Come stanno le nostre acque? Il progetto di sensibilizzazione The water code

da | 18 Ott, 2023 | Green, Lifestyle, News

Un progetto per aumentare la conoscenza e sensibilizzazione, the water code insegna a gestire l’acqua

Come stanno le nostre acque? Che cosa possiamo fare per migliorare la salute di mari, fiumi e laghi? È la domanda a cui 10 organizzazioni non governative ed enti cercano di rispondere con “The Water Code”, un progetto che vuole sensibilizzare sull’importanza dell’acqua come risorsa da conoscere, valorizzare e proteggere. Come? Aumentando le conoscenze dei cittadini, in particolare dei più giovani. 

10 regioni, più di 800 docenti e oltre 10mila studenti e studentesse sono coinvolti nel progetto, attraverso laboratori, percorsi formativi e azioni di sensibilizzazione che coinvolgeranno anche la cittadinanza: nuovi strumenti per i docenti per parlare di sostenibilità in classe e nuove esperienze per i ragazzi e ragazze per una maggiore consapevolezza sugli effetti dell’inquinamento delle acque.

Lo stato delle acque e le azioni per migliorarlo

Secondo il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023, l’utilizzo dell’acqua è aumentato in tutto il mondo di circa l’1% all’anno nel corso degli ultimi quarant’anni; secondo le previsioni, continuerà ad aumentare a un ritmo simile fino al 2050, in ragione di una combinazione di fattori quali crescita demografica, sviluppo socio economico e cambiamenti nei modelli di consumo. Buona parte di questo incremento si concentrerà nei Paesi a medio e basso reddito, in particolare nelle economie emergenti.

A causa dell’aumento della domanda e dell’accelerazione e della sempre maggiore diffusione dell’inquinamento delle acque dolci, la scarsità di acqua sta diventando un fattore endemico, che mette in difficoltà soprattutto quelle regioni in cui questa risorsa risulta già carente, come nel caso del Medio Oriente e del Sahel in Africa. Ma tutti i paesi, indipendentemente dai livelli di reddito, mostrano segnali di rischio correlati con la qualità dell’acqua. È per questo che è importante prendere consapevolezza, agire e mettere in atto interventi per salvaguardare la sicurezza idrica.

Il coding per l’educazione 

Aumentare la consapevolezza e affrontare il tema delle acque nella sua complessità: è per questo che “The water code” ha deciso di prendere in prestito dal mondo della programmazione il coding, ossia l’insieme di quei processi mentali che mirano alla formulazione di un problema e della sua soluzione attraverso l’astrazione e la costruzione di sequenze di istruzioni replicabili.

Grazie all’insegnamento del coding da parte di formatori esperti di Helpcode, bambine/i e ragazze/i imparano a confrontarsi con problemi complessi e si promuove la capacità di risolverli in modo creativo. Queste sono competenze fondamentali anche in campo ambientale. Si impara così a studiare in modo critico e analitico i problemi (in questo caso derivanti dall’azione umana) e a immaginare le soluzioni possibili, e i processi necessari a raggiungerle, per arrivare a gestire in modo intelligente e sostenibile le risorse idriche. In questo modo, fin da giovanissimi, bambini e ragazzi imparano a sentirsi responsabili e a percepirsi come possibili portatori di innovazione e cambiamento, nelle azioni di salvaguardia dell’acqua e dell’ambiente.

Raccontare l’acqua, il citizen journalism

Durante l’anno scolastico appena iniziato centinaia di studenti e studentesse di scuole superiori di tutta Italia, guidati da un team di esperti dell’Impresa Sociale Step4, verranno invitati a raccontare dal loro punto di vista il tema dell’impatto antropico sui fiumi, mari e laghi, attraverso una serie di piccoli articoli “dal campo” ideati e realizzati dai ragazzi e dalle ragazze e che poi verranno pubblicati sul sito www.thewatercode.it: coinvolgere i/le giovani nel diventare content creators significa lavorare sui contenuti, ovviamente, ma anche sul protagonismo, la consapevolezza, l’empatia, la responsabilità, il rispetto. In poche parole, su quelle competenze di cittadinanza attiva di cui abbiamo tanto bisogno. Anche nella gestione dell’acqua. 

