Tra rocce e natura, le Marche a misura di bambino

da | 26 Giu, 2017 | Lifestyle, Viaggi

La regione è nota ai più per le spiagge, ma è bellissima anche nell’interno. Nelle Marche si incontrano diversi fenomeni geologici affascinanti per grandi e piccini: rocce erose da vento e acqua, canaloni, argilla e gas che esce da sottoterra. Esplorarli è non solo piacevole ma anche istruttivo: insieme possiamo capire e osservare come terra e montagne cambiano nel tempo. Vi proponiamo tre passeggiate facili in collina, a osservare vulcanelli di fango, rocce rosse e rosa, montagne con gli scivoli.

I vulcanelli di fango

Il punto di partenza per andare a vedere i vulcanelli di fango è Monteleone di Fermo, un paesino dell’entroterra marchigiano, noto per la torre campanaria esagonale, la cui prima costruzione risale all’anno Mille. Salendo sulla torre, si ha una meravigliosa vista dell’entroterra fermano e dei vicini Monti Sibillini. Dal centro storico del paese in meno di dieci minuti in auto si raggiunge il parco dei Vulcanelli di fango lungo il fiume Ete Vivo e da lì si prosegue a piedi lungo sentieri attrezzati, in percorsi che possono essere di 10 o 15 minuti. Se avete un bimbo piccolo, i percorsi sono larghi abbastanza per ospitare un passeggino da trekking, ma è sempre più agevole trasportarlo nello zaino portabebè. Quando si arriva ad ammirarli, i vulcanelli appaiono come “sorgive” di gas, che emergono dal sottosuolo mescolandosi ad argilla e acqua. Quando si seccano, le emissioni di fango cambiano aspetto, formando spaccature, canalini o cumuli. Palizzate di legno permettono di vedere i vulcanelli proteggendo i bimbi più piccoli; riprendendo l’auto e spostandosi verso Santa Maria in Panganico, c’è un’area di sosta attrezzata per il picnic.

I vulcanelli di Monteleone sono sei; nell’autunno 2016, a seguito del terremoto, una nuova emissione di fango è stata registrata a Santa Vittoria in Matenano. Con il passare del tempo i vulcanelli possono mutare, alcuni si seccano, altri riprendono l’attività. Per sapere quali sono i vulcanelli attivi si può chiamare il comune di Monteleone di Fermo che, tra l’altro, mette a disposizione itinerari guidati. Basta recarsi in municipio, dal lunedì al sabato in mattinata, chiedere informazioni e fissare l’appuntamento con una guida.

I Calanchi

Per ammirare le formazioni rocciose, si parte sempre da Monteleone, in direzione Ascoli Piceno: i calanchi si trovano a pochi minuti in auto dalla Contrada di Loreto. Li si può raggiungere anche a piedi, con una passeggiata di circa mezzora su strada asfaltata, adatta a tutti, passeggini compresi. I Calanchi sono pareti di roccia erosa che da lontano possono apparire surreali rocce con i buchi. L’effetto dell’erosione dell’acqua sulla roccia provoca risultati affascinanti che variano a seconda della composizione del terreno. Ai bambini piccoli i Calanchi sembreranno strane montagne con canaloni e scivoli.

Lame rosse e lago di Fiastra

Scenari da Grand Canyon, ma siamo a Fiastra, in provincia di Macerata. Parcheggiata l’auto vicino alla diga di Fiastra, ci si incammina verso il lago e le Lame Rosse. Il sentiero è un dolce sali e scendi, con una bella vista panoramica sul lago, e dura circa 45 minuti di camminata facile (scarponcini consigliati). Il solo tratto davvero in salita è quello finale: è come attraversare un grande canale riempito di ghiaia, in lieve pendenza e sdrucciolevole al ritorno. La fatica finale è ben ripagata dallo spettacolo che ci accoglie: le Lame Rosse, pinnacoli di roccia colorata che si alzano su un letto di ghiaia per alcuni metri. Anche le Lame Rosse sono il risultato di un’erosione: il colore della roccia è dovuto allo strato di ferro che pioggia, vento e aria hanno fatto emergere “scavando” le montagne. Si chiamano rosse, ma la tavolozza dei colori ha in realtà tante sfumature: rosa, corallo, a volte arancio. La ghiaia circonda tutta l’area delle Lame: può sembrare scivolosa per i bambini, ma sarà sufficiente un po’ di attenzione: la ghiaia ha una consistenza sabbiosa, quasi il mix giusto per scivolare senza cadere! Dal lago di Fiastra partono inoltre itinerari più lunghi, raccomandati alle famiglie più sportive o con bambini più grandi. Chi invece non ha voglia di camminare ancora, può godere bei panorami dal rifugio Amandola (www.rifugiocittadiamandola.com), a 1200 metri di altezza, che si raggiunge direttamente con l’automobile. Qui c’è un’ampia radura in cui i bambini possono giocare tranquilli e che è perfetta per la sosta picnic. Infine, dopo la passeggiata è venuta voglia di un giro in barca? Al lago San Ruffino, poco lontano da Amandola, si possono noleggiare canoa, pedalò o barca a remi.

Dormire sotto le stelle

Per chi vuole pernottare in zona, La casa dei nonni è un piacevole Bed & Breakfast tra le colline di Monteleone di Fermo, apprezzato dalle famiglie per la tenda trasparente installata in giardino. La tenda è grande e circolare, può ospitare due adulti e un bambino: è leggermente sospesa da terra, si chiude per intero e si può schermare dalla luce con dei parasole. Sonia e Luigi, gestori del B&B, invitano i loro ospiti a una serata di osservazione astronomica, con telescopi grandi e piccoli, alcuni alla portata dei bambini. Luigi mostra nel cielo le costellazioni e racconta miti e leggende sugli astri. A notte fonda, gli ospiti dormono in tenda: con tutti i comfort, un gabinetto vicino per necessità notturne e una lanterna. Per gli ospiti che dopo l’osservazione desiderano dormire su un letto vero, c’è una camera riservata nel Bed & Breakfast. Ma non accade spesso: al mattino, chi dorme in tenda si sveglia baciato dal sole, al cospetto delle colline. I bambini ne sono felici. www.lacasadeinonni.org

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