Buongiorno,
Sono la mamma di una bambina di 5 anni, Sofia, simpatica, gentile e allegra. Però non riesce a giocare allo stesso gioco per più di 5 minuti, si stanca subito, cambia di continuo e non è mai soddisfatta. È normale un comportamento così alla sua età? Finché era piccolina non ci pensavo, ma ora inizio ad avere dei dubbi.
Cordiali saluti, Anna
Cara Anna, i bambini sono spinti dalla loro voglia di esplorare e conoscere ciò che li circonda a voler fare sempre esperienze nuove e appassionanti. Il gioco è per loro l’attività privilegiata per scoprire, sperimentare, misurarsi con gli altri e con se stessi. Insomma: per crescere. Osservare un bambino mentre gioca ci dà tantissime informazioni sulle sue modalità di relazione con il mondo esterno, di approccio alle situazione problematiche, di ricerca di soluzioni sempre nuove. Osservando Sofia ti sei resa conto di una cosa importante, il suo vagabondare da un gioco all’altro la rende in fondo in fondo insoddisfatta. Ciò accade perché le sue energie vengono disperse e lei sente di non essere arrivata a una conclusione. Si stanca senza raggiungere la meta, senza aver acquisito nuove competenze e questo è senza dubbio frustrante per lei. Come in tutte le cose, anche nel gioco è possibile educare i bambini per aiutarli a investire correttamente le loro energie. Alcuni bambini hanno bisogno di essere contenuti, spinti a soffermarsi maggiormente, stimolati a concentrarsi per tempi sempre più lunghi (la tua Sofia il prossimo anno inizierà la scuola quindi dovrà imparare a farlo per forza). In questi casi, mi viene in mente l’immagine del nonno che, calmo e paziente, riesce in chissà quale magico modo a intrattenere i bambini anche per ore, magari con un pezzo di legno, un chiodo e un martello: la misteriosa arte del saper intrattenere. Voi che conoscete bene la vostra Sofia cercate ciò che può appassionarla e fermatevi con lei, accompagnatela in maniera graduale nella scoperta del piacere del gioco, portandola fino al traguardo finale. Sarà una conquista anche per lei e la gioia che proverà sarà un incentivo per ricominciare.