Scopriamo CasaOz. La storia di Victor e della sua seconda famiglia

da | 21 Mar, 2019 | Persone

Victor è un bambino solare e pieno di vita. La sua vivacità è contagiosa, ama circondarsi di amici è il Re del Calciobalilla. La storia della sua nascita, della mamma Margarete, di un lungo viaggio fino all’approdo in una casa magica che ne permette la cura: CasaOz

Una nascita in salita

La vita di Victor è iniziata in salita. E’ nato in Brasile, alla 27esima settimana di gravidanza, con tutti i problemi che spesso accompagnano la prematurità. Alla nascita questo splendido bambino risulta idrocefalico e per questo viene sottoposto a un intervento chirurgico lungo e complesso, con l’impianto di un sistema di cateteri in grado di facilitare lo scarico del liquido cerebrospinale in eccesso, dal cervello all’addome.

Le cure che ne seguono sono costanti. I costi sono troppo elevati per la sanità brasiliana. Così Margarete, la mamma di Victor, decide di trasferirsi in Italia, nello specifico a Torino. E’ il 2011: proprio un mese dopo l’arrivo in città, la valvola che controlla il flusso di liquor inizia a funzionare male. Victor viene ricoverato all’Ospedale Regina Margherita. 

Affrontare la malattia

La malattia di un figlio è un grande dolore. Ancora di più quando si devono affrontare le cure lontani dalla propria casa: ci si allontana dalle persone care e dal supporto che possono offrirci, si abbandonano le consuetudini che ogni giorno scandiscono la regolare vita familiare. Per Margarete è difficile: la sua famiglia è oltreoceano e i momenti di solitudine e sconforto le rendono tutto ancora più faticoso. Ogni giorno fa la spola tra la nuova casa e l’ospedale dove è ricoverato Victor. Lungo il percorso nota una casa rossa immersa nel verde, che poco dopo scoprirà essere CasaOz.

Accoglienza che cura

CasaOz, è una vera casa, in Corso Moncalieri 262 a Torino dove i bambini malati o con disabilità (e le loro famiglie) vengono accolti in uno spazio strutturato e protetto per ritrovare il calore, la cura e l’amorevolezza di una famiglia. Ed è proprio a CasaOz che Margaret e Victor trovano una nuova famiglia. Una famiglia composta da educatori, volontari, genitori e bambini che insieme contribuiscono a creare un clima di normalità e serenità, rendendo naturale la disabilità e offrendo momenti di svago e spensieratezza.

Respirare normalità

A CasaOz i bambini malati hanno l’opportunità di essere considerati e accolti al di là della malattia. Si gioca, ci si diverte, si festeggiano i compleanni, si studia e si svolgono tante attività creative e di intrattenimento. Victor, nonostante l’assenza di equilibrio che lo costringe sulla carrozzina, partecipa con entusiasmo a molte iniziative: il laboratorio di percussioni, il corso di danza e le lezioni di nuoto. Mentre Victor è a scuola Margarete partecipa ai corsi per genitori organizzati dall’associazione: frequenta il corso di italiano, poi quello di cucito e condivide pensieri e preoccupazioni con educatori e volontari. Non mancano le gite fuori porta al lago o in montagna con i bambini, momenti importanti di condivisione in cui ritrovare normalità e leggerezza.

Il valore dei legami

In Italia Margarete si innamora, si sposa e nel 2016 la famiglia si allarga. Arriva Maria Flor, una bimba dolce e sempre sorridente come il fratello maggiore. Il rapporto tra la piccola  e Victor è da subito speciale: la complicità che li lega è fatta di sguardi, abbracci e tante risate. Per motivi di lavoro la famiglia deve trasferirsi fuori città. Cambiano le abitudini e la distanza non facilita la visita quotidiana di Victor a CasaOz. Ma la mancanza della casa rossa si fa sentire sempre di più e il bisogno di riappropriarsi di quello spazio protetto e condiviso è forte. La mamma e il papà di Victor rivedono così le priorità della famiglia e decidono di ritornare in città per rivivere il clima di benessere e normalità che si respira a CasaOz.

SOSTENIAMO CasaOz

La storia di Victor è solo una delle tante che si possono raccogliere frequentando CasaOz, un luogo che vive e cresce grazie alla collaborazione e alla generosità di tutti. Dal 17 marzo al 13 aprile 2019 è possibile sostenere l’associazione inviando un sms al numero solidale 45583 da cellulare, oppure donando 5 o 10 euro da rete fissa. E’ possibile anche fare volontariato e partecipare alle tante attività organizzate regolarmente. Un modello di inclusione, solidarietà e presenta territorio che proprio ci piace! Per saperne di più:

L’accoglienza è cura: la raccolta fondi per sostenere CasaOz

 

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