A Torino si respira male, anche vicino alle scuole. Ecco i dati di “Che aria tira?”

da | 16 Mag, 2019 | Lifestyle, News, Salute e Benessere, Senza categoria

I risultati della campagna di monitoraggio “Che aria tira?” organizzata dal Comitato Torino Respira parlano chiaro: a Torino l’aria è pessima. Hanno aderito oltre duecento cittadini. Trecento i campionatori passivi per il rilevamento del biossido di azoto acquistati. Le provette sono state installate presso le abitazioni o gli uffici, la scuola dei figli o il parco. E i risultati sono allarmanti.

La rilevatura

I campionatori sono stati esposti durante il mese di febbraio, per essere poi raccolti e spediti alla Gradko environmental, laboratorio inglese per l’analisi della qualità dell’aria. I dati riguardano la presenza di biossido di azoto, un inquinante che può provocare seri effetti negativi sulla salute e che viene generato per circa il 60% dal traffico veicolare. Principale causa (93%) è lo scarico dei motori diesel.

Dove: la mappatura di Torino e cintura

Tutte le circoscrizioni di Torino sono state interessate dal campionamento, con particolare attenzione ad alcuni luoghi sensibili. Otto campionatori sono stati posizionati infatti vicino a scuole, 4 elementari e 4 superiori. Uno presso l’Ospedale Molinette. Monitorati anche i comuni della cintura, di Beinasco, Borgaretto, Bruino, Cambiano, Ciriè, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Orbassano, Rivoli, Settimo T.se, Venaria e Vinovo.

I risultati principali: le zone più inquinate vicino alle strade principali

Secondo le analisi fatte emerge che il 91% dei siti campionati ha concentrazioni superiori al limite di legge di 40 µg/m3 su base mensile. I 10 siti di Torino con le maggiori concentrazioni di NO2 si trovano in 5 delle 8 circoscrizioni, localizzati presso arterie stradali con traffico intenso. Ci si salva in pochi, dunque. I risultati peggiori, con le concentrazioni più alte di NO2, sono emersi all’incrocio tra Corso Novara e Via Cigna. Seguono Corso Principe Oddone e Piazza Baldissera. Questi siti, con un’autostrada tra le case, scontano le scelte sul traffico fatte dalla città.

Le concentrazioni più basse in collina o vicini ai parchi

Le zone di Torino con le concentrazioni più basse sono localizzate in collina o in prossimità di parchi e aree verdi. I valori più bassi sono stati rilevati fuori città. A Torino un solo sito campionato, sulla collina di Superga, presenta concentrazioni inferiori ai limiti raccomandati dall’OMS.

Scuole e ospedali

Preoccupanti i dati rilevati dalla campionatura vicino alle scuole. Tutte le scuole monitorate superano i limiti di legge e presentano valori tra 2 e 3 volte più elevati del valore raccomandato dall’OMS (20 ug/m3). In un caso, quello del Liceo Alfieri, in corso Dante, il valore misurato è tra i 10 più alti in città. Nulla di meglio per quanto riguarda le Molinette: l’unico campionatore installato presso l’ospedale ha superato i limiti di legge, nonostante fosse collocato al secondo piano e non sulla strada.

Inquinamento e salute

“L’analisi preliminare degli effetti sulla salute – ha commentato il Comitato di monitoraggio- mostra che solo il 16% dei siti campionati non presenta rischi per la salute.  Il restante 84% mostra rischi di aumento della mortalità per individui oltre i 30 anni che vanno dal 5,5% a oltre il 16%.

Le proposte

La campagna andrà avanti e già si lanciano le prossime fasi. Si prevede certamente un’analisi più accurata degli effetti dell’inquinamento sulla salute e il monitoraggio della qualità dell’aria nelle scuole superiori. “Le amministrazioni competenti si devono impegnare ad adottare nel più breve tempo possibile misure per ridurre l’NO2”, ha affermato Anna Gerometta, Presidente dell’Associazione Cittadini per l’aria, che ha già promosso le campagne di monitoraggio di Milano, Brescia e Roma . Tra le proposte: una ZTL più ambiziosa (almeno euro 4 subito e euro 5 entro breve), ciclabilità, sharing e trasporto pubblico per raggiungere Torino e circolare al suo interno senza danneggiare la salute propria e altrui”. Il Presidente del Comitato Torino Respira Roberto Mezzalama ha proposto anche di creare una zona sicura intorno alle scuole, come già richiesto anche in una petizione su change.org

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