Un nuovo nucleo familiare

da | 29 Ott, 2013 | Lifestyle

Buongiorno,

sono la mamma di un bambino di 9 anni, Matteo. Qualche anno fa il mio ex marito mi ha lasciata per andare a vivere con un’altra donna. Superati i primi tempi difficili, ho trovato un nuovo compagno con cui sto molto bene e con cui sto pensando di andare a convivere. Il problema è la gelosia di mio figlio per il mio nuovo compagno. All’inizio era un fastidio che manifestava cercando di separarci, mettendosi in mezzo, magari provando a farci litigare. Ora invece la situazione sta degenerando, ci dice ‘cattivi, vi odio!’, mi tratta male, è insofferente ogni volta che ci vede insieme. Come possiamo comportarci? Come reagire quando ci aggredisce? La cosa strana è che è così solo con noi, mentre con il padre e la nuova compagna (che sono stati la causa della rottura della nostra famiglia) si comporta in modo molto più gentile.

Grazie e saluti, Bianca

Cara Bianca,

per rispondere alla tua lettera è necessario fare un passo indietro e tornare al momento in cui tu e il tuo ex marito vi siete separati. Matteo era sicuramente molto piccolo, come avete affrontato con lui quei momenti difficili? Come lo avete rassicurato? Come lo avete accompagnato ad affrontare i cambiamenti della sua quotidianità, le visite del papà, le notti senza la mamma? Tutto questo lo avete fatto insieme? O in quel momento sei stata tu a prenderti più il carico della situazione emotiva di Matteo ricostruendo con lui una tua nuova dimensione di mamma e donna sola? I bambini hanno bisogno di tempo per comprendere le situazioni e abituarsi a nuovi equilibri. Quello che vuoi introdurre adesso è di nuovo un elemento che destabilizza la realtà di Matteo. Il tuo nuovo compagno può essere vissuto da lui come una minaccia, come un elemento che lo allontana da te e dal tuo affetto. Non è così strano infatti che con il papà si comporti in maniera diversa… Probabilmente si è sentito meno in pericolo, tu hai protetto i suoi confini in passato. La sua espressione di rabbia è sana, giustificata dalla sua paura di perderti. È positivo che lui l’abbia esternata. Raccogli la sua richiesta di aiuto, è soprattutto spaventato da quanto sta accadendo intorno a lui. Gli adulti arrivano a fare le loro scelte di vita in maniera consapevole, al termine di un percorso più o meno lungo, ma i figli fanno parte del cammino? Hanno modo di capire davvero cosa sta succedendo? Hanno lo spazio necessario per esprimere i loro vissuti? La terapia familiare in questo momento potrebbe essere un utile strumento per voi. Uno spazio in cui portare dubbi, ansie, rabbia, un laboratorio in cui lavorare insieme per creare nuovi equilibri tra voi e con il papà.

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