I segreti della nanna perfetta

da | 15 Mag, 2018 | Lifestyle

Dolce e rilassante, ecco come dovrebbe essere il momento della nanna, una dose extra di coccole e piacevolezze per noi e per i bambini. Eppure il momento della nanna è spesso un momento sconfortante per i genitori. Ma perché. Ecco una guida, veloce e concreta, per affrontare con la dovuta preparazione questo dolce momento. 

Le basi della nanna

È importante, prima di tutto, che l’ora di andare a letto abbia un clima piacevolmente ripetitivo. Non smetteremo mai di ricordare l’importanza, per i bambini, dei piccoli rituali.

Possiamo cominciare a preparare la nanna in bagno, in salotto o dove ci sentiamo più a nostro agio, ma è importante che finisca sempre nella cameretta dei bambini, un ambiente che deve essere percepito come accogliente e rilassante e non come un luogo in cui si viene abbandonati.

Crescono meglio i bambini “Estivill free”, per cui lasciate da parte il famoso manuale “Fate la nanna” o tutti i metodi simili, che sono basati sulle esigenze dei genitori e non quelle dei bambini. Fate guidare i tempi dal cuore, dalla vostra pazienza, dall’affetto e dalla capacità di comprendersi.

E’ fondamentale scoprire insieme un giusto rituale di rilassamento: c’è chi preferisce il classico bagnetto, chi la favola, chi la dolce ninna nanna e chi un gioco tranquillo. 

Inserite nel rituale pre-nanna una bella lavata del viso, delle mani e dei dentini, con acqua tiepida e saponi dolci e profumati. Se i bambini sono piccini, ci sarà naturalmente il cambio del pannolino. Tutto si conclude con il momento-pigiama. 

Scandite i ritmi secondo l’età del bambino e ricordate che la piacevolezza genera tranquillità e che questo momento speciale, anche la sera che siete particolarmente  stanchi, non dura a lungo.

Qualche anno, forse. Poi cresceranno, cominceranno a mettersi il pigiamino da soli, andranno a letto senza bisogno di essere accompagnati e in un batter d’occhio li ritroverete a fare la nanna nel campus di un’università americana.  

Il bagnetto o un gioco

Soprattutto quando i bimbi sono piccini, il bagnetto è un ottimo modo di prepararsi alla nanna assieme al papà, un momento speciale di contatto fisico e affettivo che trova un paragone solo nell’allattamento.

L’acqua tiepida ha un effetto calmante e predispone al sonno, ma ci sono bambini che si divertono a stare a mollo e non vorrebbero mai uscire, soprattutto intorno ai due o tre anni. In questo caso è bene anticipare il bagnetto e non collegarlo all’ora della nanna. Come rituale proponiamo piuttosto un bel gioco da fare in salotto o in cameretta.

Il gioco può essere molto semplice: nascondere un oggetto sotto le coperte prima di andare nel lettino (infiliamo un pupazzo, un libretto morbido, qualcosa che luccica). Lasciamo al bimbo il tempo di trovarlo e divertiamoci a giocare insieme, magari ripercorrendo la giornata appena trascorsa a luce bassa.

Oppure teniamo in braccio il nostro cucciolo e facciamo un tour della cameretta per dare insieme la buonanotte ai giochi preferiti, uno dopo l’altro.

La favola della buonanotte e la ninna nanna

Rituale amatissimo, la favola della buonanotte è un vero toccasana che stimola lo sviluppo cognitivo e linguistico oltre che il sonno. Ci sono libri di favole bellissime per ogni età: potete trovarne di bellissimi qui, dedicati ai bimbi da zero a due anni. Unico accorgimento: che la favola abbia un lieto fine. 

Se preferite le filastrocche o l’intramontabile ninna nanna, va benissimo. Non lasciatevi intimidire dalla voce, che magari è un po’ roca dopo anni di inutilizzo. Mentre cantate, pensate che il suono preferito da vostro figlio è proprio la voce di mamma e papà.

Le dolci melodie che piano piano torneranno alla mente sono quelle trasmesse dalla nostra infanzia. Mentre le cantate, comunicate ai vostri bimbi un senso di continuità con chi ha avuto la dolcezza e l’amore di cantarle a voi. Un regalo speciale che durerà nel tempo.

cosleeping

La nanna d’estate

Alcuni bambini faticano ad adattarsi al cambiamento climatico o alla diversa alternanza di luminosità e buio, è un meccanismo fisiologico contro il quale c’è poco da combattere e che influenza il momento di andare a nanna.

