Una gita sul Monte Etna, con tutta la famiglia

da | 30 Set, 2018 | Lifestyle, Viaggi

Per gli abitanti del luogo il Monte Etna è semplicemente “A Muntagna”. E’ la grande madre che offre doni preziosi, fiori, frutti, profumi e una bellezza unica.

Una montagna incantata, a tratti buona, a tratti cattiva, il cui profilo domina Catania e il suo circondario, raggiungendo il top a Taormina.

Da via Etnea (a Catania) e dal teatro greco, la silhouette del vulcano si staglia talmente bella da sembrare un quadro.

Non a caso, questa zona della Sicilia era molto amata da turisti d’eccezione. Già nel Settecento ed era tappa obbligata del Grand Tour del “giovin signore”.

Dalla campagna alla Luna

Ammirare l’Etna da lontano è affascinante, ma salirci sopra è ancora più bello. Prima di avventurarsi è bene informarsi e adottare gli accorgimenti di sicurezza necessari. Negli ultimi anni ha mostrato di essere tra i vulcani più attivi del mondo.

La montagna appoggia su una vasta campagna di boschi, agrumeti, vigneti e ginestre. Man mano che ci si avvicina alla vetta i panorami diventano quasi lunari.

L’aspetto di ciascun versante è diverso, più selvaggio e brullo sul lato occidentale, più dolce e verdeggiante nella parte settentrionale.

I boschi si trovano anche sul lato est, ai margini della inquietante “Valle del Bove”, deserta e ricoperta di lava. Le bocche del vulcano, prodotte nel tempo dalle eruzioni, sono sparse a più latitudini.

Come salire in quota sul Monte Etna

Le opportunità per visitare l’Etna con i bambini sono molte, da quelle comode a quelle avventurose, adatte a tutte le stagioni.
La prima possibilità è percorrere la strada provinciale 92 che da Nicolosi (la Porta dell’Etna) porta direttamente in quota al piazzale del Rifugio Sapienza, dove parte la funivia.

A Nicolosi si trovano la sede dell’Ente Parco dell’Etna e la “Volcano house”, un piccolo museo vulcanologico che offre diverse prelibatezze con il servizio di ristorazione.

In macchina è un piacere percorrere lentamente la strada panoramica per godersi la straordinaria veduta. L’aria profumata di ginestre gradualmente diventa più fresca: per visitare il vulcano bisogna avere giacche da montagna, scarpe chiuse, cappellini e creme solari.

A quota 1.900 ci sono il Rifugio Sapienza (dove si può dormire), la funivia e gli splendidi Monti Silvestri, due crateri inattivi formatisi dall’eruzione del 1892. Il cratere inferiore è facilmente raggiungibile e percorribile con una tranquilla passeggiata, perfetta come prima esperienza a tu per tu con il vulcano.

La funivia e i crateri sommitali

I bambini più grandi vorranno senz’altro proseguire prendendo la funivia fino a quota 2.500. La stessa funivia organizza escursioni in fuoristrada per visitare i crateri sommitali, con salita fino alle quote consentite dalle autorità.

Molte altre guide organizzano escursioni e visite, prevalentemente nella formula “tour in jeep” con guida specializzata, per esplorare il vulcano con diversi livelli di difficoltà e la possibilità di essere accompagnati a partire dal proprio hotel o alloggio.

GG gita sul monte etna1

Non solo vulcano

La Sicilia dell’Etna è fortemente turistica e offre altre belle attività di svago. Non lontano da Catania, a Belpasso, c’è Etnaland, un vasto parco tematico e acquapark che offre divertimento e (in estate) refrigerio, tra piscine, scivoli, ambientazioni, giostre e attrazioni anche spericolate.

In zona sono presenti diversi parchi avventura per cimentarsi con percorsi sospesi, carrucole e arrampicate in contesti naturali molto suggestivi. Qualche esempio? L’Etna Green Park a Zafferana Etnea, i Monti Rossi Adventure nella zona dei Monti Rossi e il Parco Avventura Etna a Milo.

Infine, gli appassionati di sport invernali possono andare sull’Etna per l’ebbrezza di una discesa sugli sci “vista mare”, scegliendo tra il comprensorio Etna Nord (Piano Provenzana-Linguaglossa) o Etna Sud (Nicolosi). Un’opportunità veramente unica, per il senso d’immensità che si prova a stare su questo vulcano, dove lo sguardo spazia tra il candido della neve e l’intenso scuro della pietra lavica, fino a perdersi nel blu del mar Mediterraneo.

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