In visita alle fabbriche di cioccolato

da | 26 Mar, 2021 | Lifestyle

Visita alle fabbriche di cioccolato di tutta Italia: ecco qualche idea!

Ci abbiamo pensato e ripensato, ma non ci è venuto in mente nulla che possa piacere di più ai bambini di caramelle e cioccolato. Ed è proprio il cioccolato il grande protagonista di Pasqua. Dunque, quale luogo si presta meglio a portare gioia che la visita alle fabbriche storiche della tradizione dolciaria italiana? Molte di queste aprono le porte ai visitatori, su prenotazione e in piccoli gruppi, permettendo di conoscere i segreti della lavorazione dei loro prodotti. Con la giusta organizzazione, la scoperta del mondo dei dolciumi si trasforma in un momento di condivisione familiare e – perché no? – di apprendimento. Ecco qualche idea per organizzare una dolcissima gita in famiglia, tra fabbriche e laboratori storici. Prendete appunti e segnate!

La liquirizia in Calabria

Con 40 mila visitatori l’anno, il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli a Rossano (CS) è uno dei musei d’impresa più visitati d’Italia. Qui si può scoprire la storia imprenditoriale di questa famiglia calabrese, che iniziò a realizzare prodotti a base di liquirizia nel 1700, in un antico “concio” dove venivano macinate le radici. Ancora oggi, le tipiche scatolette in metallo in cui vengono conservate le caramelline nere hanno un aspetto vintage di grande effetto estetico. Tutto questo vi verrà raccontato nel museo che, interattivo e pieno zeppo di cimeli della famiglia, è visitabile gratuitamente su prenotazione insieme allo stabilimento.

Il cioccolato di Modica

Si trova in Sicilia, a Modica, ed è davvero una bella realtà, quella della Cooperativa Quetzal. Produce cioccolato di Modica artigianale facendo particolare attenzione all’etica dell’intero processo produttivo. Il cacao utilizzato è proveniente dalla filiera del commercio equo e solidale ed è coltivato in regime di agricoltura biologica. Il prodotto finale è comunque conforme alla tradizione siciliana, grazie agli ingredienti e ai profumi locali: agrumi, mandorle, pistacchio. Il laboratorio del cioccolato Quetzal è visitabile su prenotazione. Nell’adiacente Bottega Solidale vengono organizzate anche attività culturali e workshop.

Il Willy Wonka italiano

Torino è la capitale indiscussa del cioccolato e il Piemonte è ricco di occasioni e luoghi per scoprire il cioccolato (vedi qui le proposte di GG).  Guido Gobino è il vero Willy Wonka italiano, colui che ha reinventato un prodotto intoccabile della tradizione locale, il gianduiotto. Una visita al suo laboratorio soddisferà sicuramente anche le voglie dei più golosi. Il laboratorio di produzione, dove si scopre come nascono i suoi pluripremiati cioccolatini, aperto al pubblico, su prenotazione. La visita con degustazione finale, che dura in tutto circa 50 minuti e porta a conoscere i segreti dell’arte del cioccolato, costa 18 euro a persona.

Realizzare barrette e uova da La Perla

Anche lo stabilimento de La Perla, lungo la Dora, propone meravigliose attività e laboratori per tutte le età. Dopo la visita guidata alla scoperta di tutte le fasi della lavorazione del cacao, lo chef specializzato Filippo Novelli accompagna i bambini in un bellissimo laboratorio. I piccoli cioccolatai possono realizzare una barretta di cioccolato bianco, al latte o fondente con le proprie mani, oppure decorare con il cioccolato per creare delle piccole opere d’arte. Ancora, si può imparare a fare le praline artigianali o le uova di Pasqua e, addirittura, sono organizzati giochi a squadra a suon di cioccolato!

Il vero cacao di Domori

Quella proposta da Domori è un’esperienza gustativa del cioccolato diversa da molte delle altre cose che avete assaggiato fino a ora. La filosofia dell’azienda di None (TO) è quella di valorizzare la materia prima il più possibile in purezza, riscoprendo il vero gusto del cacao. Non a caso Domori è la prima azienda ad aver messo in commercio una tavoletta 100%. Una realtà che merita di essere conosciuta: l’occasione per farlo può essere uno degli open day. Si tratta di giornate aperte con laboratori per insegnare ai più piccoli l’arte del cioccolato e il percorso che fa il cacao prima di essere trasformato in tavoletta.

