Bambini con le orecchie a sventola

da | 9 Nov, 2019 | Lifestyle, News, Salute e Benessere

Orecchie a sventola. Come riconoscerle e quali sono i rimedi.

Le orecchie a sventola si vedono eccome, non possiamo mentire. È una caratteristica che si sviluppa fin da piccolissimi, esclusivamente estetica e senza alcuna ripercussione funzionale. Vediamo caratteristiche e tecniche correttive.

Le orecchie a sventola: come si presentano

I bambini con le orecchie a sventola (o ad ansa) hanno i padiglioni auricolari nella norma per forma e dimensione che però si distaccano dalla nuca, assumendo un aspetto aereo e prominente. Questa caratteristica fisica si presenta fin da subito. Intorno al sesto mese di vita intrauterina, la cartilagine delle orecchie invece di piegarsi all’indietro, tende ad irrigidirsi, lasciando maggiore spazio tra la nuca e l’orecchio. Il 5% della popolazione mondiale ha le orecchie a sventola: nella maggior parte dei casi riguarda entrambi i padiglioni auricolari; raramente solo uno dei due. Le orecchie a sventola sono ereditarie e donne e uomini ne sono portatori in stessa misura.

É pura estetica

Non ci sono dubbi sul fatto che le orecchie a sventola siano una caratteristica esclusivamente estetica e che non comporta nessun tipo di disfunzionalità dell’udito. Non va però sminuito il problema, almeno sul piano psicologico. Per molti bambini avere le orecchie più evidenti rispetto ai canoni comuni può provocare disagio e vergogna, soprattutto in adolescenza. I genitori se ne accorgono da subito e spesso sono i primi a voler nascondere le orecchie del neonato, mettendo le basi per un sentimento di imbarazzo e insicurezza. Oltre a ricordare e ricordarci che tutti e tutte siamo belli/e perché diversi/e e che ogni peculiarità con un pochino di sforzo può diventare un segno di riconoscimento e originalità, oggi ci sono diverse tecniche per intervenire sul problema.

I rimedi naturali: le fasce per le orecchie a sventola

Ovviamente i risultati sono diversi rispetto agli interventi chirurgici ma tentar non nuoce fin dalla tenera età del bambino e con grande costanza. Nei primi giorni di vita del neonato la cartilagine “difettosa” è ancora in formazione, morbida e malleabile. È importante -per tutti i bambini e non solo per chi già presenta le orecchie a sventola- verificare la posizione delle orecchie in culla e nell’ovetto: le orecchie devono essere distese e non piegate. Per riprendere il fisiologico posizionamento dei padiglioni, nelle prime settimane di vita si possono utilizzare delle fasce morbide e in materiale naturale che mantengono le orecchie aderenti alla nuca, forzando le cartilagini a riprendere la conformazione corretta.

Tecnica Auri

La Tecnica Auri nasce sulla scia della fascia ed è naturale e poco invasina. Per ottenere qualche risultato è necessario agire fin da subito e con costanza fino ai 3-4 anni di vita del bambino. Questa tecnica tenta di correggere le orecchie a sventola utilizzando speciali pinze e cerotti che tengono i padiglioni attaccati alla nuca per reindirizzarne il posizionamento durante il loro sviluppo.

Orecchie a sventola: l’intervento chirurgico

L’intervento chirurgico per corregere le orecchie a sventola è piuttosto leggero e veloce. Senza voler entrare nel giudizio della necessità di un intervento estetico su un minore, bisogna ricordare che la chirurgia di otoplastica non viene effettuata prima dei 5-6 anni. Solo a questa età infatti i padiglioni auricolari hanno completato il loro sviluppo e si sono posizionati in modo definitivo. D’altronde è anche questa l’età in cui si può iniziare a provare vergogna e disagio per il “difetto”. L’operazione chirurgica permette di correggere in modo permanente il difetto delle orecchia a sventola tramite un rimodellamento delle cartilagini. Viene eseguita in day hospital un’incisione dietro le orecchie, per poter rimuovere la cartilagine in eccesso dei padiglioni auricolari e riposizionarli allineati alla nuca. L’operazione dura un paio d’ore e prevede l’anestesia totale per i bambini (locale per gli adulti). Non ci sono controindicazioni particolari, la cicatrice rimane nascosta dietro l’orecchio e il post operazione si risolve in meno di un mese.

Ear Fold

Per i bambini più grandi, dai 7 anni in poi, è pensato il dispositivo Ear Fold. Si tratta di una placchetta metallica che, messa sotto pelle in corrispondenza dell’orecchio, permette di rimodellare il padiglione auricolare. La nuova conformazione si mantiene nel tempo. La placchetta viene inserita attraverso una piccola incisione effettuata sulla superficie esterna del padiglione. L’intervento, minimamente invasivo, è effettuato in anestesia locale e dura pochi minuti. Non restano cicatrici visibili, e il decorso post-operatorio è molto rapido. La placchetta è progettata per restare impiantata sottocute ed è realizzata in una lega di titanio e nichel, placcata in oro 24 carati per renderla meno visibile attraverso la pelle.

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