Il bimbo sta per nascere: è pronta la borsa per l’ospedale?

da | 29 Mar, 2017 | Lifestyle, Salute e Benessere

È come la valigia di 007: la borsa da portare in ospedale al momento del parto deve essere sempre pronta, perché al momento tanto atteso non saremo sicuri di aver la testa per ricordare dove sono state nascoste le mutande a rete.

Ogni punto nascita dà indicazioni su cosa deve contenere la borsa, ma alcuni articoli sono indispensabili. Due o tre camicie da notte aperte davanti per allattare (qualche ospedale chiede una camicia aperta completamente davanti per il parto, altri preferiscono una t-shirt lunga). Meglio che siano a maniche corte, perché di solito in ospedale fa caldo. Calzini da indossare durante il parto. Una vestaglia, ciabatte, il beauty con tutto il necessario per la toilette, asciugamani, alcune paia di mutandine a rete che potrete trovare nei negozi specializzati o nelle grandi catene dedicate alle nascite.

Un reggiseno per allattamento e un pacco di assorbenti per flussi abbondanti (di solito sono forniti in ospedale, ma non sempre). Non servono necessariamente quegli assorbenti tipo materasso che fanno tanto vecchia zia, anche i più discreti assorbenti ultrasottili (quelli, per intenderci, da incontinenza) vanno bene. Si comprano in farmacia e conviene farne una bella scorta, perché un pacchetto non basta.

Consigliati anche fazzoletti di carta, salviette umidificate per rinfrescarsi, una spugna e un catino di plastica per il bidet (i bagni dell’ospedale sono purtroppo uno dei principali veicoli di infezione). Snack, merendine, craker, biscotti, succhi di frutta, acqua minerale e cioccolato: dopo il parto la fame e la sete si fanno sentire e magari mancano due o tre ore al pasto.

C’è ovviamente da pensare anche alla borsa per il neonato: ci metteremo tutine e body, calzine, golfino, il berretto, un tutone se nasce d’inverno.

Anche il papà deve avere uno zainetto: dentro metteteci whisky e sigarette, monetine per la macchinetta del caffé, biscotti ipercalorici per ritemprarsi dopo undici ore di esercizi di respirazione al fianco della partner.

Da non dimenticare un cellulare carico, una batteria di emergenza e, volendo, una vera macchina fotografica (carica e funzionante) per immortalare i primi istanti di vita del pupetto. 

Al futuro papà spetta di fare il pieno di benzina in prossimità della data presunta del parto e controllare che il serbatorio sia sempre pieno, spetta montare in macchina il porte-enfant che servirà per tornare a casa tutti e tre e prendere ferie nei giorni in cui lei torna dall’ospedale: le farete piacere, vi sentirete coinvolti e vivrete momenti indimenticabili.

 

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