Perugia: museo, tour nella fabbrica e degustazione

A Perugia, all’interno dello stabilimento Perugina, si trova uno spazio nato per raccontare la storia del cioccolato italiano. Questa è la casa dello storico marchio di cioccolato: comprende un museo storico (il secondo museo d’impresa italiano e il secondo museo dell’Umbria) e custodisce oltre cent’anni di storia dell’azienda e del cioccolato italiano. Oltre al museo, gli spazi Perugina ospitano una scuola per diventare dei perfetti mâitres chocolatier, in cui si insegnano le tecniche di lavorazione e tutti i segreti. La visita, che comprende anche un tour nella fabbrica e nel laboratorio per osservare i processi produttivi dei Baci più famosi del mondo, termina con una golosa degustazione. Il costo è di 9 euro a persona (ridotto 7 euro).

Il museo di Antica Norba

Antica Norba è un’azienda che nasce a Norma (LT) per la panificazione nel 1956. Poi, attraverso il classico binomio “pane e cioccolato”, si lancia anche nel settore dolciario. Nel tempo è nato il Museo del Cioccolato Antica Norba, un percorso storico che racconta le origini di questo prodotto, a partire dalla civiltà dei Maya. Si conclude con una golosa “fonte del cioccolato” da cui sgorga cioccolata calda che viene data in degustazione ai circa 18 mila bambini che vengono in visita ogni anno. Oltre al museo, c’è la Scuola del Cioccolato, dove si svolgono laboratori e dimostrazioni di produzione e lavorazione del cioccolato. Qui i bambini possono realizzare la loro tavoletta personalizzata. Il momento migliore per un tour è metà ottobre, quando si festeggia il “ChocoDay” e la fabbrica apre le sue porte ai visitatori. La visita al museo ha un costo di 4,50 euro a persona (2,50 il biglietto ridotto). La partecipazione alla Scuola di Cioccolato (su prenotazione) costa 10 euro.

Il chocolatier dei Guinnes

Pare che Mirco della Vecchia sia il mâitre chocolatier che detiene il maggior numero di Guinnes dei primati al mondo nel settore della pasticceria e della cioccolateria. Tanto per fare un esempio, ha realizzato una statua di cioccolato di due metri da donare a papa Francesco. Si trovano a Limana (BL) i laboratori dove si producono queste creazioni da record, ma anche i prodotti più semplici e tradizionali.  Accanto all’Accademia Maestri Cioccolatieri Italiani, i laboratori sono visitabili da chiunque voglia approfondire la conoscenza del mondo del cioccolato.

Formule segrete di bontà

Per i fiorentini amanti del cioccolato, la Torta Pistocchi è un’autentica goduria. Si tratta di un gigantesco cioccolatino fondente cremoso a forma di torta. A realizzarla, rigorosamente a mano da venticinque anni, è la famiglia Pistocchi. Il riserbo sulla ricetta è totale, si conoscono solo alcuni ingredienti: niente farine, né burro, né uova, nessuna aggiunta di zucchero ma circa sette tipi diversi di cioccolato fondente. Il Laboratorio Pistocchi a Firenze è visitabile su prenotazione, in un percorso che vi svelerà qualche segreto, ma soprattutto vi permetterà di degustare i loro meravigliosi prodotti al cioccolato.

Torrone e caramelle in Piemonte

Non c’è fiera di paese (almeno nel Nord Italia) in cui il torrone Sebaste, quello con il gallo nel logo, non sia protagonista. Eppure pochi sanno che è un prodotto delle Langhe: la storica fabbrica a Grinzane Cavour (CN) dal 1885. Oggi è gestita dalla quinta generazione della famiglia Sebaste, ed è visitabile su prenotazione.

Elah-Dufour, a Novi Ligure (AL), è uno storico gruppo industriale. La fabbrica organizza un calendario annuale di visite guidate per grandi gruppi e scolaresche. È interessante perché presenta un panorama dolciario molto ampio: dalle caramelle Dufour (dove si potranno scoprire i segreti di lavorazione delle mitiche gelatine di frutta) al cioccolato Novi, famoso soprattutto per il suo nocciolato.

Loacker, poco oltre il confine

A Heinfels (Tirolo/Austria) il Mondo Bontà Loacker è il regno dei wafer più famosi di sempre. Tecnicamente non siamo in Italia, ma questo spazio si trova appena varcato il confine e vale davvero la pena. Qui, in mezzo alle montagne, potrete visitare una mostra sull’azienda centenaria, fare un viaggio attraverso i cinque sensi  e realizzare biscotti personalizzati nella pasticceria interattiva. C’è anche un campo giochi abitato dai nanetti della pubblicità che ospita una gigantesca confezione di biscotti alta 7,5 metri.

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