Piccoli sub crescono: immersioni e subacquea a misura di bambino

da | 10 Lug, 2018 | Lifestyle, Salute e Benessere

In spiaggia si nota subito la differenza: ci sono bambini che con l’acqua hanno una certa confidenza e poi ci sono quelli che la guardano dall’ombrellone, un po’ intimoriti e un po’ vogliosi, che si avvicinano lentamente e che magari hanno bisogno di qualche giorno per sentirsi sicuri e a proprio agio. Poi ci sono quelli che letteralmente si immergono.

Sono tanti ormai i corsi di subacquea per più piccoli, in piscina d’inverno e al mare in estate, pensati per far sperimentare ai più giovani una nuova dimensione marina in un ambiente decisamente atipico.

Per chi è curioso di avvicinarsi al mondo dei sub, abbiamo chiesto qualche consiglio ad Attilio Eusebio, istruttore per la Deep Diving Academy, che organizza corsi alla Piscina Aquatica di Torino.

L’immersione baby

Nata in Francia, l’attività subacquea unisce divertimento, relax e prestazione sportiva. E ha raggiunto anche i più giovani, con piscine attrezzate che propongono corsi indoor e aziende che studiano e lanciano sul mercato attrezzature dedicate, facili e sicure.

“La subacquea è una disciplina consigliata anche ai più piccoli – spiega Attilio Eusebio -. In piscina possono sperimentare il mondo delle immersioni in un ambiente sicuro e controllato. Come attività sportiva favorisce lo sviluppo della percettività in un ambiente assai diverso dal consueto, che si muove su tre dimensioni, includendo anche la profondità”.

Diventare sub: chi e quando

“Non è necessario essere esperti nuotatori – continua Attilio -. Certo ci deve essere una certa passione per il mare e un certo agio in acqua. I bambini che decidono di iscriversi non hanno timori, anzi, c’è entusiasmo. A volte smettono, ma non per paura: l’immersione ha delle regole che vanno seguite e per alcuni risulta un’attività troppo complessa. L’ideale comunque è che i bambini siano accompagnati dai genitori”.

A che età di comincia? Capacità di giudizio, responsabilità, attenzione ai dettagli, rispetto delle regole sono competenze che si sviluppano gradualmente. Serve inoltre maturità emotiva e la confidenza per operare in sicurezza in caso di emergenza.

Le due più importanti società scientifiche mondiali di medicina subacquea hanno stabilito limiti abbastanza rigidi, considerando ragionevole iniziare le immersioni a partire dai 12 anni. Per iscriversi ai corsi in piscina l’età è più bassa: 8 anni, perché in vasca ci si prepara in totale sicurezza.

A lezione di fondali per i sub bambini

I corsi hanno una durata minima di due mesi, il tempo ideale per avvicinarsi all’immersione. “Indoor lavoriamo in vasche di profondità massima di due metri – continua l’istruttore -. Gli aspiranti sub vengono accompagnati al loro primo respiro subacqueo e hanno la possibilità di sperimentare direttamente cosa è l’immersione con autorespiratore”.

Durante la preparazione imparano a conoscere a utilizzare le attrezzature e alcuni esercizi essenziali. “Ma l’immersione è soprattutto un gioco e una scoperta, da vivere in compagnia, non solo dell’istruttore, ma anche di altri bambini e degli adulti”.

I corsi si possono svolgere anche in mare aperto. Sono sempre più numerose le scuole di diving cui rivolgersi d’estate. L’attrezzatura a noleggio è inclusa nel prezzo. Provate il primo tentativo di esplorazione dei fondali (il battesimo del mare). Potrete decidere successivamente di proseguire. Tutto, ovviamente, sotto la supervisione diretta e le attenzioni di un istruttore professionista. sub bambini

Pubblicità
Pubblicità

I più letti

I più letti

Criticare e correggere: è proprio necessario? 

Focalizzarsi sull’errore, criticare e giudicare non aiuta a crescere. Esiste un metodo alternativo per relazionarci con i nostri figli? L’intervista a Carlotta Cerri, creatrice di La Tela ed Educare con calma

100 cose da fare con i bambini

Si chiama “toddler bucket list” e serve tantissimo quando c’è tempo libero e manca l’ispirazione. Una lista di cose da fare con i bambini a casa e all’aperto

Pavimento pelvico: guida all’uso

Dallo stato di salute del nostro pavimento pelvico dipende il benessere fisico, psicologico e sessuale delle donne, come ci ha raccontato l’ostetrica specializzata Laura Coda