Translators4children, per la traduzione delle cartelle cliniche pediatriche

da | 2 Ott, 2015 | News

Translators4children, è la prima rete internazionale di volontariato per aiutare i bambini malati e le loro famiglie ad avere cure adeguate tramite traduzione delle cartelle cliniche. Circa 1000 traduttori iscritti, oltre 100 cartelle già tradotte, sono questi i numeri di T4C. Mancava un servizio che garantisse a 360° la traduzione di cartelle cliniche ad un livello estremamente preciso; spesso in passato si è fatto riferimento a traduttori o mediatori culturali, purtroppo non sempre con le giuste competenze medico/scientifiche oltre che linguistiche. E’ su questi presupposti che è stato creato T4C, per andare incontro a chi è costretto a viaggi all’estero a causa di qualche malattia.

Come funziona T4C?
T4C lavora per gradi, le famiglie dei piccoli pazienti possono contattare il sito per inquadrare il caso clinico; sarà poi il medico curante a utilizzare il form on line inviando la cartella clinica ai traduttori. A seconda della lingua e della complessità del caso la traduzione può richiedere poche ore o qualche giorno. Il sito lavora interfacciandosi con altre due piattaforme, una documentale sviluppata dai ricercatori dell’Università del Salento, e una dedicata ai traduttori. A seguito del contatto viene lanciato un “red alert” tramite una newsletter a tutti i traduttori con le competenze idonee a quel caso. Una volta tradotto, il testo viene inviato a un editor che si occuperà della correzione. L’ultimo step è il supporto di un medico specialista nella branca interessata, in modo da avere una verifica anche medica sulla traduzione. Questi diversi livelli di controllo garantiscono una traduzione quanto più corretta possibile.

L’idea di T4C nasce dal dottor Marco Squicciarini, consapevole dei troppi bambini che ricevono cure inadatte a causa di problemi linguistici o di errate traduzioni delle cartelle cliniche. Alla base di questo progetto c’è il diritto alla salute che deve poter essere garantito a tutti, bambini e famiglie in primis, soprattutto a quelle costrette a veri e propri viaggi della speranza per avere le cure idonee, che però rischiano di essere inadatte se ci si scontra contro il muro della lingua. A pochi giorni dal lancio del sito, T4C è diventato “progetto etico dei SIOI” (associazione italiana per le nazioni unite). A giugno 2015 T4C diventa Onlus.

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