Il progetto Letrabots per favorire l’inclusione

da | 30 Nov, 2023 | Libri

Letrabots: le lettere e il libro entrano a scuola per favorire apprendimento e inclusione

Attraverso il gioco e il divertimento succedono cose incredibili, è lo strumento di apprendimento da cui non si può prescindere: si imparano la storia e le lingue straniere, si fa amicizia superando la timidezza, si creano nuove sinergie e nascono progetti meravigliosi.

Il caso

I Letrabots sono delle letterine che si trasformano i robot: nate come un gioco di avvicinamento alle parole e di stimolo alla manipolazione fine e alla creatività, hanno fatto nascere un progetto di didattica e integrazione per le scuole o le famiglie. “Genitori e insegnanti ci hanno raccontato come i piccoli giochi fossero un supporto utile per rendere più divertente l’apprendimento dei bambini in situazioni più difficili e sensibili. Da qui è nato l’albo illustrato Gabri, realizzato insieme alle professioniste Anna Russo e Raffaella Ceres che hanno curato l’aspetto pedagogico e narrativo”.

L’albo illustrato

Quella di Gabri è la storia di un bimbo impacciato, insicuro, goffo, che tende a stare isolato. È anche la storia di due paesi, quello delle vocali e quello delle consonanti, che sono vicini ma senza contatto. Proprio grazie a Gabri tutte le letterine faranno amicizia e inizieranno a collaborare, creando un mondo di condivisione e divertimento. Dalla lettura del testo, specialmente se guidata, risulta evidente che l’inclusività è fondamentale e che proprio l’unicità di ciascuno può diventare un punto di forza.

Le attività per le scuole

Il libro può essere richiesto gratuitamente dalle scuole compilando un format sul sito, ed è accompagnato da un testo di “istruzioni” o, meglio, guida alle attività. “Sono giochi suggeriti”, specificano le autrici, da utilizzare come piste, ma in modo non rigido, e anzi da declinare e modulare in base alla classe, all’età, ai bambini e alle bambine coinvolti. Un libro, una storia, dei disegni e i giocattoli che vogliono essere un input, per permettere di inventare nuove possibilità di gioco e di relazione, di apprendimento e creazione.

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