Il massaggio infantile, una coccola benefica per tutti

Grazie alla pratica del massaggio, i genitori imparano a leggere i segnali del proprio bambino e acquisiscono competenza e sicurezza 

I primi mesi dopo la nascita sono un periodo magico e unico, in cui si cominciano a costruire le fondamenta del rapporto tra genitori e figli. Il massaggio infantile favorisce questa nuova relazione e regala benessere. Frédérick Leboyer, ostetrico e ginecologo francese pioniere del parto dolce, lo ha descritto come “un aiuto al bambino che lo fa sorridere alla vita”. Il massaggio neonatale, attraverso il contatto pelle a pelle, rafforza il bonding, cioè il legame di attaccamento tra bebè, mamma e papà.

Le mani dei genitori che sfiorano, accarezzano e massaggiano, sono il tramite con cui la bambina o il bambino ne riconosce l’odore e riceve la conferma di essere ascoltato e amato. Parimenti, il massaggio rafforza l’autostima dei neogenitori, che si osservano capaci di comprendere i segnali mandati dal bambino. Gli effetti benefici del messaggio non si fermano però alla sola relazione e coinvolgono lo sviluppo fisico, sensoriale ed emotivo dei piccoli.

Rilassamento e sollievo

Il sollievo è uno dei benefici a lungo termine del massaggio infantile: può alleviare  le coliche, tensioni muscolari e fastidi legati alla dentizione. Altri benefici riguardano la stimolazione del sistema circolatorio, immunitario, digerente e nervoso. Ma non solo: massaggio equivale a rilassamento, perché libera ormoni benefici come endorfina, ossitocina e prolattina, utili a ridurre il livello di stress e favorire il sonno. Se proposto sempre nello stesso momento della giornata può aiutare ad acquisire la giusta regolarità del ritmo sonno-sveglia.

I corsi dell’AIMI

Per imparare le tecniche del massaggio infantile si segue normalmente un corso guidato da un insegnante, che è anche un piacevole momento di incontro con altri genitori. I corsi proposti dall’AIMI, Associazione Italiana Massaggio Infantile, seguono la tecnica elaborata da Vimala McClure negli anni ’70: la sequenza proposta combina elementi del massaggio tradizionale indiano integrandoli con altre pratiche benefiche come la riflessologia, lo yoga e il massaggio svedese. Gli esperti AIMI sottolineano che il massaggio si pratica con il bambino e non per il bambino. Secondo l’approccio di Vimala McClure è fondamentale imparare a modulare la sequenza in base alla risposta del neonato e imparare a leggere i giusti “segnali”; ogni genitore segue le indicazioni ma le applica in modo del tutto personale. In questo modo mamme e papà acquisiscono competenza, serenità e sicurezza.

Per i papà

È importante che anche i papà siano coinvolti e che imparino a praticare il massaggio da soli. Nonostante i corsi di massaggio infantile siano frequentati prevalentemente da mamme, perché hanno maggiore disponibilità di tempo nei primi mesi, è importante che a praticare il massaggio siano entrambi, anche e soprattutto il genitore che trascorre meno tempo a contatto con il bimbo o bimba. 

Quando iniziare

Un fattore importante da tenere presente riguarda l’età: gli esperti consigliano di iniziare il prima possibile e i corsi normalmente si rivolgono a genitori di bambini da 0 a 12 mesi. Questo però non significa che ci sia un’età limite. Anzi, ai genitori viene suggerito di continuare a proporre il massaggio anche negli anni successivi. La pratica si modifica con il tempo e con i più grandicelli ci sono anche altri vantaggi: se il massaggio anticipa il momento della nanna, ad esempio, può capitare che i bimbi si rilassino e raccontino meglio le attività della giornata, tirando fuori le loro emozioni. 

massaggio bebè

 

Pubblicità
Pubblicità

I più letti

I più letti

100 cose da fare con i bambini

Si chiama “toddler bucket list” e serve tantissimo quando c’è tempo libero e manca l’ispirazione. Una lista di cose da fare con i bambini a casa e all’aperto