Laghi per tutti i gusti

da | 11 Ago, 2013 | Lifestyle

I laghetti, si sa, piacciono a tutti i bambini. Sull’acqua si possono far andare le barche, bagnare i piedi e, se ci sono le attrezzature, andare in barca o pescare. I laghetti di montagna, limpidi e puliti, anche se freddissimi invogliano i più temerari a una breve immersione. Il Piemonte, sia in pianura che sui monti, è ricco di laghi per tutti i gusti. Persino la Goletta dei laghi di Legambiente ha giudicato positivamente le acque piemontesi. Migliorabili, magari non buone per farci il bagno, ma ottime per accompagnare una passeggiata domenicale.

Il lago Verde di Bardonecchia

Al fondo della Valle Stretta, sopra Bardonecchia, c’è un piccolo gioiello verde smeraldo incastonato fra i pini. Si chiama lago Verde per la presenza, sul fondo, di un muschio particolare. Facile da raggiungere, anche con bimbi piccoli, ha una strada che lo costeggia e che permette di fare il giro completo e scorgere i grossi pini caduti nell’acqua limpida. Siamo sopra i 1800 metri, quindi in alta montagna. Scarponcini e giacche a vento sono indispensabili, così come l’acqua e il pranzo al sacco: gli alberi fanno una bella ombra anche nelle giornate di sole e un po’ dovunque si trovano luoghi freschi, ideali per il picnic. L’acqua è ghiacciata, ma sarà difficile evitare che i bambini si bagnino un po’. Per raggiungere il lago Verde, in estate quando la strada è aperta, arrivate fino a Bardonecchia e proseguite in macchina su per la Valle Stretta, passando sotto l’affascinante parete dei Militi, ottima per gli appassionati di arrampicata, fino al Rifugio Terzo Alpini. Qui parcheggiate l’auto e prendete la strada che passa fra alcune vecchie baite. Imboccate il sentiero in lieve salita. Il tragitto si percorre in meno di un’ora di cammino.

Il lago di Candi

Sono trascorsi circa ventimila anni da quando il Grande Ghiacciaio Balteo, nel suo ritiro all’interno della Valle D’Aosta, ha trasformato la pianura in una corona di colline con una depressione centrale, colmata da paludi e laghi: Sirio, San Michele, Viverone e Candia, un lago che con le paludi vicine è una delle più importanti zone umide del Piemonte. Il lago è circondato da boschi, canneti e prati che lo rendono il luogo ideale per una giornata da trascorrere all’aria aperta. Sulle sponde si trovano tanti bar e ristoranti e un importante circolo canottieri (le acque del lago ospitano periodicamente gare di canottaggio nazionali e internazionali). È facile trovare un noleggio barche, attività che non ha mai smesso di essere popolare per pescatori dilettanti e gitanti, una vera delizia per i bambini. Per chi vuole saper qualcosa di più sul lago, a Candia, in località Cascina Margherita (via Vische) c’è il centro visita, costituito da due piccoli edifici circondati da una giardino attrezzato con panche e tavoli. Sulle sponde del lago, interamente percorribili a piedi, si possono osservare in qualsiasi periodo dell’anno, tantissimi uccelli: sono più di duecento le specie censite, tra le quali il tarabuso, il tarabusino, l’airone rosso e, in particolare, la moretta, che qui ha uno dei principali siti di nidificazione in Italia. E a proposito di volatili, non dimenticate il repellente per le zanzare, che ce ne sono parecchie. Il lago di Candia si raggiunge in meno di un’ora partendo da Torino. Si può percorrere l’autostrada Torino – Aosta, uscita San Giorgio direzione Caluso e Candia; oppure la Statale 11 fino a Chivasso, quindi Statale 26 fino a Candia.

