Il cielo non è blu

da | 20 Ott, 2013 | Lifestyle

Che il cielo sia sempre più blu è purtroppo un’invenzione di un famoso cantante degli anni ’70. E la cosa, sorprendentemente, non dipende dall’inquinamento. Come spesso accade, la realtà delle cose non è quella che vedono i nostri occhi. Tutte queste frasi criptiche servono per spiegare questo concetto: quando vediamo un oggetto, e lo vediamo di un determinato colore, in realtà vediamo la luce che l’oggetto riemette o lascia trasparire. Di conseguenza quella che noi vediamo è luce dell’unica lunghezza d’onda che l’oggetto in questione non trattiene e, di conseguenza, l’unico colore che l’oggetto “non è”. L’erba, per esempio è verde per via della clorofilla, questo lo sanno tutti. Ma la clorofilla, appunto, non è verde, proprio perché riceve luce bianca (cioè di tutte le lunghezze d’onda) e riemette soltanto la luce verde. Per il cielo la questione è un po’ più complicata. Il colore azzurro (o blu) dipende dal fatto che l’aria lascia trasparire solo quella luce e trattiene tutte le altre. Per chiarire ancora meglio, è bene ricordare che la luce è costituita da onde elettromagnetiche, come quelle della radio e della televisione, dei cellulari, delle radiografie e dei laser dei lettori cd. Semplicemente, la chiamiamo “luce” perché i nostri occhi sono sensibili a una certa gamma di frequenze, quella che va dal rosso al violetto: i colori dell’arcobaleno (quello sì è di tutti i colori!).

Passiamo a un altro argomento: le stelle sono tante, milioni di milioni, tanto per parafrasare un’altra canzonetta. Ma di che cosa sono fatte le stelle? Non mettetevi a ridere: sono palle di gas. Effettivamente la cosa ha dell’incredibile: nella nostra vita quotidiana di solito per usare il gas (quello del fornello da campeggio, quello dell’auto a gpl) siamo costretti a tenerlo ben chiuso dentro una bombola, se non vogliamo che se scappi da tutte le parti. Come farà a starsene su nel cielo e a fare luce? E soprattutto come farà a non scapparsene da tutte le parti? Tiriamo un profondo sospiro e pensiamo: sto respirando! E se sto respirando vuol dire che c’è aria attorno a me. E l’aria è gassosa (per la precisione è una miscela di gas). Quindi, se sta attorno a me ci sarà un motivo. Il motivo è semplice, la forza di gravità! La forza di gravità del pianeta Terra è sufficiente per trattenere un’atmosfera. Quindi è possibile che, mettendo assieme una quantità di gas sufficiente, si formi un pallone del diametro di milioni di chilometri. È quello che succede alle stelle, che non sono altro che enormi “sfere” costituite principalmente (almeno in partenza) di idrogeno ed elio, tenute assieme dalla gravità. Poi quello che succede nelle stelle è abbastanza conosciuto da tutti, almeno da quando si parla di fusione nucleare e simili. Ma la cosa più divertente è questa: questi enormi corpi celesti (tra cui il sole che, ricordiamolo, è una stella) sono costituiti dagli elementi chimici più leggeri e semplici che esistono nell’universo.

[Ugo Finardi – Chimico, ricercatore CNR]

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