Quant’è bella la ludoteca

da | 31 Ott, 2013 | Lifestyle

A Giocare. A questo “soltanto” serve la ludoteca. E vi pare poco? Non tutti i genitori conoscono questi posti di magica bellezza, dove bambini di età diversa si baloccano, liberi di costruire le regole e di sbrogliare da soli gli inevitabili bisticci. A Torino esistono moltissime ludoteche e punti gioco. Numerose le proposte private, ma altrettanto importante e significativa è l’offerta pubblica, che ad esempio a Torino è presente dal 1981. La ludoteca ha preso il posto dei cortili della nostra infanzia: non è un posto in cui svolgere attività finalizzate, come i corsi di pallavolo o i laboratori di panificazione (anche se talvolta si fa), ma è uno spazio ricco di stimoli e privo di pericoli, dedicato al gioco libero e all’autonoma interazione tra bambini. Chiunque può accedere, da 0 a 99 anni, anche se la fascia di età privilegiata comincia nei primi mesi di vita e arriva alle soglie dell’adolescenza. Fino a sei anni, in ludoteca si entra solo accompagnati da un adulto, un po’ come ai giardinetti. Significa che il bambino non rimane da solo: un genitore, un nonno, uno zio o la baby sitter restano al suo fianco e giocano con lui, anche se normalmente si finisce per fare amicizia con gli altri adulti. Approfittando di queste ore di ozio sereno, la ludoteca si trasforma in un bel posto per chiacchierare, un punto di incontro per le mamme che, tra una parola e l’altra, spesso trovano risposta alle tante domande che non si pongono in contesti più formali, per esempio dal pediatra.

Come funziona?

Dentro la lutodeca ci sono spazi ampi a misura di bimbo, sicuri e pieni di giochi. Casette di legno, bancarelle del mercato, piste per automobiline, bambole, tappeti, cuscini e tanti scaffali da cui i bambini prendono i giochi che più li attirano. Uno spazio particolare è riservato ai piccolissimi (0-2 anni) con tappetoni, niente spigoli, giochi morbidi e sovente l’amatissima vasca delle palline. C’è il cortile, dove nella bella stagione si gioca all’aperto e non mancano i servizi igienici, adatti ai bambini e con disponibilità di fasciatoi. Nelle ludoteche pubbliche di Torino l’ingresso è gratuito. Occorre pagare una volta all’anno una quota di assicurazione (all’incirca 7 euro per i bambini che frequentano solo il pomeriggio, 25 euro per chi frequenta anche la mattina). La quota dà diritto alla tessera Caleidoscopio, con la quale si partecipa gratuitamente o a prezzo ridotto a molte iniziative organizzate dai servizi educativi della Città di Torino.

Giochi in prestito

In biblioteca non si legge soltanto e in ludoteca i bambini non si limitano a giocare. E’ possibilie prendere i giochi in prestito e portarli a casa. È anzi proprio il prestito a distinguere la ludoteca dal punto gioco o dal baby parking. Forse stupisce l’idea che i giocattoli non vadano sempre comprati, ma la valenza educativa del prestito è grande, perché si impara fin da piccoli il rispetto del bene comune. Il senso del bene collettivo è presente ovunque in ludoteca. Si gioca con giochi comuni, si condividono gli spazi, si usa lo stesso bagno. A merenda le insegnanti propongono uno spuntino semplice, normalmente tè con pane o biscotti (banditi i cibi come bevande gassate o patatine) acquistati dai genitori e lasciati anonimamente in un cesto all’ingresso. Non c’è alcun obbligo: lo fa chi vuole e nella misura in cui può. Con la stessa finalità, al momento della chiusura tutti collaborano a rimettere a posto. Il riordino è un momento educativo: spesso il genitore preferisce fare da solo perché va più veloce, ma il contributo di tutti e l’esempio degli altri è un ottimo modo per coinvolgere i piccoli amanti del caos globale in un compito che dimostra tutta la sua utilità tra le mura di casa.

Piccoli vantaggi

Oltre a essere divertente, la ludoteca è utile. I piccoli che non vanno al nido, imparano a socializzare in un ambiente protetto, il che servirà al momento dell’inserimento nella scuola materna o elementare. La presenza diffusa sul territorio permette di conoscere bambini che abitano nello stesso quartiere. L’amichetto conosciuto giocando è il bimbo che si incontra ai giardinetti e magari, in futuro, sarà un compagno di classe. Le molte attività della ludoteca permettono di avere a disposizione qualcosa in più: talvolta i locali sono disponibili per organizzare una festicciola privata, talaltra il personale organizza un corso per imparare a costruire le bambole o una cena per la festa delle donne riservata a mamme, nonne e baby sitter. In generale, all’interno della ludoteca si sviluppa quel tipo di socialità un po’ nordica, che dà grande valore agli aspetti comunitari e al bene pubblico.

Collettività

Per apprezzare pienamente le ludoteche bisogna essere genitori aperti. Lasciate il pargolo libero di scorazzare, giocare e confrontarsi con i suoi simili, senza imporgli troppe regole e senza riprenderlo di continuo. Accettate di collaborare quando richiesto: il corpo insegnante non è troppo numeroso e poi il divertimento sta proprio lì, nel fare le cose tutti insieme. Ricordate che la ludoteca è un ottimo posto dove portare i giocattoli che per vari motivi i vostri figli non usano più. Se sono in buono stato verranno presi, catalogati e inseriti nel circuito del prestito o negli spazi di gioco. Ricordate, infine, che la ludoteca è il posto del dolce far niente, per voi quanto per i bambini. È il momento della libertà, della sperimentazione e soprattutto della “noia”, che contro ogni aspettativa è utilissima per sviluppare la creatività.

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