I laghi di Avigliana

Due, sette e undici. Sono i numeri che vi consigliamo di giocare sulla ruota di Avigliana se volete trascorrere qualche giorno di svago e relax in compagnia dei bimbi. Due, come i laghi che bagnano lo splendido parco naturale creato nel 1980 allo sbocco della Val di Susa, proprio ai piedi del monte su cui sorge la Sacra di San Michele. Sette, come gli itinerari proposti dall’Ente Parco per un’escursione a contatto con la natura, tra pettirossi e aironi, scoiattoli e volpi, alborelle e gallinelle d’acqua, castagni e massi erratici, boschetti e affascinanti zone paludose. Undici, come le strutture ricettive che sorgono negli immediati paraggi: alberghi, campeggi e case vacanza, quasi tutti attrezzati con giochi e servizi per i più piccoli. Ma come orientarsi in questo ventaglio di proposte? Il primo punto di riferimento è certamente l’Ufficio di informazioni e accoglienza turistica di Avigliana (telefono 011 9366037) dove vi saranno fornite le dritte su luoghi e paesaggi da non perdere e cartine di orienteering. Se invece volete fare tutto da soli, nessun problema: i cartelli stradali vi indicheranno quantomeno la direzione per raggiungere l’Ecomuseo della pesca e i due percorsi pedonali principali, anche se, in verità, quello che costeggia il lago piccolo (inferiore di un terzo per dimensioni rispetto al grande) è decisamente di più facile accesso. Nell’avvicinarvi all’altro preparatevi a subire un vero e proprio assalto da parte delle zanzare, particolarmente resistenti anche agli appositi repellenti. La stradina che corre lungo il lago piccolo è un vero e proprio spettacolo: da una parte acque blu popolate da tantissimi pesci e soprattutto da uccelli delle più svariate specie, i più intraprendenti dei quali non esiteranno ad avvicinarsi agli imbarchi dei pedalò per crogiolarsi al sole sotto lo sguardo dei passanti; dall’altra alberi da fiore a fare da dehor naturale per i numerosi bar e ristoranti che sorgono lungo il corso principale. Qui potrete bere qualcosa di fresco e mangiare un boccone senza svenarvi, magari mentre i vostri bimbi giocano su altalene e dondoli a vista. I laghi di Avigliana, oggi anche balneabili, possono fare da sfondo anche ad escursioni acquatiche in pedalò, canoa e barca a vela, come a semplici pomeriggi di relax sotto il sole distesi sull’erba. E, oltre ad essere periodicamente scenario delle più svariate manifestazioni (da esibizioni di aeromodellismo a spettacoli pirotecnici), sono anche il punto di partenza ideale per visite a luoghi incantevoli (e distanti appena pochi chilometri) come il Santuario di Madonna dei Laghi e l’Abbazia della Sacra di San Michele, o a suggestive strutture culturali, come il Museo del Dinamitificio Nobel (telefono 011 9313000) e lo stesso Centro Visite del Parco Naturale (ad Avigliana, via Monte Pirchiriano 54), che ospita una biblioteca e un museo naturalistico dove sono conservati esemplari di animali imbalsamati. Ai laghi di Avigliana si arriva in auto imboccando l’autostrada A32 in direzione traforo del Frejus e uscendo ad Avigliana – Giaveno. È possibile raggiungerli anche in treno, scendendo alla stazione di Avigliana lungo la linea Torino – Modane e proseguendo in autobus in direzione Giaveno.

Il lago di Viverone

Quello che si può gustare sulle sue sponde è un cocktail di sport e natura, svago e archeologia: ingredienti che fanno del lago di Viverone, situato a cavallo di Torino, Biella e Vercelli, una meta ideale per la classica gitarella fuori porta o per la breve vacanza a contatto con la natura. Le sue acque cristalline, sulle quali tremila anni fa svettavano interi villaggi di palafitte, sono oggi abitate da una miriade di uccelli e pesci, che non hanno alcun timore ad avvicinarsi e mettersi in posa sotto gli sguardi stupiti di grandi e piccini. Facile individuare, tra le ninfee, gabbiani, svassi, germani, cormorani; ma anche tinche, trote e pesci gatto. Altrettanto mozzafiato è il paesaggio che si può ammirare dando le spalle al lago, con il grande anfiteatro morenico che si alterna alle colline coltivate a vigneti. Peccato che la lunga passeggiata che costeggia lo specchio d’acqua ai piedi della cittadina di Viverone sia un po’ troppo assolata. Tutt’altro che un problema, ovviamente, per gli amanti della tintarella, che possono comodamente restare a crogiolarsi sull’erba rasata all’inglese tra gli imbarchi dei pedalò e delle moto d’acqua. Un limite, invece, per le famigliole con bimbi al seguito, anche se le aree gioco per i più piccoli sono tutte all’ombra, così come i dehor dei tantissimi bar che si inseguono l’uno dopo l’altro per centinaia di metri, anch’essi spesso provvisti di scivoli, girelli e giochi a molla. Il prezzo di un gelato o di una bibita seduti sotto gli ombrelloni è decisamente abbordabile, come, peraltro, quello dei parcheggi a pagamento, che non supera l’euro all’ora nei giorni festivi. Ampiamente alla portata anche le tariffe dei campeggi (sui 25 euro al giorno tutto compreso per una famiglia con 2 bambini), attrezzati con piscine ed attrazioni per tutte le età. Un po’ più caro, per la stessa famigliola, è invece l’ingresso al vicinissimo Acqua-park Oasi (di sabato il biglietto costa 11 euro per gli adulti e 7 per i bimbi dai 3 ai 12 anni; la domenica un po’ di più), ma, grazie a scivoli, idromassaggi, minigolf, tavoli da ping pong e aree dedicate ai bambini, il divertimento è assicurato sia per i più piccoli sia per mamma e papà. Il lago di Viverone si raggiunge in auto, dall’autostrada Torino – Milano, uscendo a Santhià e proseguendo per circa 6 chilometri sulla Statale 228 in direzione di Ivrea – Aosta. Abbastanza comodo arrivarci anche con il treno Torino – Milano, scendendo alla stazione di Santhià e prendendo i pullman di linea in direzione Viverone.

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