Due famiglie e un’app

da | 5 Feb, 2016 | Lifestyle

In una famiglia, si sa, essere organizzati aiuta. Quando poi le famiglie sono due, l’organizzazione diventa fondamentale perché gestire la quotidianità dei figli separati non è semplice. E spesso fa venire non pochi mal di pancia. A evitarli ci pensa la tecnologia. Grande idea localizzare per il mercato italiano la famosa “2Houses” un sistema di sito Internet e app mobile per iOS e Android! Obiettivo? Aiutare mamme e papà separati a gestire al meglio le questioni pratiche che riguardano la prole, evitando incomprensioni, limitando le discussioni e, soprattutto, facendo in modo che i figli non diventino i messaggeri dei genitori.
Nato nel 2011 in Belgio, 2Houses.com si propone come un “facilitatore di cogenitorialità”. Promuove una comunicazione positiva fra ex coniugi, mettendo a disposizione una serie di strumenti che, fatta salva la buona volontà di entrambi, dovrebbero rendere i rapporti più distesi. Sito e app sono semplici da usare e utili per la gestione familiare in generale e possono servire anche se mamma e papà non sono separati. Il calendario interattivo è il principale tra gli strumenti a disposizione e consente di avere sotto controllo e condividere ogni impegno. Al suo interno si trova anche un sistema per la gestione del piano di affidamento. Altrettanto utile è lo strumento di gestione delle finanze che in pochi passaggi consente di appuntare ogni spesa effettuata per ciascun figlio, visualizzando le voci per categorie oppure per periodi. In questa sezione è presente anche un’opzione per invitare l’altro genitore a effettuare un pagamento e a rispettare gli accordi economici o per suddividere equamente le spese. Una sezione è dedicata ad appuntare tutte le informazioni relative alla vita dei figli, dalle allergie ai numeri di telefono dei genitori degli amici, dalle taglie di scarpe ai vestiti e alle vaccinazioni. Un diario permette di conservare memoria di giornate importanti e un album fotografico fa archiviare e condividere le foto dei bimbi. Sul sito esistono due sezioni aggiuntive: quella dei compiti, per avere sott’occhio in maniera chiara chi deve fare cosa, e quella della lista della spesa che permette di creare e condividere online un elenco delle cose da comprare. Dopo aver conquistato circa sessantamila famiglie in tutto il mondo, 2Houses è arrivata in Italia grazie alla collaborazione tra Alfonso, un papà single torinese esperto di marketing e Giuditta Pasotto, la “mamma” di Gengle, il più noto social network italiano dedicato ai genitori single, che ne hanno intuito le potenzialità e hanno deciso di importarlo anche qui.

Capire il pianto del bambino

Rientrare a casa dopo il parto e trovarsi tra le braccia il proprio piccino che piange in modo inconsolabile. La tecnologia viene in aiuto dei neogenitori. Un’app, Infant Cries Translator, promette di tradurre il pianto del bebè svelando il motivo ai genitori. Secondo i produttori l’accuratezza del riconoscimento oscilla intorno al 90% nei primi mesi di vita del piccolo. L’app è in grado di riconoscere fino a quattro cause: fame, pannolino sporco, sonno o dolore. Col crescere del bambino aumentando i bisogni si riduce l’accuratezza del responso. Sarà vero? Provare per credere.

[Angela Cagnetta]

Little Alchemy

Gli antichi sostenevano che l’universo fosse composto di soli quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria. Combinati assieme nelle corrette proporzioni, si sarebbe potuta creare qualsiasi cosa. Avevano ovviamente ragione e a loro sostegno ecco Little Alchemy. Il gioco inizia mettendo a disposizione i quattro elementi con cui si arriverà a creare più di 550 oggetti (ci sono anche alcune chicche nascoste, come l’astronauta col gelato). Il giochino, a tutta prima banale e spartano, è impareggiabile per il suo potere educativo: cosa succede se uniamo acqua alla terra? E se proviamo a cuocerla? E se utilizzassimo più pezzi? Affronta anche temi importanti: come si forma la vita? Cosa distingue un animale selvatico da uno addomesticato? Little Alchemy si installa ovunque, dal blasonato Apple al telefonino Android più economico del bimbo. C’è addirittura una versione web. È completamente gratis e senza pubblicità. Imperdibile.

[Renato Rolando]

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