Classi pollaio

da | 5 Ago, 2013 | Lifestyle, Soldi e Diritti

Gentile avvocato, che la scuola italiana non se la stia passando bene è sotto gli occhi di tutti. Quando però ne va di mezzo la sicurezza e la qualità della vita dei nostri bambini, anche i genitori più mansueti iniziano a scalpitare. La situazione della classe di mio figlio Alberto è tragica: va in prima elementare e i bambini in classe sono 29. Qualità dell’insegnamento a parte (come fa una povera maestra a seguire bene così tanti bambini?), molti di noi si sono posti la questione della legalità: ci possono stare così tanti bambini in una classe? E nel caso la legge dica che non va bene, come possiamo muoverci? Grazie, Fabrizia

 
Cara Fabrizia, a proposito del numero di bambini ammissibili per classe, il Decreto del Presidente della Repubblica 81 del 2009, Norme per la riorganizzazione della rete scolastica ed il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, prevede che:

nella scuola dell’infanzia i bambini devono essere in numero ricompreso tra 18 e 26 unità. Eventuali eccedenze saranno ripartite tra le varie classi senza superare le 29 unità ma sono escluse dalla ridistribuzione le classi che accolgono alunni con disabilità;
le classi della scuola primaria devono avere tra i 15 e i 26 bambini, numero questo elevabile fino a 27 qualora residuino resti;
nella scuola secondaria di primo grado vi devono essere non meno di 18 e non più di 27 alunni per classe, elevabili fino a 28 qualora, anche in questo caso, residuino resti. Si procede alla formazione di un’unica classe ove il numero degli iscritti non superi le 30 unità; nella scuola secondaria di secondo grado devono esserci “di norma” non meno di 27 allievi: gli eventuali resti sono distribuiti tra le classi senza comunque superare le 30 unità. Analogamente al caso precedente, si costituisce una sola classe quando le iscrizioni non superano le 30 unità. A garanzia del rispetto di queste cifre, la legge ha previsto che gli Uffici Scolastici Regionali predispongano controlli formali e continui monitoraggi sulle dimensioni delle classi. Il Codacons, peraltro, ha denunciato un certo affollamento nelle classi: ogni alunno infatti deve godere di uno spazio minimo di 1,80 metri quadrati nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado e di 1,96 nella scuola secondaria di secondo grado, laddove l’altezza minima delle aule deve essere di 3 metri: se da un lato il superamento di questi limiti mette a repentaglio la sicurezza degli studenti (e dei docenti), dall’altro l’eccessivo numero di alunni per classe ne penalizza la formazione. Consiglio a chiunque voglia denunciare lo stato della scuola frequentata dal proprio figlio e segnalare una classe non a norma di legge di accedere a Internet e compilare online la scheda pubblicata dall’associazione. In alternativa si può ricorrere alla giustizia amministrativa impugnando il provvedimento dell’Ufficio Scolastico Regionale ove non abbia rispettato i parametri legislativi di cui sopra.

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