincittà 

Si chiama così e non è certamente un caso: il Boscoincittà è davvero un grande parco-bosco cittadino. Situato nella zona ovest di Milano, si estende all’interno del Parco Agricolo Sud, intorno alla Cascina San Romano.

Ricco al suo interno di alberi (tra i quali aceri e querce rosse, bellissimi in questa stagione) e corsi d’acqua, ha anche un piccolo laghetto, che si può costeggiare lungo un sentiero, un’oasi centrale con un rifugio per gli animali, zone umide ricche di fauna, orti condivisi, un apiario e un frutteto.

Come suggerisce l’associazione Italia Nostra, presente all’interno del Boscoincittà con le sue attività a tutela della natura insieme al Centro Forestazione Urbana, potete lasciare la macchina al parcheggio di via Novara e inoltrarvi subito nel bosco, lungo il sentiero.

Percorrendo questo vero e proprio tunnel verde si arriva alla quattrocentesca Cascina San Romano: date un’occhiata all’interno e, presso il Centro visite, recuperate la piantina che segnala tutti i percorsi nel parco.

Raggiungete il laghetto e perdetevi poi nella zona boscosa più fitta che si estende tutto intorno: è qui che si può contemplare il foliage cittadino! Ritroverete l’autunno anche un po’ più in là, nella zona degli orti (ce ne sono più di 200!), pieni in queste settimane di zucche.

Alla zucca come alle castagne, sono dedicate le attività che diverse associazioni organizzano spesso nel bosco in questo periodo.

boschi milano

Bosco delle Querce, Seveso 

Camminando all’ombra di questo piccolo ma colorato bosco a nord di Milano non direste mai di essere nell’epicentro di uno dei peggiori disastri ambientali italiani: quello della nube tossica dell’Icmesa di Seveso.

È esattamente dove ora sorge il Bosco delle Querce, infatti, che negli anni Ottanta furono sotterrati, in due grosse vasche di contenimento, tutti i resti contaminati dalla diossina dell’area più colpita dallo sversamento tossico che lì si era verificato nell’estate del 1976. Alcuni anni dopo si decise di realizzare, sopra quelle vasche ricoperte da terreno, un vero e proprio bosco.

A distanza di quasi quarant’anni, in quel bosco si può passeggiare, lontano dai rumori della città, all’ombra di betulle, salici, pini, querce rosse, frassini e olmi, che a ottobre si colorano d’autunno. Potete fare sosta per una merenda al sacco su una panchina tra gli alberi e cercare di avvistare qualche scoiattolo.

Oasi Lipu di Cesano Maderno 

A due passi da Milano, lì dove inizia una delle zone più urbanizzate d’Italia, la Brianza, c’è un piccolo angolo di bosco e natura da non perdere in questa stagione.

L’Oasi Lipu di Cesano Maderno ha moltissimi sentieri percorribili a piedi (e, in parte, anche in bicicletta), che si snodano per oltre 4 km tra bosco, brughiere e zone umide.

Potete lasciare l’auto nel parcheggio vicino all’area picnic e inoltrarvi subito nel Bosco degli Gnomi, tra querce, betulle e felci, fringuelli e picchi rossi: seguite il cartello all’inizio del percorso che indica tutte le tappe e andate alla ricerca della casa e delle avventure dello Gnomo Spino, mascotte dell’oasi e protagonista dei programmi di educazione ambientale proposti dal centro.

Negli stagni dell’area umida sono allestiti diversi punti per il bird watching: qui, in rispettoso silenzio e con un po’ di fortuna, è possibile avvistare uccelli migratori come l’airone bianco maggiore o stormi di gruccioni.

C’è anche un percorso speciale, che parte dal Centro Visite, pensato per essere accessibile a tutti, anche a persone con disabilità e ai passeggini.

Lungo 400 metri e interamente pianeggiante, il sentiero si snoda ad anello attraverso una piccola area ricca di biodiversità, dove alcune bacheche aiutano a conoscere la fauna e la flora presenti grazie a elementi interattivi e didattici che rendono più divertente la scoperta degli ambienti circostanti.

Ci sono, infine, un piccolo stagno didattico e una grande fioriera, allestita con specie vegetali aromatiche per ricreare un “Giardino per farfalle”.

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Riserva Naturale Orientata La Fagiana – Parco del Ticino 

Da riserva di caccia a riserva naturalistica: è questa la storia dell’area di circa 500 ettari che si trova a Magenta, a due passi da Milano, all’interno del Parco del Ticino.

In quella che anticamente fu una celebre riserva dedicata alle attività venatorie, si estendono ora boschi di farnie, ciliegi selvatici, carpini e ontani, vegetazione caratteristica della pianura padana, che solo in poche zone è rimasta così ben conservata e che è possibile attraversare in circa due ore e mezzo lungo un percorso ad anello di una decina di km.

C’è anche un percorso più semplice, il “Sentiero dell’Arboreto“, nel quale possono essere osservate le specie arboree autoctone del Parco del Ticino.

La Fagiana è anche un importante centro faunistico, cuore di progetti di recupero e salvaguardia di animali per diverse specie: il capriolo, il pigo, la trota marmorata e lo storione.

In particolare, dagli anni Novanta è stato avviato un progetto per la reintroduzione del capriolo e ora qui se ne contano a decine. 

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