Natale sostenibile: consigli per rendere le festività più “leggere”

da | 7 Dic, 2023 | Green, Lifestyle

A Natale puoi….iniziare ad essere sostenibile come non sei stato mai! 

Il Natale è un momento di eccessi in ogni senso. Dal consumo di elettricità ai regali in abbondanza, a un sovraccarico di cibo, imballaggi ed energia. Le festività mettono a dura prova l’ambiente, i nostri corpi e i conti bancari. Ecco quindi dieci consigli per rendere questo Natale più sostenibile e leggero, per noi e per il Pianeta che lasciamo alle nostre figlie e ai nostri figli.

Meno oggetti!

Chi non ha mai ricevuto un regalo di cui non aveva bisogno o che non ha gradito? Quando acquistiamo regali, quindi, proviamo a pensare: meno ma meglio! Dedichiamo tempo alla scelta di un articolo di qualità che durerà a lungo e se non ci viene in mente nulla per una persona, evitiamo di comprare cose inutili. Il regalo deve essere “su misura” fatto con il cuore, non solo con il portafoglio: questo riduce le possibilità che i regali vadano sprecati. Il consumismo e la continua produzione di oggetti, giocattoli, vestiti, tecnologia sono tra le prime cause di emissioni di Co2 e quindi di inquinamento e peggioramento del cambiamento climatico. Possiamo pensare quindi di regalare un’esperienza e in questo modo ridurremo la domanda di risorse materiali. Potremmo acquistare biglietti per spettacoli, concerti, oppure un pranzo insieme, viaggi sostenibili, weekend fuori porta. Regaliamo un libretto di coupon fatto in casa. Oltretutto in questo modo è come se il Natale arrivasse due volte per il destinatario: quando riceve il regalo e quando può vivere l’esperienza!
Se invece desideriamo regalare un preciso oggetto, ricordiamoci di verificare i materiali di cui è fatto e teniamo a mente la sostenibilità. Assicuriamoci che i regali in legno e carta siano realizzati con materiali riciclati o certificati FSC (Forest Stewardship Council). Evitiamo articoli di plastica che non possono essere riciclati e prediligiamo alimenti e indumenti certificati biologici. 
Teniamo presente che una delle scelte più etiche e sostenibili è l’acquisto di articoli di seconda mano, in questo modo consentiamo di risparmiare sulle risorse necessarie per realizzare nuovi prodotti e diamo vita a prodotti altrimenti buttati. La seconda mano è il futuro del commercio sostenibile!

Occhio alla confezione

Riduciamo ulteriormente gli sprechi acquistando regali con poco o nessun imballaggio. A volte lo shopping locale può aiutare in questo. Se è necessario utilizzare l’imballaggio, prediligiamo materiali riciclati o riciclabili. Evitiamo la plastica dove possibile e non dimentichiamo le borse riutilizzabili per portare a casa tutta la spesa! Cerchiamo carte e carta da regalo realizzate con carta riciclata o certificata FSC. Evitiamo nastri e nastri di plastica o carta da imballaggio con retro in alluminio e scegliamo carte che possiamo riciclare (questo significa niente fogli o glitter!).    

Evitiamo gli sprechi alimentari

La produzione alimentare è la principale causa della deforestazione tropicale. Cerchiamo di ridurre gli sprechi pianificando in anticipo: proviamo a essere realistici riguardo alla quantità di cibo di cui avremo bisogno e utilizziamo gli avanzi. Invece della pellicola trasparente, usiamo Tupperware, fogli di alluminio, carta in c’era d’api e coperture in tessuto cerato per mantenere gli avanzi belli e freschi!

Riduciamo il consumo di prodotti di origine animale

Consumare più pasti a base vegetale fa bene a noi e al pianeta. L’industria dell’allevamento di bestiame genera il 14,5% di tutte le emissioni di gas serra provocate dall’uomo, richiede enormi quantità di spazio, acqua e mangime. Proviamo alternative vegetali senza stravolgere il menù, ma optando per piatti semplici e genuini… stupendo tutti quando capiranno che nessuno dei piatti aveva animali all’interno! Cerchiamo anche di consumare preferibilmente cibo locale che non proviene dall’altra parte del mondo. Anche questo è un enorme passo per ridurre spostamenti, inquinamenti e impatto negativo sull’ambiente.