Le competizioni

Nell’ambito del progetto, è stata organizzata la prima edizione delle Changemaker Hackathon https://thewatercode.it/changemarker-hackathon/ , ossia competizioni fra gruppi di studenti per pensare a soluzioni utili a ridurre l’impatto negativo delle azioni umane sui fiumi, laghi e mari del mondo: oltre 320 studenti di 6 istituti nautici in Sicilia, Puglia, Lazio, Toscana e Liguria si sono sfidati in una maratona delle idee guidati dai facilitatori dell’organizzazione Marevivo, e dai docenti. Più di 40 le idee elaborate da ragazzi e ragazze durante le due giornate di attività. Le sei proposte più votate dalle classi stesse e da un comitato di valutazione sono state presentate a Milano, all’evento finale organizzato presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dove gli autori le hanno presentate a un parterre di esperti e ricercatori per un confronto nell’ambito dell’Osservatorio sulle idee e pratiche per un futuro sostenibile e della Scuola di cittadinanza europea, entrambi promossi e ospitati dalla Fondazione. L’imbarcazione a propulsione sostenibile, sia per l’ambiente sia a livello economico, il cortometraggio “#unmondopiupulito” per sensibilizzare sullo spreco di acqua, l’app per monitorare dallo smartphone il consumo dell’acqua domestica, le navi, droni e sottomarini “spazzini” per pulire il mare e un chip da incorporare nelle reti da pesca per la loro geolocalizzazione, sono state le proposte vincitrici.

“The Water Contest”

Fino al 30 novembre  si potrà inoltre partecipare al concorso scolastico https://thewatercode.it/concorso-studenti-e-studentesse/ , rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado d’Italia. L’obiettivo è premiare le classi o i gruppi di studenti e studentesse capaci di interpretare e comunicare meglio lo sviluppo sostenibile, la tutela dell’ambiente e la mitigazione dell’impatto antropico su fiumi, laghi e mari nel mondo. I materiali realizzati dalle classi potranno riguardare qualsiasi materia e qualsiasi azione, dal racconto di azioni o giornate di clean up a progetti di ricerca sulle conseguenze del marine litter.  I progetti migliori potranno vincere materiali e/o servizi didattici, biglietti di ingresso a mostre e musei del valore di 1000 euro. La partecipazione al concorso è gratuita: sul sito del progetto il regolamento e il form di iscrizione. 

Il progetto “The Water Code”

“The Water Code” è un progetto finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato da Helpcode – Il diritto di essere bambini insieme a CISV, Tamat, Marevivo, Annulliamo la Distanza, New Horizons, STEP4, CNR-IAS, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Fondazione Acquario di Genova, che ha l’obiettivo di mitigare l’impatto antropico  sui fiumi, laghi e mari nel mondo, aumentando le conoscenze dei cittadini, in particolare dei più giovani, attraverso percorsi di apprendimento attivo.

“The Water Code” propone attività per le scuole primarie e secondarie di I e II grado di 9 regioni distribuite tra nord, centro e sud Italia: Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Lazio, Toscana, Umbria, Calabria, Sicilia, con un’apertura alla partecipazione di tutto il territorio nazionale, grazie alle possibilità offerte dagli strumenti digitali.

Per informazioni sul progetto “The Water Code” e per aderire al concorso per le scuole: thewatercode.it , thewatercode@helpcode.org

Pubblicità
Pubblicità

I più letti

I più letti

Criticare e correggere: è proprio necessario? 

Focalizzarsi sull’errore, criticare e giudicare non aiuta a crescere. Esiste un metodo alternativo per relazionarci con i nostri figli? L’intervista a Carlotta Cerri, creatrice di La Tela ed Educare con calma

100 cose da fare con i bambini

Si chiama “toddler bucket list” e serve tantissimo quando c’è tempo libero e manca l’ispirazione. Una lista di cose da fare con i bambini a casa e all’aperto