Conosciamo il bon ton del passeggino?

da | 30 Set, 2016 | Lifestyle

Districarsi nella giungla cittadina con un bambino e un passeggino è come un corso di sopravvivenza. Slalom tra il parcheggio selvaggio sulle strisce perdonali, zero rispetto per gli scivoli delle carrozzine, metropolitane senza ascensori e attraversamenti pedonali mal rispettati da automobilisti frettolosi. In questa gimkana quotidiana il cui unico obiettivo è tornare a casa con qualche grammo di energia per affrontare il resto della giornata, è raro incontrare persone gentili disposte ad aiutare il neo genitore nel suo faticoso spostamento. Il più delle volte si incappa in figure che guardano bieche e bofonchiano contro la nostra ingombrante presenza. Ma diciamocela tutta, spesso noi genitori utilizziamo il passeggino come fosse il bastone di Mosè, pretendendo che davanti a noi la folla si divida e ci lasci passare con mistica reverenza. O ancora pensiamo che sia la biga di Ben-Hur, da guidare per speronare chiunque ci dia fastidio (e ci capiti a tiro). Perché il genitore con passeggino si sente intoccabile. Se ci aspettiamo disponibilità e comprensione dagli altri, è auspicabile il rispetto di alcune semplici regole di bon ton, utili per la serena convivenza e il benessere di tutti.

 
EVITARE LUOGHI AFFOLLATI
È malsano per il bambino che ad altezza passeggino ha meno aria ed è esposto a situazioni potenzialmente pericolose (sigarette accese, borsoni). È faticoso per il genitore che deve slalomare tra la persone. È disturbante per i passanti le cui caviglie e piedi vengono inevitabilmente urtati. Ciò non significa rinunciare a partecipare a eventi piacevoli e divertenti, ma facciamolo adottando alcune accortezze, tipo utilizzare una fascia o un marsupio ergonomico (con posizione pancia-pancia per i più piccoli e sulla schiena per i più grandicelli).

 
CHIUDERE IL PASSEGGINO
Entriamo al ristorante? Chiudiamo il passeggino e riponiamolo in un angolo dove non sia di intralcio né al personale né agli altri commensali. Il bambino, se non dorme, ama partecipare attivamente al pasto insieme alla famiglia e agli amici, condividendo un momento di apprendimento molto importante.

 
NON E’ UN BULLDOZER
Soprattutto, non è un ariete per aprire le porte dei negozi. È un atto di scortesia e prepotenza.

 
CINTURE ALLACCIATE
Vale al mille per mille in macchina, ma è utilissimo e fondamentale per proteggere la salute del proprio figlio ed evitare incidenti.

 
NON FINO ALL’ADOLESCENZA
Limitiamone ragionevolmente l’uso e stimoliamo il bambino a camminare. Il passeggino è un grande alleato dei genitori; permette di sbrigare più velocemente le faccende, è utilissimo quando si esce con più figli e garantisce una maggior libertà di azione. Ma i bambini hanno bisogno di acquisire la propria autonomia e di sperimentare le proprie capacità motorie. Quindi sì a brevi passeggiate mano nella mano, sì al rispetto dei tempi del bimbo (conciliandoli con le necessità dei genitori). A 4 – 5 anni, quando le ginocchia arrivano a sfiorare il naso, è giunta l’ora di dismettere il passeggino e lasciarlo ai nuovi neo genitori.

[Silvia Ciraldo]

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