Casa e usufrutto

da | 11 Ago, 2013 | Lifestyle, Soldi e Diritti

Gentile avvocato, sono il papà di due bimbi di 8 e 11 anni. Con mia moglie abbiamo una nostra attività in proprio con limitati margini di rischio. Ora, con l’aiuto dei nostri genitori, ci siamo comprati una casa. Per tutelare la proprietà avremmo pensato di cedere la nuda proprietà ai nostri figli e tenerci l’usufrutto. Ha senso una cosa del genere o è molto vincolante? Se un giorno volessimo vendere la casa o affittarla dobbiamo passare attraverso un giudice? Molte grazie e cordiali saluti. Alessandro

 

Caro Alessandro,

purtroppo nella lettera non mi hai fornito alcune informazioni importanti: non mi dici ad esempio se tu e tua moglie siete in regime di comunione legale oppure se avete optato per la separazione dei beni; tanto meno mi dici se la casa sia intestata a entrambi o solamente a uno di voi. In ogni caso, la decisione di intestare la nuda proprietà dell’immobile ai figli, trattenendo l’usufrutto, è assolutamente lecita e legittima. Una delle funzioni dell’usufrutto, la più antica e la più tipica, era quella di provvedere alle esigenze del coniuge superstite senza sottrarre il patrimonio ereditario ai figli del defunto e ai loro discendenti: questi ultimi ereditavano dunque i beni del genitore defunto e quello superstite, con l’usufrutto, continuava a godere del possesso dei medesimi senza peraltro averne la titolarità. L’usufrutto serve quindi a separare la proprietà di un bene dal diritto altrui di utilizzo del medesimo. Così facendo, i vostri figli diventeranno a tutti gli effetti, per la legge, i proprietari dell’immobile e a voi genitori, per tutta la durata della vostra vita, sarà garantito il possesso della casa e il diritto di godere della medesima. L’usufrutto ha solo un duplice limite: di tempo, dura infatti al massimo quanto la vita dell’usufruttuario (la nuda proprietà è dunque destinata, prima o poi, a riespandersi); e di estensione, l’usufruttuario infatti non può apportare alcuna modifica al bene che ha in possesso, che dovrà essere restituito nelle medesime condizioni in cui si trovava quando l’usufrutto è stato costituito. Potrete certo un domani decidere di vendere l’immobile. Se però sceglierete questa strada quando i vostri figli non hanno ancora compiuto i diciotto anni, dovrete ricorrere al Giudice Tutelare il quale, come dice la parola stessa, ha la funzione di tutelare e salvaguardare i diritti dei minori. Il Giudice verificherà pertanto che la vostra decisione non si traduca in un danno per i ragazzi, nel qual caso potrà vietarvi la vendita.

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