Acido citrico. Lo scopri e non lo lasci più

da | 21 Mag, 2020 | Lifestyle

Un solo prodotto, versatile, ecologico ed efficiente. Con l’acido citrico si dice basta alla schiavitù dei detersivi

Un flacone di sgrassatore, uno di anticalcare, la candeggina, l’ammorbidente, il profuma-biancheria, il disincrostante per pulire il forno, qualcosa per il frigo e i vetri, il lucidante per l’ottone, il brillantante, lo smacchiatore. Un armadio pieno di detersivi, tutti molto reclamizzati, tutti molto costosi e tutti a uso specifico. Tanta plastica e un sacco di soldi. Finché ho scoperto l’acido citrico e ho adottato un efficientissimo minimalismo nell’ambito della pulizia domestica.

Pulizie efficienti

Ho due figli, una casa, un cane e un terrazzino. Mi piace che l’occhio si posi su superfici pulite perché altrimenti mi sale l’ansia atavica trasmessa dalla parte materna e scatto in piedi a pulire.

Non sono una maniaca delle faccende domestiche, ma mi piace vivere nel pulito. Quel che non mi piace è spendere tempo, soldi e fatica. Neppure mi piace inquinare, o gettare via montagne di plastica e, a fronte di tutto, ritrovarmi con la lavastoviglie che puzza.

Proprio cercando una soluzione a questo problema sono arrivata all’acido citrico. 

Economico e multiuso

Ne avevo sentito parlare in una serie tv americana, a conferma che oltreoceano è più conosciuto e utilizzato. Si tratta di una sostanza semplice, estratta dagli agrumi (il succo di limone ne contiene il 4%) che sostituisce moltissimi detersivi specifici per l’igiene della casa. Ha il vantaggio di essere economico, ecologico e versatile. Si acquista in confezioni da uno, due o cinque chili. Ne basta poco, è inodore e si conserva per una vita. 

Trattandosi di un acido pochissimo corrosivo, poco più dell’aceto, bisogna imparare a usarlo. Una volta imparato, però, l’amore è per sempre. Con un gran risparmio e una medaglia d’oro sul podio nella categoria “madre attenta all’igiene e alla sostenibilità ambientale”.

I basics: acido citrico su lavelli e bagni

Bagni e cucina sono davvero splendenti con una spugna, una spazzolina e un po’ di acido citrico.

La spugna umida cosparsa di un pizzico di polvere pulisce i lavelli togliendo ogni alone di grasso (anche quello più antico e persistente). Poi si sciacqua e via.

In bagno si usa lo stesso principio, polvere e spugna, oppure si mettono in uno spruzzino 100 grammi di acido in un litro di acqua di rubinetto. Strofinatina e via.

Nel water e nella lavastoviglie, quando serve una pulizia profonda, una manciata di polvere (circa 10 cucchiai) funziona assai meglio dei detersivi appositamente pubblicizzati. 

Sui rubinetti, usato in polvere o diluito, ha un effetto anticalcare e lascia tutto pulito e brillante.

Al posto dell’ammorbidente

Nella categoria dei prodotti che amo di meno ci sono la candeggina e l’ammorbidente: sono inquinanti, sono aggressivi, lasciano odori o profumi troppo chimici. Ho sostituito entrambi con un po’ di acido citrico: lo verso direttamente nella vaschetta del detersivo, un cucchiaio circa per un carico.

I panni escono morbidi, puliti, senza residui di detersivo e persino senza odori, nemmeno quelli persistenti nelle magliette dei figli adolescenti. 

Per pulire vetri, cristalli, ottone e gioielli

Non è obbligatorio e consiglio un po’ di cautela, ma io con l’acido citrico ho fatto brillare collane e braccialetti che non mettevo più perché avevano perso lucentezza. Il procedimento è lo stesso: un po’ di polvere, un po’ d’acqua, un tempo di posa di qualche minuto, una spazzolata delicata e una bella risciacquata.

Risultati eccellenti con l’ottone e anche con l’argento, con cui sono stata meno coraggiosa, ma mi riprometto di aumentare le dosi e i tempi di attesa, gradualmente, per ottenere la brillantezza desiderata.

Fantastico sui vetri e sui calici di cristallo, toglie ogni traccia di unto e di calcare. Ho provato a usarlo diluito per pulire le finestre e mi dà risultati assai migliori dei classici spruzzini azzurri.

Infine, l’ho trovato fantastico per pulire i lampadari, in versione diluita.

Cane, gatto e giardino

Quando una pentola ha un fondo bruciato, lasciarla in ammollo con acqua e acido citrico è un modo rapido per disincrostare. Lo stesso vale per tutto quello che porta tracce di sporco incrostato, come il vetro del forno o gli attrezzi del barbecue.

Pulisce e deodora la cuccia del cane, i suoi giochini e le ciotole. Un’amica mi ha detto che è fantastico per la lettiera dei gatti. Disinfetta anche i vasi e le piastrelle del terrazzo, togliendo lo sporco accumulato nell’inverno.

Lo abbiamo usato al posto del sapone per togliere macchie di vernice dalle mani. Alla fine abbiamo scoperto che è anche commestibile e che si usa nella preparazione di marmellate, limonate e nella marinatura della carne, ma non ci siamo spinti troppo oltre.

Dove non usarlo

Vietato usare l’acido citrico su tutte le superfici che non amano gli acidi, come il cotto, il legno, il marmo o la pietra naturale. A contatto diretto sui tessuti potrebbe macchiarli e scolorirli.

Altre grandi controindicazioni non ci sono. Di per sé l’acido citrico è innocuo e non crea problemi se lo tocchiamo a mani nude, al massimo brucia un po’ se abbiamo qualche taglietto. E’ comunque un ottimo disinfettante, più efficace dei saponi e dei gel con cui ci si lava le mani per rimuovere virus e batteri.

Ingerito in quantità fa ovviamente male. A contatto con gli occhi, sia in polvere che disciolto in acqua, è irritante e va sciacquato abbondantemente. Come per tutti i detersivi, non c’è bisogno di ripetere che va tenuto lontano dalla portata dei bambini, in un contenitore sigillato e riconoscibile, all’interno di un armadio chiuso. 

Dove si compra

Online si acquista senza difficoltà (qui il link alla nostra marca preferita). La scorta da un chilo, in polvere sottile, basta per due o tre mesi di pulizie e costa fra i 7 e i 12 euro.

Nei negozi, si può ordinare in farmacia, in erboristeria, nei consorzi agrari e nelle rivendite di articoli naturali ed ecologici.

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