Il mal di gola del bambino: una malattia semplice semplice

da | 11 Dic, 2018 | Salute e Benessere

E’ frequentissimo che i bambini prendano il mal di gola, soprattutto nella stagione fredda. Ecco come affrontarlo

Il mal di gola viene spesso ai bambini, soprattutto durante la stagione fredda. La sua comparsa ha due motivi. Il primo ègli agenti infettivi in circolazione, che per la maggior parte sono virus e batteri, si trasmettono attraverso l’aria e “approdano” per primi proprio nella gola.

Il secondo motivo è che virus e batteri proliferano bene a 20 °C e la gola, in inverno, è una delle parti del corpo più esposte al freddo.

La gola si protegge con una sciarpina leggera o uno scaldacollo, ma non è così necessario. E’ comunque capacissima di difendere l’organismo da sola. I globuli bianchi e gli anticorpi accorrono in gola contro virus e batteri. La conseguenza della loro battaglia è l’arrossamento della gola.

Mal di gola con tosse e raffreddore

La maggior parte delle volte il mal di gola non è accompagnato da altri sintomi. Tuttavia può presentarsi con tosse, febbre o un po’ di inappetenza, soprattutto perché il bambino sente dolore durante la deglutizione.

Paradossalmente, se il bambino ha tosse, voce rauca, raffreddore o congiuntivite, il mal di gola è provocato sicuramente da un virus e non da un batterio. Questo esclude la necessità di prendere antibiotici, che sarebbero inefficaci contro il virus. 

Si può fare una visita dal pediatra, in caso di insicurezza da parte dei genitori, ma senza fretta. Probabilmente non prescriverà nulla oppure, se il bambino sente dolore alla gola o ha la febbre sopra i 38 °C, darà il paracetamolo nelle dosi indicate per il peso e per l’età. 

Mal di gola con febbre e dolore

Se al mal di gola si affianca un rialzo della temperatura superiore ai 38 °C, il bambino ha la febbre. La febbre può essere causata dall’infezione alla gola.

L’infezione può fare molto male, ma il dolore non indica una condizione di particolare gravità. Ci sono infezioni dolorose e anche infezioni che, pur essendo gravi, non portano alcun disturbo.

Se i sintomi rientrano in un quadro che si ritiene gestibile in famiglia, non servono medicinali. Per alleviare il dolore si può dare un bicchiere di latte tiepido o una tisana tiepida addolcita da un cucchiaino di miele e, volendo, qualche goccia di propoli.

Se il bambino è ancora allattato al seno, il latte materno è l’alimento migliore per nutrire, togliere il dolore e passare gli anticorpi. 

Se si vedono i linfonodi ingrossati

Le “ghiandoline” sul collo, sotto le orecchie o sotto la mandibola sono ingrossate? 

Quando le difese immunitarie accorrono a difendere la parte alta dell’apparato respiratorio, cioè la trachea e la laringe, i globuli bianchi affollano i linfonodi e questa è la causa dell’ingrossamento.

Una volta ingrossati i linfonodi non ritornano alle dimensioni originali e, a ogni nuovo mal di gola, possono ingrandirsi ancora di più. Ecco perché alcuni bambini che hanno avuto malattie frequenti possono avere linfonodi più grande del normale.

Se i linfonodi ingrossati non fanno male, non c’è da preoccuparsi. Se però i linfonodi sono ingrossati, rossi e doloranti al tatto, è segno che bisogna fare una visita con il pediatra. 

A questo punto il pediatra può decidere di curare il mal di gola con i farmaci e eventualmente prescrivere esami specifici come il tampone faringeo o la ricerca del Taslo nel sangue (il “titolo antistreprolisinico” o più semplicemente noto come “titolo“).

Questo esame indica la quantità di anticorpi contro lo streptococco betaemolitico di gruppo A, un batterio che può causare una infezione che va curata specificatamente.

Placche bianche e placche rosse

Guardando la gola del bambino si vedono delle piccole chiazze? Sono le famose “placche” o, se sono rosse, le petecchie.

Le placche bianche sulle tonsille o sul palato possono mettere un po’ di paura, ma se il bambino è stato vaccinato contro la difterite (fin dai 2 mesi di età) sono probabilmente causate dalla mucosa (un po’ di catarro) ed eventualmente dal pus che deriva dall’infezione. Niente panico, se ne vanno da sole.

Se le placche sono rosse, sul fondo del palato, si chiamano “petecchie” e vanno prese sul serio, perché fanno sospettare una infezione da streptococco betaemolitico di gruppo A.

Le petecchie possono accompagnarsi alla febbre. In questo caso, per capire con sicurezza da dove viene il mal di gola del bambino, è meglio consultare il pediatra.

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