L’albero etico

Il dilemma è: albero vero o albero finto? Se compriamo un albero di Natale in plastica, assicuriamoci di riutilizzarlo per almeno dieci anni. Altrimenti sarebbe stato meglio acquistare un albero vivo proveniente da una foresta sostenibile certificato FSC. Anche se sarebbe meglio procurarsene uno che non è stato piantato e sradicato per finire in un salotto. Nel caso in cui avessimo già un abete vero, è importante capire come smaltirlo una volta terminata la stagione. Se è in vaso, pensiamo a ripiantarlo. Oppure perché non noleggiare un albero di Natale? Restituendolo a feste finite per essere ripiantato e riutilizzato l’anno successivo. In ogni caso il mio consiglio è quello di acquistare un albero di Natale finto, magari di seconda mano in modo da ridare vita a un prodotto e in questo modo la sostenibilità è tripla anche perché non impattiamo sulla nuova produzione né sulla deforestazione di una vita che viene estirpata!

Creiamo le nostre decorazioni

Ricicliamo le vecchie decorazioni! Se ogni anno ognuno di noi comprasse decorazioni nuove, immaginate quanti rifiuti evitabili e quanta nuova produzione impattante. Cambiamole solo se strettamente necessario, se non funzionano più o si sono rotte e sono irreparabili. Potremmo anche pensare di creare noi nuove decorazioni, fatte a meno utilizzando materiale di riciclo in casa: un’attività divertente da fare con i nostri bambini!

Risparmio energetico

Usiamo le luci a LED sul nostro albero di Natale: consumano meno energia, durano più a lungo e sono altrettanto belle! Inoltre, spegniamo le luci di notte: nessun elfo verrà a sgridarci. Anzi, è più sicuro e non avrà alcun costo per la Terra.  

Gli animali non sono regali

Purtroppo lo stereotipo del cucciolo di razza che sbuca da un pacco di Natale, con un fiocco sul collo non è solo un’immagine da film: è realtà ed è quello che accade in molte case ogni anno. Secondo una ricerca, il 20% dei cani che si trova in canile è stato portato dai proprietari perché dopo l’acquisto (di Natale o compleanno) si sono resi conto che il mantenimento era troppo impegnativo e costoso. Questo vale per cani, gatti, conigli, pesci, pappagalli e vari altri animali acquistati senza pensare alle conseguenze e alla responsabilità che questo comporta. Teniamo presente che pesci, pappagalli, ricci africani, cocorite ecc. sono animali selvatici e anche se nati in cattività rimangono selvatici e come tali dovrebbero vivere in natura e non in casa tra il salotto e la cucina. Per quanto riguarda i cani e i gatti, invece, con tutti i canili che esplodono, di vite che aspettano di essere salvate da una famiglia, l’idea di comprare un animale “nuovo di zecca” alimentando l’allevamento di mamme fattrici, secondo la mia etica da etologa è un’assurdità sotto ogni punto di vista.

Botti di Capodanno e lanterne cinesi

Festeggiare il Natale o il Capodanno a mezzanotte sembra impossibile senza fuochi d’artificio, botti, petardi o lanterne cinesi infuocate che volano in cielo. Purtroppo, però, tutti questi modi di festeggiare sono dannosi per l’ambiente e possibilmente letali per gli animali, domestici e selvatici. Un animale in media ha un udito quattro volte superiore a quello umano. Un “semplice” petardo è un boato assordante che loro sentono all’improvviso, senza comprenderne né l’origine né la causa.
Sia i nostri animali domestici che i selvatici sentono un tuffo al cuore, che a volte si ferma. Sentono l’adrenalina a mille e non sanno cosa fare, così scappano. Si lanciano giù dai burroni pur di scappare da quel rumore, si schiantano contro vetrate, finiscono sotto le macchine, lasciano tane e nidi, morendo spesso poi di freddo e di fame.
Petardi e fuochi d’artificio, inoltre, sono dannosi anche per l’ambiente. La quantità di veleni diffusi nell’aria dall’esplosione di fuochi è particolarmente nociva tanto che la notte di Capodanno si registra un inquinamento dell’aria particolarmente elevato. Purtroppo le romantiche lanterne cinesi non sono di certo meglio! Dove vanno infatti a finire dopo essere state accese e volate in cielo? In natura, dove il pericolo di incendi è rappresentato dal rischio di caduta della lanterna ancora accesa su prati, alberi, e anche su balconi, tetti in legno, barche, ecc. Il vento in quota rende imprevedibile il luogo di caduta della lanterna, che quindi può finire dovunque.

Riconnettiamoci con la natura

Le festività natalizie significano trascorrere del tempo con amici e familiari. Proviamo a inserire nella lista delle attività festive anche una passeggiata nel parco locale o nella riserva naturale. L’inverno è un ottimo momento per avvistare tutti i tipi di uccelli svernanti. Se possiamo, facciamo belle passeggiate etiche in montagna o nei luoghi intorno a noi. Viaggiare sostenibile è sempre più fattibile, con la consapevolezza di cosa significhi non lasciare impronte durante i nostri viaggi!

Di Chiara Grasso, etologa ed educatrice ambientale – www.chiaragrassoetologa.it

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