In gita a Primalpe di Canzo

da | 16 Feb, 2014 | Green

Il Centro di Educazione Ambientale di Prim’Alpe a Canzo (CO) è gestito da volontari ed educatori di Legambiente impegnati a promuovere l’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile in Val Ravella e su tutto il territorio attraverso iniziative, progetti ed eventi rivolti alle scuole, ai giovani e alle famiglie. Si tratta di una struttura ricettiva residenziale a due passi da Milano, ma già nella Foresta Regionale dei Corni di Canzo. All’interno della struttura si trova e si può visitare un piccolo museo con reperti, pannelli interattivi e informazioni sulle peculiarità naturalistiche e geologiche della zona. Per informazioni, prenotazioni e visite guidate: tel. 031 682002 – 347 6864342, email: primalpe@legambiente.org, www.primalpe.wordpress.com

I sentieri

Le famiglie che vengono in gita al centro possono scegliere tra uno dei sentieri proposti. Viaggio nello spirito del bosco: è un sentiero magico, che allena la sensibilità all’ascolto, all’osservazione e dove si possono incontrare le creature che vivono nel bosco, in ogni anfratto, nei tronchi, nelle pietre, nella luce e nell’ombra. Terra acqua, il sentiero geologico: ha inizio a Canzo (CO) in località Gajum, si sviluppa lungo il fondovalle del torrente Ravella e termina al Rifugio Terz’Alpe, tra prati e pascoli, ai piedi dei Corni di Canzo. Il sentiero consente di osservare le rocce calcaree stratificate di origine marina che caratterizzano il Triangolo Lariano, i massi erratici di serpentino, granito e gneiss trasportati dai ghiacciai e abbandonati al loro ritiro, nonché interessanti fenomeni legati al carsismo (sorgenti petrificanti) e all’erosione (Marmitta dei Giganti). Percorso Botanico: è una sorta di museo vivente, in cui la quasi totalità delle piante sono spontanee o comunque già esistenti nel luogo dove si trovano. Il percorso permette di osservare, con una breve passeggiata, molti alberi, arbusti e piante coltivate presenti nel territorio del triangolo lariano, insieme alle tracce lasciate dall’uomo che ha modellato il paesaggio della montagna con la sua secolare presenza: il bosco spontaneo, i terrazzamenti agricoli e la selvicoltura con l’ex vivaio, i rimboschimenti e l’arbusteto da seme. Lungo il percorso si possono osservare oltre sessanta specie, ciascuna con il suo cartellino di riconoscimento. Alcune sono un po’ discoste; è come una caccia al tesoro!

I laboratori

Il Centro propone inoltre attività per conoscere le consuetudini degli abitanti della Val Ravella, mettersi alla prova in cucina o nella lavorazione del legno, perdersi con indizi e mappe nel nuovo campo di orienteering o allenare i sensi nell’originale sentiero dello Spirito del Bosco dove è facile incontrare folletti e gnomi. Tra le attività proposte per i gruppi e famiglie: I Sapori e i Saperi del Formaggio: l’antica arte del formaggio spiegata da chi il formaggio lo fa da sempre, le caprette di Marco e Clotilde si fanno mungere e danno i baci, degustazione di sorbetti e formaggi. Piccoli Falegnami: i principi base della lavorazione del legno, la costruzione di bat box, casette per gli uccelli e di un simpatico portachiavi da portare a casa. Orienteering: gioco con mappe e indizi, percorsi a squadre o individuali, prove da superare e cartografie da svelare. L’arte Primitiva del Fuoco: attività serale. Nel pomeriggio si raccoglie la legna nel bosco e si pensa a una canzone tribale da proporre al gruppo intorno al falò, raccontando la storia di Fiammetta e della pietra focaia. Nutrirsi in Pineta: nuovo laboratorio sull’alimentazione in vista dell’Expo 2015 Nutrire il Pianeta. Dopo aver scoperto l’orto e la stagionalità dei prodotti, il laboratorio si trasforma in degustazione bendata dove lo stimolo a usare i sensi con attenzione contribuisce al recupero dell’idea di piacere collegata al cibo. Si raccolgono il sambuco, l’ortica e i frutti di bosco, ingredienti per nuovi piatti da scoprire sulla nostra tavola, piatti della tradizione della Valle e legati a leggende antiche.

La Casa

Le famiglie che lo desiderano possono provare l’esperienza di una notte in cascina e soggiornare nella struttura che è organizzata in modalità autogestione: la casa è dotata di una grande cucina ben attrezzata. Nelle antiche stalle
si trovano oggi la Sala da Pranzo e la Sala Attività con circa 110 posti, tipicamente in pietra e ben riscaldate. Al secondo piano si trovano gli antichi fienili dove ora è ubicata la zona notte, più tranquilla e appartata, con le docce, i servizi, la lavanderia. Ospitano fino a 45 persone in stanze da due, quattro, diciassette o quattordici posti letto. Ognuno può scegliere la sistemazione più adatta alle proprie esigenze, al momento della prenotazione.

Come arrivare

In treno da Milano in circa 70 minuti: Ferrovie Nord (linea Milano-Asso), scendere alla stazione di Canzo, seguire le indicazioni turistiche per Località Gajum, da lì prendere il sentiero di sinistra verso Lo Spirito del Bosco.
In auto: Superstrada 36 per Lecco, uscita Cesana, direzione Canzo. Una volta a Canzo, seguire le indicazioni per le Fonti Gajum e proseguire a piedi lungo la mulattiera. Durata: circa 30 minuti (dislivello 230 m).

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