Anche se la gravidanza è più complicata, la casa e l’automobile diventano piccoli e la fatica è tanta, avere due gemelli può essere bellissimo!
Gemelli. Al supermercato, per strada, davanti agli asili è sempre più frequente incrociare ingombranti passeggini doppi: è perché il numero di gemelli, negli ultimi decenni, è aumentato. Merito della maggiore efficacia delle tecniche di procreazione medicalmente assistita e, contemporaneamente, della tendenza a impiantare più di un embrione.
Una gravidanza più complicata
La gravidanza gemellare è un affare delicato, fin dall’inizio. I controlli e le ecografie a cui si sottopone la futura mamma sono più frequenti, soprattutto se si tratta di una gravidanza monocoriale (in cui i due feti condividono la stessa placenta) e monoamniotica (con due bimbi in un solo sacco amniotico).
L’agenda della gravidanza “tradizionale” va messa subito da parte. Qui la faccenda è diversa. La gravidanza gemellare non può essere seguita come se fosse una gravidanza singola. Ci sono dei protocolli specifici e sono previsti esami aggiuntivi e misurazioni ecografiche più frequenti per monitorare la crescita dei feti. Inoltre la gravidanza gemellare è a maggior rischio di preeclampsia (vale a dire di gestosi) o di altre complicanze come il parto prima del termine e infezioni.
Più calorie e peso sotto controllo
L’apporto calorico durante la gravidanza delle future mamme di gemelli deve essere maggiore ma la dieta deve essere bilanciata per evitare un esorbitante (e pericoloso) incremento di peso.
Le indicazioni nutrizionali consigliano di privilegiare alimenti proteici, preferendo i secondi piatti di carne magra, pesce o formaggi magri da abbinare ad alimenti che contengono amidi. Sì a verdura e frutta, evitando però quella secca o sciroppata.
L’aumento di peso “normale” in una gravidanza gemellare oscilla tra i 12 e 15 chilogrammi: e qui la futura mamma inizia a fare i conti con quello che sarà il fardello del tutto speciale che la accompagnerà.
Anche in una gravidanza che procede senza particolari complicanze, la donna in attesa di gemelli si troverà a far fronte a un guardaroba completamente inutilizzabile. Il pancione, presto o tardi, le impedirà di guidare la macchina, di dormire comodamente, metterà sotto stress schiena, gambe e… tutti quelli che ci sono intorno.
Tutto quel che c’era, semplicemente, non basta più
Gli aspetti fisici e biologici dell’attesa dei gemelli sono solo una piccola parte del “pacchetto”.
I genitori si trovano a fare i conti con una casa che forse non basterà più, un’automobile con il baule troppo piccolo per contenere un passeggino doppio, una doppia serie di preoccupazioni da affrontare e di cose da acquistare.
Insomma, sia dal punto di vista logistico che psicologico la gravidanza gemellare presenta qualche difficoltà in più.
Pochi gli aiuti, purtroppo
A fronte di una nascita più faticosa di quella di un solo bimbo, non c’è purtroppo un sistema pubblico di maggiore aiuto e supporto. Tutto dipende dalla struttura sanitaria, ma normalmente la mamma di gemelli non trova un’accoglienza molto diversa da quella delle altre mamme.
Per le mamme che si trovano ad affrontare situazioni particolarmente difficili si offre spesso un supporto dedicato. Può succedere, per esempio, in casi di gravidanze a rischio o di parto fortemente pretermine, quando la vita dei bambini è in pericolo e sono necessari mesi di ricovero in terapia intensiva neonatale.
Il parto gemellare e il rischio di nascita pretermine
Il vissuto di una famiglia che affronta l’esperienza di crescere un bambino prematuro è qualcosa di drammatico e fortissimo. È una vita che inizia nel modo in cui non ti aspettavi. I futuri genitori, purtroppo, devono essere informati anche su questa possibilità, che è più probabile quando la gravidanza è gemellare.
Gli imprevisti negativi ci sono in qualsiasi gravidanza, ma nel caso delle gravidanze plurime ne è scientificamente provata la maggiore frequenza.
L’importante è che una futura mamma di gemelli sia adeguatamente informata su quello a cui potrebbe andare incontro. Anche il parto può arrivare in un momento imprevisto ed è bene sapere che potrebbe essere un taglio cesareo oppure no.
Esiste un protocollo stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che indica le modalità del parto nel caso di gemelli. Se entrambi si presentano in posizione cefalica si procede al parto naturale, se il primo che nasce è in posizione podalica, si fa un cesareo.
Nel mezzo c’è il caso in cui il primo sia cefalico e il secondo podalico: allora la discrezionalità è valutata caso per caso, tenendo conto delle eventuali complicanze e dell’ipotesi, pure plausibile, che un bimbo nasca spontaneamente mentre per il secondo si debba procedere a un intervento.
I primi tempi a casa
Ma quando ci si trova in braccio le due creaturine? Come si fa ad accudire due bambini contemporaneamente?
“Il bello comincia quando ci si ritrova a casa con due bimbi affamati che magari non ne vogliono sapere di attaccarsi al seno, montagne di pannolini sporchi, ore di sonno ridotte al minimo – racconta Teresa, mamma di due gemelli -. Lo dimostra la matematica: se un neonato mangia ogni tre ore circa, due neonati consumano sedici pasti al giorno e cambiano, almeno, altrettanti pannolini. Per questo, sarebbe utile un servizio di ostetricia a domicilio”.
Qualche azienda sanitaria lo offre, ma è un servizio ancora raro. Si può attivare privatamente: è una spesa che vale fino all’ultimo centesimo.
L’ostetrica è una persona competente che entra in casa, osserva, consiglia. Il suo supporto non è solo medico: ci mette un attimo a capire se il fasciatoio è nel posto sbagliato, se la temperatura della cameretta è troppo alta, se la posizione che usiamo per allattare non è l’ideale.
L’occhio esperto risolve in fretta molti dubbi (e i dubbi in questo periodo sono all’ordine del giorno) e contemporaneamente sposta in secondo piano i consigli, i confronti e i dibattiti con nonne, amiche e zie.
Doppio impegno, doppie soddisfazioni
Qualche mese dopo la nascita i tempi si modificano. Ci sarà la guerra delle pappe, il dolore dei dentini, i risvegli notturni, i primi tentativi di esplorazione della casa con tanto di zuccate. Tutto amplificato per due.
Arriveranno anche le soddisfazioni e le emozioni: due manine che si intrecciano, i primi passi, le prime parole, abbracci e sorrisi complici, un’intimità insondabile.
Crescere un bambino è un compito impegnativo. Crescerne due lo è ancora di più. Ma è bellissimo!