Bimbi e bici

da | 10 Ago, 2018 | Green, Lifestyle

Sono davvero tanti i sistemi per trasportare i figli con noi sulle due ruote. Dai semplici seggiolini fino ai rimorchi più accessoriati, l’offerta per spostarsi in sicurezza è molto ampia.

A questi pregi si aggiunge la non trascurabile caratteristica che il cicloturismo è una forma di turismo sostenibile particolarmente indicata per i bambini. Innanzitutto si evita di trasformarli in “pacchi”, cosa che accade spesso se si viaggia in auto, e poi perché un bimbo in bici è maggiormente coinvolto in quello che fanno i genitori: pedalare insieme a loro è rilassante, costruttivo e divertente.

Il casco

Per pedalare in sicurezza l’uso del casco è fondamentale. È l’accessorio più importante e l’acquisto non va rinviato. Se comprate una bici per il vostro piccolo, un seggiolino o un passeggino da bici ricordatevi di uscire dal negozio anche con il casco.

Quali sono le caratteristiche che deve possedere? Innanzitutto deve essere omologato: EN 1078. Poi deve essere comodo e della taglia giusta. Per i bambini esistono due taglie, la XS e la S. La prima corrisponde a 48/52 centimetri circa di circonferenza cranio, la seconda a 52/56 centimetri.

Dopo la scelta del casco è indispensabile dedicare il giusto tempo a una regolazione ottimale dei cinturini e della rotellina posteriore, quella che serve per sistemare l’aderenza laterale, in modo che avvolga bene la testa una volta indossato.

Un casco deve inoltre essere leggero e ventilato, facile da indossare e da togliere anche per chi utilizza occhiali, deve consentire un’ampia visione, non deve limitare la capacità uditiva e internamente deve essere rivestito con materiali non irritanti.
Al momento dell’acquisto controllate di avere anche le istruzioni, sono importanti per indossarlo correttamente.

Sui vari modelli c’è l’imbarazzo della scelta, tutti i principali personaggi dei cartoni animati hanno la loro linea di caschi per bambini, dai Gormiti a Hello Kitty, fino ai personaggi Disney, la scelta è davvero ampia.

Il seggiolino

Se il vostro bimbo riesce a stare seduto e regge bene la testolina eretta è pronto per essere scorrazzato in giro in bicicletta.

Il codice della strada prevede che una persona con più di 18 anni possa portare un bambino fino agli 8 anni di età che sia opportunamente assicurato su un seggiolino omologato EN 14344. Secondo tale normativa i seggiolini vengono classificati in base alla capacità di peso trasportabile e al loro posizionamento: sono a norma seggiolini che portano da 9 a 22 kg se posizionati dietro il ciclista e che portano da 9 a 15 kg se posizionati tra sella e manubrio.

Tutte le parti di cui sono composti devono essere arrotondate e protette da un rivestimento in plastica per evitare possibili ferite e i pezzi di piccole dimensioni devono essere fissati in modo da evitarne la possibilità di distacco ed eventuale ingerimento.

Un seggiolino deve essere robusto, deve rendere impossibile il contatto dei piedi del bambino con le ruote della bici e i sistemi di aggancio devono essere strutturati in modo da impedire lo sganciamento involontario (devono richiedere l’uso di un utensile o essere più di uno). E’ importante che ci siano sempre le cinghie di sicurezza regolabili, con un facile dispositivo di gancio/sgancio, anche loro opportunamente omologate.
Le informazioni per un utilizzo sicuro dei seggiolini devono essere ben visibili sull’imballaggio o direttamente sul seggiolino, accompagnate dalle istruzioni per l’uso, il montaggio e la manutenzione.

Al momento dell’acquisto è sempre bene portare il proprio bambino, così, mentre lui sceglierà il colore e appurerà la comodità, voi valuterete se lo schienale è abbastanza alto per sorreggere bene la schiena e la regolabilità di poggiapiedi e braccioli.
Tra i vari modelli, è da segnalare quello con lo schienale recrinabile: utile e versatile nel caso in cui il bambino, durante la nostra passeggiata, si dovesse addormentare.

La prima bici

Nei primi anni di vita di una bimba o di un bimbo arriva il momento di abbandonare l’amato triciclo per passare a qualcosa “da grandi”. Per affrontare il difficile passaggio alla prima biciclettina, ovvero dalle rassicuranti tre ruote (se non quattro in alcuni casi) alle due ruote, vengono in nostro soccorso le canoniche rotelline.

Le tipiche domande che ci si pone sono: sarà pronto alla bicicletta? Avrà già l’età per provare ad andare senza rotelle? La risposta è la più ovvia: non esiste un’età giusta per questa emancipazione. Sarà la curiosità del vostro piccolo, la sua intraprendenza e la sua sicurezza a determinare i tempi. E molto probabilmente sarà il vostro affiancamento a evitare troppe sbucciature alle ginocchia.

Oltre alle rotelline c’è un altro sistema che mette il bimbo alla prova con il suo equilibrio prima di dover imparare a pedalare. Si tratta delle bici senza pedali. Sono simili alle bici, ma per andare avanti anziché pedalare si cammina seduti sul sellino. In vendita si trovano quelle normali in acciaio o alluminio, oppure quelle in legno, simili a dei giocattoli e dall’aspetto più baby friendly.