Per evitare l’aumento di stanchezza e il conseguente nervosismo delle ore serali, può essere d’aiuto un po’ di lettura a luce bassa, la chiusura delle imposte, una rinfrescatina alla stanza prima di andare a dormire.

La nanna in vacanza (e subito prima)

In vacanza, il cambio di letto può turbare l’addormentamento: come già detto, i bimbi sono molto sensibili ai ritmi, agli odori e in generale all’ambiente che li circonda.

Per evitare che il piccolo vada in confusione, tocca a mamma e papà sfoderare strategie: il lettino da viaggio, comodo e facile da piegare, può essere usato per qualche nanna già a casa, prima della partenza.

Il momento in cui si apre il lettino dell’estate e delle vacanze può diventare una festa, come fosse una piccola conquista, una sorta di primo campeggio avventuroso. Raccontate al bimbo che il lettino è un amichetto, che vuole seguire il piccolo in vacanza e che, pur di stare con lui, accetta anche di venire piegato e infilato nella sacca colorata.

Affidatevi alla ripetitività anche in vacanza: se a casa il lettino è posizionato vicino alla finestra, mettetelo nella stessa posizione nella stanza d’albergo o nella casa delle vacanze.

Via libera agli indispensabili piccoli oggetti che sanno regalare tranquillità: il pupazzo e peluche preferito, la luce notturna, il cuscino dei bei sogni o il libro morbido della nanna.

Ben vengano, infine, le passeggiate lungomare, il gelato e qualche serata tiratardi: un’eccezione non fa che confermare la regola del quotidiano.

Ricordiamoci sempre che la serenità del nostro bimbo, nei primi mesi e anni di vita, è fatta soprattutto di rispetto degli orari e tanta tanta nanna.

 

GG come ti faccio dormire il pupo

Da genitore a genitore: una mamma racconta la nanna dei suoi bambini

Francesca è la mamma di tre figli, Camilla, Emanuele e Dario, che oggi hanno 10, 6 e 4 anni. La sua esperienza con la nanna è senza problemi. “Le mie notti passate in bianco si possono contare sulle dita di una mano – racconta -. I bambini hanno sempre dormito, forse intuendo, inconsciamente, che il sonno per me è sacro. O forse perché li ho abituati alla nanna da soli, o ancora, semplicemente, perché ho avuto una fortuna pazzesca, non lo so. Durante il giorno lavoro e sto dietro, continuamente, ai loro bisogni. Non posso certo riposarmi, dunque la notte si dorme, tutti, senza eccezioni”.

Francesca ha scelto che i bimbi dormissero da subito nella loro camera. “Conosco i benefici del cosleeping e ammiro chi riesce a praticarlo. Io però non riesco a dormire assieme a loro: non stanno fermi, si mettono orizzontali e trasversali, scalciano. Finisce che riposiamo tutti male. Di comune accordo abbiamo deciso che se i bimbi si svegliano, andiamo noi genitori da loro per calmarli e consolarli, ma non li portiamo nel lettone”.

“Non ho mai avuto paura di non sentirli – dice Francesca -: il pianto di un bambino è come se fosse sintonizzato sulle frequenze udibili dalle orecchie dei genitori e sono convinta che fra mamma e bambino esista un legame invisibile. Mi capitava, soprattutto quando erano molto piccoli, di svegliarmi qualche istante prima di sentire il loro pianto”.

Per allattarli, era il papà ad alzarsi e portarli nel lettone. “Io poi li riportavo nella loro culla e aspettavo che si addormentassero”.

Ancora oggi a casa di Francesca si segue una sorta di rito, sempre uguale. “I bimbi lavano i denti, leggono un po’, oppure qualche volta leggo io una fiaba. Alle nove, al massimo, si spegne la luce. Sugli orari non transigo: quando erano più piccoli li facevo cenare prima che mio marito tornasse a casa e alle otto erano sotto le coperte e con la luce spenta. Questo ha permesso a me e a Andrea di avere, almeno la sera, un momento solo nostro, per parlare, rilassarci, persino avere amici a cena. E i bimbi, dopo una giornata di asilo e scuola, di campo estivo, di attività e giochi, sono sempre crollati addormentati senza difficoltà”.

Se volete approfondire il tema della nanna, ecco dei consigli validi per addormentare il vostro bimbo

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