Giocare è una cosa seria, soprattutto se in natura

da | 2 Mag, 2024 | Green, Lifestyle

Attraverso i giochi all’aperto i bambini e le bambine scoprono il mondo e imparano a conoscere se stessi: giocare in natura porta tantissimi benefici

Per i piccoli di tutte le specie animali il gioco è fondamentale, per lo sviluppo fisico e cognitivo e per i grandi benefici psicologici che apporta. Ma non si pone mai abbastanza l’accento su quanto maggiormente positivo e funzionale è il gioco che si sviluppa all’aria aperta… per i piccoli di noi umani.

I giochi fuori, infatti, stimolano la creatività nei bambini. I piccoli usano la loro immaginazione e inventiva per creare giochi o scenari esterni con materiali naturali come bastoni, pietre, fango foglie: questo permette loro di esprimersi in un modo che non può essere replicato quando si trovano in luoghi chiusi. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i giochi all’aperto non sono strutturati: non ci sono regole, non c’è giusto o sbagliato: i bambini possono scoprire, esplorare e conoscere il mondo a modo loro, secondo le loro condizioni. All’aperto si muovono liberamente utilizzando tutto lo spazio che hanno a disposizione, affrontano le fatiche impersonando i supereroi preferiti e, giocando con l’immaginazione, imparano a valutare e superare i rischi secondo le proprie potenzialità, sviluppando autostima e sicurezza.

Moltissimi benefici

Il pediatra Lorenzo Lucchi, all’interno del suo saggio “La salute del bambino fra ansia e prevenzione” riporta molte ragioni per le quali i bambini dovrebbero giocare all’aperto. Ad esempio, quando giocano all’aperto, esercitano spontaneamente una maggiore quantità di attività motoria. Il gioco attivo, sia spontaneo che strutturato, permette ai bambini di sviluppare innumerevoli schemi motori e mentali favorendo un migliore adattamento all’ambiente. Gli spazi aperti promuovono lo sviluppo di motricità grossolane e fini attraverso esperienze corporee difficilmente replicabili negli spazi chiusi. Giocare all’aperto, poi, è benefico per la salute: l’esposizione alla luce solare favorisce la produzione di vitamina D, con beneficio per le ossa e i microrganismi responsabili di malattie infettive sono meno concentrati all’aperto che dentro le mura scolastiche. Ma non solo, attraverso i giochi all’aperto, i bambini imparano a conoscere diversi aspetti dell’ambiente.

Ritrovare una essenziale dimensione naturale

 La natura è maestra di vita pertanto è importante che i bambini possano riconquistare la dimensione naturale propria dell’essere umano che si va perdendo via via sempre più. Per fare ciò è utile e necessario che i bambini mettano il proprio corpo al centro di ogni esperienza utilizzando tutti i sensi. Altri ricercatori hanno osservato, inoltre, che i giochi praticati dai bambini nell’ambiente naturale stimolano maggiormente la loro fantasia e creatività e sono protratti per più tempo: questo indica un livello di concentrazione maggiore. Attraverso le loro interazioni con l’ambiente durante il gioco in natura, i bambini possono ottenere il controllo e, infine, la padronanza dei loro corpi con lo sviluppo di una gamma di nuove attività e percezioni corporee. Imparano nuove abilità e concetti, scoprono il mondo e imparano a conoscere se stessi e gli altri attraverso le loro interazioni in una varietà di situazioni sociali. Il gioco all’aperto, inoltre, fornisce un contesto non minaccioso per i bambini nel conoscere il loro mondo e acquisire le competenze necessarie per la vita adulta. Giocare in natura, inoltre, facilita lo sviluppo del linguaggio, il pensiero creativo e risoluzione dei problemi.

Aumenta la fiducia in sé 

Un tempo i bambini potevano trascorrere molto tempo a giocare per strada – andare in bicicletta, giocare con la palla o divertirsi con altri passatempi all’aperto. Oggi l’aumento del traffico ha creato aree e opportunità di gioco off-limits per i bambini. Secondo gli studi, infatti, interazioni con estranei e traffico automobilistico sono i fattori più menzionati dai genitori per non impedire ai loro figli di andare a giocare fuori, anche se riconoscono l’importanza di tali esperienze. Le loro paure sono provocate da interpretazioni errate della realtà, senza che ci sia una vera conoscenza dei rischi e pericoli connessi alle attività outdoor.

La misura del rischio non solo è impossibile ma inibisce la voglia di scoprire e il bisogno di sfida dei bambini. Henniger CHI è ? ritiene che le opportunità di gioco con un briciolo di rischio stimolino l’entusiasmo e il desiderio di sfida: i bambini possono mettere alla prova le loro abilità e sperimentare nuove attività, acquisiscono competenze e un buon senso di realizzazione. Questo li incoraggia ad affrontare nuove sfide. Inoltre, l’assunzione di rischi è stata correlata positivamente alla fiducia in sé stessi e alla capacità creativa.

Diamo fiducia ai nostri figli

Proviamo, per un pomeriggio, ad lasciar andare la paura e l’apprensione, diamo fiducia ai nostri ragazzi permettendo loro di scoprire i misteri di un albero, di una buca nel terreno o di un coleottero che si posa sulla mano. Abbandoniamo la nostra percezione del rischio e lasciamoli liberi di esplorare loro stessi i limiti del loro corpo, i possibili rischi, le potenzialità che hanno a disposizione.
Un ginocchio sbucciato fa molto meno male di un pomeriggio intero passato davanti a un videogame, rendiamocene conto.

Di Chiara Grasso, etologa ed educatrice ambientale – www.chiaragrassoetologa.it

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