Se invece cercate una bici “vera” per il vostro pargolo, la prima valutazione da fare è sulle dimensioni del mezzo. E’ importante che sia della misura giusta e regolabile sulle misure del bimbo (altezza sella e altezza manubrio). Per la prima fascia d’età, che va dai due ai quattro anni circa, ci sono le bici con ruote da 12 pollici o quelle, un po’ più grandi, con ruote da 14 pollici.

I modelli sono tanti, piccole grazielle o piccole mountain bike, sono tutte coloratissime, alcune accessoriate per le bimbe, con porta bambole e cestini, altre pensate per i bimbi con parafanghi, ruotine tassellate e un aspetto più “off road”.

Dai quattro o cinque anni in su sono consigliate misure leggermente più grandi, bici con ruote dai 16 pollici in avanti. Anche i modelli cambiano leggermente e hanno caratteristiche simili alle bici dei grandi: sono equipaggiate con ruote ammortizzate, cambi posteriori e borselli portaoggetti. Le più avanzate montano addirittura freni a disco!

Bimbi in bici style

Per completare il look del perfetto ciclista non mancano sul mercato ginocchiere e paragomiti (spesso utili) e abbigliamento tecnico di ogni genere (spesso costoso e forse superfluo). Per andare in bicicletta basta indossare cose comode, possibilmente di materiali non sintetici. L’unica accortezza è di evitare capi che potrebbero impigliarsi nei raggi delle ruote.

Ma il vero bici style da insegnare ai bambini è etico e comportamentale: quando si circola in bicicletta si è alla pari degli altri mezzi, con gli stessi diritti e gli stessi doveri. Si devono rispettare le regole della strada per la propria e l’altrui sicurezza. Ma a noi piace pensare che in fondo si abbia anche molti pregi in più di chi circola inquinando le nostre città.

Chi usa la bici non sporca, non provoca inquinamento acustico, adotta ritmi più rilassanti, fa un sano movimento fisico, vede più cose attorno a lui durante il percorso.

Questo è lo stile che ci piace insegnare ai nostri bambini.

Traini e passeggini per biciclette

In bici esistono vari modi per trasportare i figli. A parte il tradizionale seggiolino, di cui abbiamo già detto, si trovano in commercio molti sistemi per rendere una passeggiata in bici, o anche una vacanza, un’esperienza indimenticabile.

Si va dai rimorchi, un “tubo” per unire due bici, al cammellino fino a sistemi più complessi e confortevoli come il Weehoo. Sono numerosi anche i sistemi di traino destinati a chi ancora non pedala, come gli svariati modelli di carretti da trainare, con cinture di sicurezza e impianto frenante, o le vere e proprie bici trasformabili in passeggini.

Trail Gator, il Follow Me e Weehoo

Il Trail Gator permette di attaccare la bici del bambino alla bici di un adulto. È un accessorio versatile e sicuro che permette di trainare il nostro bimbo e la sua bicicletta solo nei momenti di reale necessità, o in quelli di pericolo oppure quando il nostro pargolo ha esaurito le pile e la voglia di stare sui pedali. È snodato e retraibile, una volta terminato l’uso lo si può attaccare al tubo obliquo del carro posteriore della bicicletta.

Simile al Trail Gator, il Follow Me è un prodotto svizzero, un po’ più caro, ma per le sue caratteristiche costruttive estremamente sicuro e che evita che la bici trainata si inclini, inconveniente risolto grazie al punto di fissaggio che è, in questo caso, sul mozzo.

Il Weehoo è un traino che offre al passeggero la possibilità di pedalare e contribuire allo sforzo restando seduto comodamente su un seggiolino, con tanto di cintura di sicurezza a cinque punti. È una via di mezzo tra il cammellino e un carretto. Si attacca alla “motrice” attraverso il tubo reggisella, è adatto ai bambini dai 3 anni in su, fino agli 8 anni e oltre (anche in base al peso del bimbo). Unico neo è la difficile reperibilità, è prodotto negli Stati Uniti.

Canyon TrailBike e Cammellino

Cammellino, Canyon TrailBike e altri articoli simili sono mezze biciclette con tanto di pedali e catena indipendenti. Consentono di trasformare la bici del papà in un tandem.

Sono pensate per quei bimbi che già pedalano, ma sono ancora troppo piccoli e inesperti per affrontare da soli strade e piste ciclabili. Possono essere molto utili per insegnare al bambino a pedalare e prendere confidenza con la bicicletta.

Taga Bike

Arriva dall’Olanda la bicicletta che si trasforma in un passeggino. Ha tre ruote, una posteriore e due anteriori. Il seggiolino per il trasporto dei bambini è alloggiato anteriormente e in poche e semplici mosse diventa un comodo passeggino. Pratica e versatile questa bici davvero particolare ha molti pregi e un unico grande difetto: è cara!

Il passeggino rimorchio

A metà strada tra Weehoo e Taga esistono sul mercato numerosi passeggini rimorchio. Questi speciali passeggini si possono attaccare a qualsiasi bici. Il passeggero è allacciato con cinture di sicurezza e coperto da uno speciale nylon, trasparente, utile anche in caso di pioggia o di temperature troppo rigide.

Il rimorchio staccato dalla bici diventa un normale passeggino a tre ruote.

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