L’allattamento fa bene anche alla mamma

da | 8 Nov, 2023 | Lifestyle, Salute e Benessere

Senza dubbio raccomandato per i neonati, allattare porta anche molti benefici alle mamme

Può essere faticoso e a volte difficile l’allattamento nella fase iniziale, ma ne vale sicuramente la pena: i vantaggi per i bebè sono ormai fuori discussione, sia a breve che a lungo termine, in particolare per la trasmissione di anticorpi che forniscono protezione contro infezioni alle vie respiratorie, diarrea, otiti e allergie.

A meno che non soffra di patologie precise, ogni donna può avviare correttamente la produzione di questo alimento prezioso ed esclusivo, previo corretto e assiduo supporto nei primi giorni di vita del neonato.

Ma allattare non porta però solo benefici ai piccoli: recenti studi infatti, hanno dimostrato che il latte materno fa bene anche alla mamma: tra i benefici la riduzione del rischio di diabete e ipertensione e l’incidenza di tumori.  

Tornare al peso forma, con un’adeguata alimentazione

Una donna che allatta deve consumare circa cinquecento calorie al giorno in più. Allattare contribuisce quindi a ritrovare il peso pre-gravidanza più velocemente e a tenere lontano i rischi legati a sovrappeso e obesità (soprattutto quella addominale). Il latte materno, inoltre, favorisce anche una “ricomposizione” dei grassi nel corpo. È ricco di colesterolo e aiuta a mobilitare le riserve di grasso.

Il controllo del peso e i benefici nel metabolismo devono tenere conto dell’aumento di appetito che l’allattamento può causare. Dunque, è necessario continuare, come in gravidanza, a seguire uno stile alimentazione sano ed equilibrato, prestando attenzione in particolare al fabbisogno idrico, che aumenta durante l’allattamento: è raccomandato perciò il consumo di cibi ricchi di acqua, come la frutta. La fame, infatti, è spesso dettata da una necessità di idratarsi attraverso alimenti ricchi di liquidi. Meglio evitare, come sempre, bevande zuccherate, ricche di coloranti o contenenti alcol. La leggenda della “birra che fa latte” è stata smentita da tempo, e consumare alcolici è sconsigliato sia in gravidanza sia durante l’allattamento. 

Allattare fa bene alla salute

Uno studio pubblicato da JAMA Network ha dimostrato che allattare per almeno dodici mesi riduce del 30% il rischio di sviluppare diabete e del 13% l’ipertensione. Si tratta di due condizioni strettamente associate alle malattie cardiovascolari. Ma c’è di più: i medici del dipartimento di Medicina preventiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno confermato che tra i benefici dell’allattamento c’è un rischio ridotto di sviluppare il cancro al seno durante tutto l’arco della vita, anche per le donne che hanno familiarità con il tumore. Il meccanismo alla base dell’effetto protettivo dell’allattamento non è del tutto chiaro, ma è probabile che la riduzione o il blocco della produzione di ormoni come gli estrogeni, tipica del periodo di allattamento, rappresenti un fattore di protezione per il carcinoma mammario e anche di quello ovarico. 

Sempre più donne allattano, e sempre più a lungo

Secondo i dati Istat emerge che in Italia solo al 36% delle donne viene lasciata la possibilità di attaccare il proprio bambino al seno entro la sua prima ora di vita e l’allattamento esclusivo dura, in media, appena 4 mesi.

Una tendenza non in linea con le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che raccomanda l’inizio dell’allattamento al seno entro la prima ora dalla nascita e promuove il latte materno come nutrimento esclusivo per i primi sei mesi di vita.

Ma le cose stanno migliorando. Sempre secondo l’Istat, negli ultimi anni si è assistito a un leggero aumento del numero di donne che allattano al seno rispetto ai primi anni del 2000, e anche la durata media del periodo di allattamento è salita a 8,2 mesi, anche se quello esclusivo resta pari al 4,1.

Sono buone notizie perché non solo non ci sono controindicazioni all’allattamento, ma i suoi benefici non riguardano solo la salute fisica. Allattare infatti favorisce il legame tra madre e figlio e rassicura il bambino, che con il parto perde bruscamente la protezione data dal corpo materno. 

Un giusto sostegno

Nonostante si tratti di un atto naturale, iniziare non è sempre facile per tutte, anzi, per molte donne è l’esatto contrario. Dolore, ragadi, mastiti portano a far sì che la produzione di latte sia minore rispetto al fabbisogno del bambino. 

Il sostegno nelle strutture ospedaliere non è sempre sufficiente e a volte è troppo breve: molte mamme spesso si ritrovano ad affrontare i momenti difficili dell’allattamento da sole dopo le dimissioni. 

Questa pratica, dagli enormi benefici per madri e neonati, non deve essere sostenuta solo a parole, ma da un supporto personale e specializzato in grado di dedicare alla neomamma tutto il tempo necessario. Contro ogni logica di politica aziendale, ovviamente, che non tiene conto che allattare è un atto di amore, un diritto e un investimento per la vita.

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