“Se l’avessi saputo prima!” 5 idee per giovani genitori

da | 12 Set, 2019 | Lifestyle

Quante volte, da quando avete figli, vi è capitato di pensare “se solo l’avessi saputo prima”? Ecco alcune idee molto utile per i giovani genitori 

Accolte al momento giusto, alcune idee possono cambiare la nostra vita. Piccole-grandi cose, dall’uso di un elettrodomestico alla modalità di guardare il mondo, possono fare la differenza.

Adesso siamo mamma e papà. Il nostro ordine di priorità è cambiato. Le abitudini più consolidate subiscono scossoni. Siete alla ricerca di nuove formule per far quadrare tutto? Le esperienze di altri non valgono quanto le proprie, ovviamente, ma possono fornirci buone idee per superare qualche difficoltà o semplicemente per godere del famoso detto, mal comune mezzo gaudio.

Il sempreverde: un tiralatte

Per chi ci è già passato è cosa scontata, ma può non esserlo per chi ci si trova per la prima volta. Il tiralatte, da molte donne considerato scomodo e fastidioso (o persino umiliante) è una soluzione efficace per gestire l’allattamento nella vita quotidiana, che comprende il ritorno al lavoro, un pomeriggio con le amiche, la decisione di terminare scuola di specializzazione nella quale abbiamo investito molto e garantendo al contempo al piccino il suo latte materno. Il tiralatte è utile anche quando il latte prodotto è molto più del necessario.

Il latte materno può essere conservato in frigorifero per giorni e anche riposto in freezer, dove si conserva per più di una settimana. A proposito di surgelati, lo “svoltone” per tanti neogenitori è sapere che si possono preparare le pappe e surgelarle in vasetti già dosati. Esistono vasetti monodose in vetro, ermetici e adatti al lavaggio in lavastoviglie, davvero pratici.

Numero 2. L’ asciugatrice

Cesare invece assicura che la vera svolta la ricorda con l’acquisto dell’asciugatrice. Non lo avevano fatto prima, quell’acquisto, perché pensavano di poterne fare a meno e che fosse un eccesso di consumo. “Ma poi- racconta-  siccome abbiamo il riscaldamento a terra e nessun termosifone, quando i bimbi erano piccoli la casa era un accampamento di stendini. Se riponi con cura le cose nell’asciugatrice, gran parte dei capi non sono neanche più da stirare. Poi abbiamo anche notato che potevamo evitare di comprare più ricambi. Per esempio, il pigiama, puoi metterlo a lavare e averlo pronto per l’uso la sera stessa. In questo modo le cose che hai acquistato le sfrutti molto di più, anzi si può dire che le consumi, nel vero senso della parola”.

Numero 3. Lo Spray mop

Veronica è stata una sostenitrice dell’autonomia nello svezzamento e ha sempre incentivato il suo bimbo a conoscere i cibi con le mani, sentirne la consistenza e l’odore. Cosa le ha cambiato la vita? “Un semplice aggeggio, di cui non sapevo l’esistenza: lo spray mopFinito di mangiare i pavimenti erano sempre un campo di battaglia. Con il mop, avendo un serbatoio carico di acqua e detersivo già pronto, in pochissimo tempo puoi lavare tutti i pavimenti di casa”. Utile anche per quando i piccoli gattonano e fanno i primi passi. Il pavimento è sempre, più o meno, pronto per l’uso!

Numero 4. Un buon Boost emotivo

Boost, in inglese significa spinta. Spinte metaforiche, diciamo, utili a  un incrementare forze, energie, fiducia nella persona. Questa categoria di informazioni- più emotivo-sentimentali- possono segnare un forte cambiamento nel modo di essere genitori. Ecco qualche esempio.

4.a Daria avrebbe voluto sapere prima che da quella diagnosi di quasi infertilità (signora, lei ha un 3% di possibilità di rimanere incinta) ne sarebbe uscita una famiglia con tre figli. “Avrei avuto giornate meno nuvolose, diciamo. Per fortuna non abbiamo smesso di crederci e di provare. La speranza può davvero cambiare il corso delle cose, oltre che farti vivere meglio”.

4.b Gaia ci racconta, per esempio, che intanto le sarebbe piaciuto sapere prima che anche altre mamme hanno sperimentato sentimenti non solo positivi nei confronti dell’allattamento. Un bel momento, intenso, senza dubbio, ma con alcuni risvolti anche pratici complessi.

4.c Per Ilaria avrebbe fatto la differenza sapere che è normale, o comunque frequente, l’incontinenza dopo il parto. “Non se ne parla… sembra appannaggio della vecchiaia e mi ha fatto sentire sbagliata, danneggiata, rovinata. Solo osando e parlandone con chi di dovere ho appreso che è cosa diffusa, che è opportuno occuparsene con esercizi, dando modo al tempo di fare il suo corso”.

4.d Elisabetta invece avrebbe voluto far appello prima a quella dose di assertività sufficiente per rispondere con prontezza a chi le diceva che le sue preoccupazioni erano solo frutto di un atteggiamento da mamma apprensiva. “In una di questa occasioni mio figlio, il più grande, aveva in realtà la polmonite. Oggi se non mi sento sicura, insisto, chiedo approfondimenti e non mi lascio ferire da etichette come mamma ansiosa”.

Numero 5. La bellezza

Sara racconta che per lei la differenza l’ha fatta la bellezza del posto in cui hanno scelto di vivere. Campagna, finestra che affaccia sulla collina. Il sole che entra dalle ampie vetrate. I fiori. Non ci aveva mai pensato prima, ma poter godere quotidianamente del bello  ha avuto una risonanza emotiva enorme, capace di dare energia, buon umore, più in generale un senso di positività nei confronti della vita

 

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